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Pieter De Hooch (1629-1684)A Woman seated by a Window with a child in a doorway, ca. 1680 Oil on canvas, 54 x 67,2 cm (21 ¼ x 26 ½ in.)Courtesy Johnny van Haeften Gallery, London
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La Fondazione Musei Civici di Venezia e la Fondazione Vervoordt presentano TRA. EDGE OF BECOMING - una mostra curata nei minimi dettagli che espone più di 300 opere presso Palazzo Fortuny, esplorando i collegamenti trasversali tra luoghi, storia, patrimonio creativo ed sperienza universale. L'esposizione sarà aperta al pubblico dal 4 giugno al 27 novembre 2011.
Seguendo la scia della trilogia ARTEMPO (2007), ACADEMIA (2008) e IN-FINITUM (2009) acclamata a livello internazionale, TRA. EDGE OF BECOMING (2011) raccoglie la ricca eredità di Mariano Fortuny, le ispirazioni
wabi di Axel Vervoordt, le riflessioni del pensatore economista Bernard Lietaer, dello scienziato Eddie de Wolf e dell'architetto Tatsuro Miki (Taro), con lo scopo di creare un'esperienza estetica, intellettuale ed illuminante per incoraggiare il visitatore a guardare il mondo attraverso l'arte.
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Monumental sculpture of a “Tau-Tau” woman Toraja ethnic group, Indonesia, Celebes, 19th centuryWood and shell, h: 110 cmCourtesy Gallerie Pascassio-Manfredi, Paris
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La mostra trasformerà i quattro piani di Palazzo Fortuny in un percorso espositivo dove il dialogo e l'interazione tra le opere, il visitatore ed il medesimo spazio è di fondamentale importanza. Alcuni degli artisti più importanti al mondo avranno il loro posto all'interno dell'esposizione, tra questi Marina Abramovic, Miquel Barcelò, Eduardo Chilida, Fernand Léger e Kazuo Shiraga. Alcuni artisti hanno realizzato le loro opere appositamente per questa mostra, come Massimo Bartolini, Maurizio Donzelli, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Hiroshi Sugimoto, Kim Soo-Ja, Gunther Uecker e Carl Michael von Hausswolff.
L'Atelier di Mariano Fortuny, al primo piano del Palazzo, e tre sale laterali del secondo piano che saranno aperte per la prima volta per ospitare parte di questa eccezionale esposizione.
Il titolo della mostra TRA è stato scelto per i suoi tanti significati. In primo luogo, può essere letto al contrario per formare la parola “art”. Se considerato preposizione, il suo significato è proprio “nel mezzo” ed “ all'interno”, ed evoca allo stesso modo qualcosa che va “oltre” o “in avanti”. TRA è termine di uso comune anche in molte parole del Sanscrito come “mantra”, “tantra”, “yantra”. Mantra è la traduzione letterale della frase “veicolo o strumento del pensiero” ovvero l'uomo pensante, e tra, ovvero strumento o mezzo. “Tantra” è l'antico sistema di conoscenza che collega l'energia sessuale e cosmica. “Yantras” sono i segni ed i disegni che fungono da canali conduttori della guarigione energetica.
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Anish Kapoor (1954)Portrait of Light Picture of Space, 1993 Wood, paint and pigment, 198,5 x 107 x 5,2 cmCollection of the artistPhoto Stephen White
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TRA mette in relazione l'idea di purificazione attraverso una trasformazione rituale e creativa. Costituisce anche lo spazio tra due dimensioni ed evidenzia il momento di passaggio verso nuove esperienze. In questo senso, TRA si collega anche alla nozione giapponese di “ma” che indica il vuoto, uno spazio positivo tra due oggetti. Il sottotitolo della mostra, EDGE OF BECOMING (“Soglie del divenire”), si riferisce al vuoto che conduce ai possibili poteri dell'energia. TRA. THE EDGE OF BECOMING ricerca l'equilibrio guaritore e l'interazione creativa che spiega ogni inizio.
