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Camera dei Deputati dal resoconto stenografico dell'Assemblea: seduta n. 463 di mercoledì 13 aprile 2011

ARTURO IANNACCONE (IR) - Processo breve: dichiarazione di voto

D'iniziativa dei senatori: Gasparri ed altri: Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi in attuazione dell'articolo 111 della Costituzione e dell'articolo 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Approvata dal Senato)


Signor Presidente, signor Ministro Alfano e onorevoli colleghi, da molti anni vari Parlamenti e diverse maggioranze hanno tentato di riformare la giustizia nel nostro Paese, un sistema che penalizza i cittadini per la lunga durata dei processi, che spesso, anzi troppo spesso si risolvono nell'assoluzione degli imputati e quindi, in molti casi, non dovrebbero nemmeno iniziare; è un sistema che penalizza le imprese: uno dei fattori che disincentiva gli investimenti stranieri è il cattivo funzionamento della giustizia.

Quindi meno ricchezza prodotta e meno occupazione per i nostri giovani. Per questa ragione l'Italia ha subito numerose sanzioni dagli organismi preposti dell'Unione europea. L'obiezione è che se un imputato viene assolto si dimostra il teorema dell'assoluta imparzialità. Ma intanto quel cittadino, imputato e assolto, ha subito uno sconvolgimento della sua vita, negli affetti, nell'ambito professionale, la sua famiglia è distrutta. Se poi si tratta di un politico, è evidente che il suo futuro viene compromesso.

Non si sono ancora diradate le nebbie che avvolgono le oscure vicende giudiziarie, i fatti cosiddetti di Tangentopoli, che hanno compromesso il nostro sistema politico: molti indiziati, molti processi e pochissime condanne. Se il magistrato Di Pietro fosse stato giudicato con il metro con il quale viene giudicato un medico o un chirurgo che sbaglia i suoi interventi, non avrebbe abbandonato la toga per alcune vicende che comunque lo hanno lambito, ma sarebbero stati altri magistrati che gli avrebbero tolto quella toga (Applausi dei deputati del gruppo Iniziativa Responsabile).
Non regge la tesi che così viene ribadita l'efficienza della giustizia: è come se un chirurgo operasse tutti i pazienti che visita e, non avendo trovato nessuna patologia, affermasse che comunque non ha arrecato alcun danno all'organismo.
Nel dibattito di questi giorni, nonostante l'evidente clima di scontro politico, non pochi colleghi dell'opposizione hanno convenuto sulla crisi in cui versa la giustizia nel nostro Paese. Quali sono, dunque, le ragioni che spingono a non affrontare la questione giustizia? In questi anni, la sinistra, ed ora, come abbiamo ascoltato dall'intervento dell'onorevole Della Vedova, anche un altro partito, hanno ritenuto di delegare il proprio ruolo di opposizione alle procure militanti e, in modo particolare, a quella di Milano. Abbiamo, quindi, un'opposizione che non svolge la sua funzione in Parlamento confrontandosi sul merito dei provvedimenti, ma che oscilla tra la piazza e la subalternità alle procure. Questo conflitto tra una certa parte della magistratura e la politica deve cessare per il bene dell'Italia, delle nostre istituzioni e per il nostro futuro.
Si è tentato, nel corso di questa legislatura, più volte, di ribaltare il risultato delle urne attraverso iniziative giudiziarie palesemente infondate e di chiara matrice politica. Nonostante le difficoltà, la crisi internazionale economica e finanziaria, le vicende che hanno riguardato i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, con questa ondata di immigrati che sta investendo il nostro Paese, la maggioranza che governa l'Italia è decisa a portare a termine il programma sul quale ha raccolto il consenso degli italiani. Il nostro gruppo, composto da esponenti di matrice sudista, popolare, liberale e della destra moderna europea, è nato proprio con l'intento di garantire all'Italia un periodo di stabilità per affrontare la crisi economica e per varare tutte le riforme necessarie a migliorare la vita degli italiani.

L'approvazione della proposta di legge sulla tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi scaturisce dall'esigenza di dare attuazione all'articolo 111 della Costituzione e di adeguare il nostro ordinamento alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e di evitare ulteriori condanne della Corte europea dei diritti dell'uomo a causa, soprattutto, delle istanze promosse per ottenere il risarcimento dei danni subiti per l'eccessiva durata dei processi. Quindi, onorevoli colleghi, questa è una proposta di legge giusta che risponde ad un principio costituzionale non derogabile, quello sulla durata ragionevole dei processi.

L'opposizione si liberi dall'ossessione antiberlusconiana e diventi veramente democratica e repubblicana. È dall'inizio Pag. 235della legislatura che ascoltiamo - abbiamo iniziato con un primo provvedimento, tra l'altro, proposto dal Governo uscente, sull'adeguamento della normativa italiana a quella comunitaria - che i provvedimenti approvati da questa maggioranza, di qualunque tipo e su qualunque materia, servono al Premier. In questi giorni, abbiamo ascoltato anche questa banale motivazione.

È su questo presupposto sbagliato che il Parlamento, onorevole Della Vedova, non è stato paralizzato da noi, ma è stato paralizzato dall'ostruzionismo del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori (Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori), un ostruzionismo selvaggio, rancoroso e, a tratti, eversivo, perché si è saldato con la piazza, che non sempre puntava ad esprimere solidarietà e a dare consenso alle posizioni dell'opposizione, ma spesso è diventata violenta ed aggressiva nei confronti della maggioranza e dei suoi esponenti.

Signor Presidente, esprimiamo il rammarico per certe espressioni usate nei confronti di deputati della maggioranza da parte della più alta carica istituzionale di questa Camera.

Signor Presidente, si poteva risparmiare certe valutazioni. Deputati che hanno impedito il ribaltone, che hanno impedito che si consumasse lo strappo più grave in un sistema democratico: il ribaltamento della volontà espressa dagli italiani (Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Italia dei Valori - Applausi dei deputati dei gruppi Iniziativa Responsabile, Popolo della Libertà e Lega Nord Padania) e che hanno impedito che si consumasse la congiura ordita insieme a Casini e D'Alema, hanno il diritto di essere tutelati nella loro dignità e nella loro onorabilità. Questi deputati sono grande esempio di moralità parlamentare ed istituzionale (Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Italia dei Valori)

Ma noi, signor Presidente, e concludo, vogliamo che si realizzino le riforme, che si attui il piano per il sud, il federalismo, la riforma della giustizia e del fisco. Noi saremo protagonisti - insieme al PdL, alla Lega e con Berlusconi - di un grande cambiamento che renderà migliore e più giusto il nostro Paese (Applausi dei deputati dei gruppi Iniziativa Responsabile, Popolo della Libertà e Lega Nord Padania).

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