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La Coldiretti ci dice

Dieta mediterranea: vola all’estero

Gli italiani sono bocciati per la scarsa preparazione sulla sua composizione, ma all'estero vendiamo per duecento miliardi di euro

Di F.B.

La dieta mediterranea con l'olio d'oliva, utile nel prevenire le malattie cardiovascolari, il vino rosso, ottimo antiossidante, con la frutta, la verdura, il pane, la pasta e cereali in abbondanza, sembra che all'estero vada forte. Se gli italiani sono bocciati per la scarsa preparazione sulla sua composizione, negli altri paesi detta dieta, divenuta ormai patrimonio dell’Unesco, è molto apprezzata non solo per i prodotti, ma anche per la sua attitudine nel migliorare notevolmente il sistema di vita umano.

Non a caso questo tipo di alimentazione è preferibile ad altri, perché dotato di spiccate qualità salutistiche, tra cui la prevenzione del diabete o delle malattie del sistema cardiocircolatorio, dell'arteriosclerosi e molte altre ancora.

In sostanza la dieta mediterranea è il segreto di una vita più lunga. Questo è quanto rileva la Coldiretti in riferimento anche alla ricerca del Dipartimento di medicina interna, invecchiamento e malattie nefrologiche dell'Università di Bologna, presentato a Genova al Congresso nazionale della Societa italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec).

Ancora Coldiretti evidenzia come tutti i prodotti cardine della dieta mediterranea vedano l’Italia ai vertici mondiali nella produzione. Infatti, secondo quanto risulta dalle statistiche sembra che il Belpaese sia il primo produttore mondiale di pasta, vino, frutta, ortaggi e ancora kwi, uva e carciofi. Merita invece il secondo posto per la produzione di pesche, nettarine, carrube e nocciole; il terzo per cavolfiori, broccoli e pere; il quarto per lattuga, cicoria, mandorle, ciliegie e castagne, mentre guadagna la piazza d’onore per la produzione dell'olio d'oliva. Immancabili le conserve, soprattutto quelle di pomodoro, di cui lo Stivale è anche il terzo produttore a livello mondiale.

Il boom della dieta mediterranea all'estero è confermato dalle ottime performance del Made in Italy con le esportazioni, che fanno registrare un aumento del 13 per cento nel 2010 rispetto all’anno precedente. Coldiretti in merito rileva quanto siano positive le performance dell’ortofrutta fresca (+21 per cento in valore all’export), dell’olio d’oliva (+14 per cento) e del vino (+12 per cento), mentre la pasta (voce particolarmente importante del made in Italy sulle tavole straniere, con 1,8 miliardi di euro) segna una sostanziale stabilità a dimostrazione della tenuta complessiva del made in Italy a tavola nonostante la crisi globale.

In conclusione, secondo Coldiretti, il successo all’estero dei prodotti della dieta mediterranea rappresenterebbe un volano di sviluppo per il turismo enogastronomico, che vale cinque miliardi e si conferma come il vero motore della vacanza in Italia, nonché l'unico segmento in costante e continua crescita nel panorama dell'offerta turistica nazionale.

Argomenti:   #coldiretti ,        #cucina ,        #diete ,        #export ,        #italia



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