REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno VII n° 5 MAGGIO 2011 EVENTI


A Venezia Ca' Pesaro dal 4 giugno al 21 agosto 2011
Anita Sieff – “Psiche”
In concomitanza con la 54 Biennale di Venezia il Museo di Ca' Pesaro ospita presso la sala 10 una video installazione di Anita Sieff


L'elemento pervasivo nei video sperimentali di Anita Sieff è “Amore”, entità che l'artista definisce come l'invisibile motore di ogni cosa in quanto principio di integrazione.

L'indagine che l’artista ci sottopone in questa installazione audio-video si misura con il mito di Eros e Psiche per esplorare la natura del sensibile che può solo essere scoperta sviluppando una diversa attenzione.
L’intento di Sieff è, da una parte, mettere in gioco l'apparente egemonia dell'esperienza del vedere ponendo in risalto la percezione attraverso il sentire, l'invisibile come parametro, dall’altra, investigare la dimensione della sincronicità in quanto sostiene che sia nello stato psichico interiore, che in quello fisico, esteriore, si esprima la stessa realtà. “La realtà è cibernetica e ottuplice, comprende corpo e mente, spaziotempo e cyberspazio” è quanto afferma la docente nel video.
E' un’indagine nella natura della dimensione percettiva e si situa in quello spazio indefinito che sfugge alla razionalità della mente.

Nel far risaltare la differenza tra visibile e sensibile-invisibile l'artista sottolinea la difficoltà che l'essere umano ha di prestare attenzione a ciò che rimanda all'essenza delle cose e la sua incapacità di fidarsi di ciò che si dischiude come un più vero e ampio significato. L'installazione video e audio si ispira al viaggio di Psyche nell'Ade e lo svela come viaggio nell'inconscio, una dimensione dove il sé, Psiche, scopre il proprio valore "essenziale" e quindi la sua implicita volontà di essere proiettata nel mondo.

Eros ne è il principio di germinazione. Trovare se stessi e il coraggio di scegliere, anche se questo significa fare un viaggio negli inferi, o nell’inconscio, diventa quindi il modo per riannodare con la propria origine e per emanciparci.
La ricerca artistica di Anita Sieff pone sempre in primo piano l’urgenza dell’incontro con il proprio destino personale, in quanto implicita destinazione. Psiche viene accompagnata dalla propria famiglia in lutto su un’altura da cui lei, vestita da sposa, si allontanerà con coraggio, incedendo con un bellissimo abito nuziale verso l’ignoto, fino a sparire alla loro vista.
Sarà questa esperienza assolutamente anomala e personale a consentirle di incontrare Eros e di riunirsi con la propria natura divina nel matrimonio sacro.

Il video apre con la dichiarazione: “Non vedere non significa necessariamente non sapere” e rimanda all’infinita complessità della psicologia umana di azzerare il dispositivo di verifica razionale mentale per farsi attraversare dall’esperienza del conoscere.

Le riprese di questo viaggio negli inferi fatte a Ca’ Pesaro hanno come sfondo il ciclo “Il Poema della Vita Umana” (“La Luce”, “Le Tenebre”, “L’Amore”, “La Morte e Cariatidi”) realizzato da Giulio Aristide Sartorio per il Salone Centrale all’Esposizione di Venezia del 1907.
La parte relativa agli effetti speciali dell'installazione è a cura dello sponsor tecnico EDI Effetti Digitali Italiani Milano.

Catalogo: Il Canneto Editore, con testi di Giulio Alessandri, Pierluigi Basso, Giuliana Conforto, Marco Ferraris, Silvio Fuso.


ANITA SIEFF
Psyche
Ca' Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Santa Croce, 2076, Venezia
Sala 10
4 giugno – 21 agosto 2011
Apertura al pubblico: 4 giugno – 21 agosto 2011
Orario: 10/18 (biglietteria 10/17); chiuso lunedì

BIGLIETTI
Il biglietto comprende la visita all’intero palazzo
Intero: 8 euro
Ridotto: 5,50 euro ragazzi da 6 a 14 anni; under 25, over 65; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI
Gratuito:
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con
accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi;
capigruppo (gruppi di almeno 15 persone previa prenotazione); membri I.C.O.M
*è richiesto un documento


INFORMAZIONI
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info@fmcvenezia.it
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+3904142730892 (dall’estero)


PRENOTAZIONI
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Partner Istituzionale: Fondazione Musei Civicidi Venezia

ANITA SIEFF - Brevi cenni biografici
Anita Sieff vive e lavora a Venezia. Si laurea in Lingue e Letterature Straniere all'Università Ca' Foscari con una tesi sull'estetica contemporanea e consegue un master in comunicazione.
Si è dedicata alle arti visive a partire dal 1980. Le sue opere, fotografie, film, installazioni video e sonore sono state esposte in Europa e negli Stati Uniti.

Dal 1989 al 1990 lavora con Michelangelo Antonioni a Roma. Questa esperienza la induce a trasferirsi a New York per studiare cinema dove rimarrà per oltre dieci anni.

Nel 1996 Sieff si concentra sulla dimensione relazionale dell'opera d'arte e crea Public. L'opera - un laboratorio conviviale basato sul dialogo tra autori, scienziati e artisti che si tiene ogni mercoledì sera al Museo Guggenheim di Venezia - si traduce in un processo di ricerca sulla natura dell'amore e sulla sua possibile traduzione in una intimità pubblica.
Ne nasce nel 1998 EthTV, un processo creativo di un più ampio progetto etico, che mira a stabilire, attraverso il sito web
www.ethicstv.com, una comunità internazionale che condivida la finalità dell'arte come sistema partecipativo.

Nel 1999 a San Francisco, in California, contribuisce alla realizzazione di "Planetwork", un progetto di ricerca sul futuro della terra e di uno sviluppo ecosostenibile.

Nel 2002 Sieff trasferisce Public al Museo Fortuny di Venezia per trasformarlo in laboratorio conviviale di ricerca per la produzione di opere connettive.

Nel 2008 il Philadelphia Museum of Art le dedica una personale sulla sua produzione cinematografica a cura di Carlos Basualdo e nel 2010 la Fondazione Querini Stampalia presenta 'Ordine di Senso', una mostra personale con una ventina di opere tra installazioni, video, fotografie e disegni. A cura di Chiara Bertola.

Per maggiori informazioni sul suo lavoro artistico si veda:
http://www.ethicstv.com/

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