REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno VII n° 4 APRILE 2011 FATTI & OPINIONI


Non serve essere geni per…
Alcune osservazioni “normali”, sulla incapacità cronica della politica di affrontare i problemi reali; anche se ma la colpa è nostra (o quasi!)
Di Silvano Filippini


In Italia ci sono molte leggi, forse troppe e, a volte contradditorie. Ma il dato peggiore è quello che ogni legge fa riferimento a quelle emesse in precedenza per risalire, in alcuni casi, fino ai Regi Decreti; per cui è indispensabile essere profondi conoscitori del diritto civile e penale per riuscire a raccapezzarsi.

Non serve essere dei geni per comprendere che, se si applicasse il sistema in vigore in molti altri Stati del mondo occidentale, secondo il quale ogni nuova norma annulla e riassume tutte le precedenti, i codici risulterebbero assai più snelli e di facile consultazione; anche per noi poveri cittadini! Siccome le caste della magistratura e degli avvocati vogliono mantenere l’esclusivo dominio sulla giustizia, tale semplice trasformazione viene sistematicamente osteggiata.

Non serve essere dei geni per capire che ogni norma risulta inutile se non se ne verifica l’applicazione attraverso costanti controlli severi e serrati.

Sono proprio i controlli che mancano in Italia. A volte per mancanza di voglia o di competenza, a volte per mancanza di personale, a volte perché si viene “incoraggiati” a non controllare attraverso l’elargizione di “laute mance”. Quindi più controllori e super partes per evitare che controllori e controllati si mettano d’accordo. Eppure ogni volta che le forze dell’ordine si decidono a fare verifiche, molti vengono presi con le mani nel sacco. Siccome sono troppi i “furbi”, per ogni arrestato almeno altri dieci la fanno franca e continuano nell’illegalità. Tanto la possibilità di venire “presi” è ridotta!

Un recentissimo esempio serve a spiegare il ridicolo “modus operandi” di coloro che sono preposti a dirigere l’Italia: l’invasione di Lampedusa.

Non serve essere geni per prevedere un ingente numero di fuggitivi dall’Africa del nord nel tentativo di lasciare zone di guerra o di migliorare il proprio stato sociale, approfittando dell’assenza di controlli dovuta al situazione caotica che si è venuta a registrare nel nordafrica. Del resto lo stesso Maroni aveva preventivato un “esodo biblico”, ma non ha predisposto per tempo una soluzione efficace.

Visto che, poi, abbiamo dovuto noleggiare diverse navi per il trasporto in altri centri predisposti alla meno peggio e all’ultimo minuto (oltre ad alcuni aerei per rimpatriarli), non sarebbe stato meglio raccoglierli in mare prima che arrivassero a Lampedusa e iniziare sulla nave (da dove non possono fuggire) l’identificazione per discernere i profughi (che sono pochi e debbono venire accolti) dai clandestini. Oltretutto, sulla nave avrebbero potuto attendere in sicurezza l’esito delle trattative tra il governo italiano e quello tunisino, al termine delle quali ripartire per la Tunisia.

Invece no! Hanno deciso di correre ai ripari soltanto dopo che Lampedusa stava per esplodere. Così, dopo eccessivi tentennamenti, si è finalmente provveduto a decongestionare l’isola, distribuendo gli immigrati in vari campi allestiti lungo lo stivale.

Non serve essere dei geni per comprendere che la tranquilla accoglienza di tutti i primi migranti avrebbe stimolato gli altri a prendere la via del mare. Uno stop sulle navi prima di mettere piede in Italia avrebbe funzionato da efficace deterrente per impedire ulteriori partenze. Esattamente come ha fatto la Francia, che ci ha rispedito coloro che tentavano di passare la frontiera a Ventimiglia!

Non serve essere dei geni per comprendere che la ridicola rete che circondava la tendopoli situata tra Manduria e Oria non avrebbe potuto fungere da impedimento per tutti coloro che avevano intenzione di scappare. E tra il migliaio di fuggitivi c’erano pure numerosi fuoriusciti dalle galere tunisine che, essendo già avvezzi a commettere reati, non avranno certamente remore psicologiche a perpetrare il loro stile di vita anche in Italia.

Sarebbe stato sufficiente prevedere un adeguato numero di forze dell’ordine all’esterno del recinto. Invece no! Ci si è mossi solo quando più di mille avevano ormai preso il largo! Nonostante la buona volontà di polizia e carabinieri, sarà difficilissimo rintracciarli tutti.

Siccome abbiamo eletto (N.d.D. più che eletto, abbiamo sottoscritto delle scelte fatte da altri!) individui poco avvezzi a “ragionare” in funzione del meglio per l’Italia e più orientati a coltivare il proprio orticello, appare evidente che i suddetti abbiano difficoltà a trovare le soluzioni più logiche!

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