Gli artisti in mostra:
Marina Abramovic, Carla Accardi, Giovanni Anselmo, Janine Antoni, Adolphe Appia, Bae Bien-U, Ida Barbarigo, Miquel Barcelò, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Davide Benati, Gerrit Adriaensz Berckheyde, Bertozzi e Casoni, Alberto Biasi, Ali-ghiero Boetti, Otto Boll, Vincenzo Bonomini, Monica Bonvicini, Davide Boriani, ıMichaël Borremans, Tania Bruguera, Peter Buggenhout, Alberto Burri, Jean-Marie Bytebier, Francesco Candeloro, Fernando Garbellotto, Felice Casorati, Vincenzo Castella, Chen Zhen, Pieter Claeissins, Antoni Clavé, Francesco Clemente, Niccolò Codazzi, Gianni Colombo, Dadamaino, Berlinde De Bruyckere, Pieter De Hooch, Riccardo De Marchi, François de Nomé, Filippo De Pisis, Gabriele De Vecchi, Olivier Dollinger, Désirée Dolron, Maurizio Donzelli, Piero Dorazio, Marcel Duchamp, Pablo Echaurren, Luciano Fabro, Lara Favaretto, León Ferrari, Lucio Fontana, Mariano Fortuny y Madrazo, Mariano Fortuny y Marsal, Franciabigio, Adam Fuss, Cristina Garcia Rodero, Alberto Giacometti, Raimund Girke, Anthony Gormley, Francisco Goya,
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Hiroshi Sugimoto (1948)“Lightning Fields”, 2009 gelatin-silver print, ed. 1/5149.2 x 119.4 cm (58 ¾ x 47 in.)©2011 Hiroshi Sugimoto courtesy of Axel Vervoordt
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Gotthard Graubner, Cao Guimarães, Henri-Joseph Harpignies, Gary Hill, Sadaharu Horio, Ilya & Emilia Kabakov, Wassily Kandinsky, Tanyu Kano, Anish Kapoor, Kcho, Paul Klee, Susan Kleinberg, Osamu Kokufu, Jannis Kounellis, Mitsuko Kuebli, Luisa Lambri, Walter Leblanc, Fernand Léger, Osvaldo Licini, Robert Longo, Heinz Mack, Alberto Magnelli, Robert Mallet-Stevens, Man Ray, Piero Manzoni, Enzo Mari, Raffaela Mariniello, Alberto Martini, Gordon Matta-Clark, Sebastián Matta, Fausto Melotti, Ana Mendieta, Marisa Merz, Meekyoung Shin, Sabrina Mezzaqui, Domi Mora, Mattia Moreni, Michel
Mouffe, Saburo Murakami, Esther Giles Nampitjinpa, Shirin Neshat, Rivane Neuenschwander, Louise Nevelson, Renato Nicolodi, Mario Nigro, Francesco Nonino, Hans Op de Beeck, Roman Opalka, Giulio Paolini, Lygia Pape, Giuseppe Penone, Otto Piene, Giovanni Battista Piranesi, Hugo Pratt, Kichizaemon Rakú, Araya Rasdjarmrearnsook, Gerhard Richter, Auguste Rodin, Bernardí Roig, Mark Rothko, Doris Salcedo, Remo Salvadori, Alberto Savinio, Jan Schoonhoven, Richard Serra, Conrad Shawcross, Fujiko Shiraga, Kazuo Shiraga, Kimsooja, Jesús Rafael Soto, Ettore Spalletti, Dominique Stroobant, Hiroshi Sugimoto, Antoni Tàpies, Pascale Marthine Tayou, Marco ıTirelli, Celestino Turletti, James Turrell, Luc Tuymans, Günther Uecker, Giuseppe Uncini, Camiel Van Breedam, Joos Van Cleef, Alex Van Gelder, Emilio Vedova, Jef Verheyen, Giorgio Vigna, Nanda Vigo, Carl Michael von Hausswolff, Carl Julius von Leypold, Harmen Willemsz Wieringa, Maaria Wirkkala, Gao Xingjian, Jiro Yoshihara
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Michael Borremans(1963)“Red Hand, Green Hand” (2), 2010Oil on canvas, 38 x 52 cm© Zeno X Gallery
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I curatori
Il team di curatori di TRA. EDGE OF BECOMING è composto da Daniela Ferretti, Rosa Martinez,
Francesco Poli ed Axel Vervoordt
La musica
Il musicista, compositore e professore belga Mireille Cappelle ha creato appositamente per TRA un'architettura sonora, ispirata dalle idee e concetti che stanno dietro l'esposizione. Collaboratore di lunga data della Fondazione Vervoordt e del Palazzo Fortuny, Cappelle ha anche creato Anello per Artempo, Naga per Academia e Sunyata per In-finitum. Riferendosi a TRA. EDGE OF BECOMING Cappelle commenta: “Le architetture sonore sono destinate ad esistere in spazi che vibrano all'unisono. Rappresentano una riflessione uditiva per tutto ciò che è presente. Ogni visitatore che entrerà in questo spazio diventerà parte di questa architettura con la sua respirazione, le sue parole, i suoi passi...”.
Un cofanetto contenente i brani musicali delle tre esposizioni sarà disponibile presso Palazzo Fortuny.
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Dvaravati Torso Thailand, Mon-Dvaravati culture, Angkor Borei style, 7th - 8th centurySlate, 87 x 51 x 18 cm© Vervoordt FoundationPhoto: Laziz Hamani
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Il catalogo
TRA sarà accompagnata da un catalogo riccamente illustrato pubblicato in inglese, italiano e francese dallo Studio Luc Derycke and MER Paper Kunsthalle, Ghent ed in collaborazione con Skira per la distribuzione italiana. Il catalogo, edito da Axel Vervoordt, conterrà alcuni saggi di Francesco Poli, professore presso l'Università di Torino e Milano, critico d'arte e specialista dell'Arte Povera, di Rosa Martinez, curatrice professionista, critica d'arte e consulente artistica internazionale e di Axel Vervoordt, presidente della Fondazione Vervoordt. I cataloghi con copertina morbida contenenti saggi ed immagini saranno disponibili prima dell'apertura della mostra.
TRA
Edges of Becoming
Venezia, Palazzo Fortuny
4 giugno – 27 novembre 2011
INFORMAZIONI GENERALI
Luogo: Palazzo Fortuny, San Marco 3780 – San Beneto, Venezia
Apertura alla stampa: 1, 2 e 3 giugno 2011, dalle 10.00 alle 17.00
Apertura al pubblico: 4 giugno – 27 novembre 2011
Orari di apertura: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (chiuso il martedì)
Ingresso: Intero: 9 € - Ridotto: 6 €
INFORMAZIONI
www.museiciviciveneziani.it
info@fmcvenezia.it
call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)
PRENOTAZIONI
www.museiciviciveneziani.it
call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)
COME RAGGIUNGERE PALAZZO FORTUNY
In treno
Fuori dalla stazione ferroviaria di Venezia vi sono gli imbarcaderi dei seguenti vaporetti: Numero 1 fermata: S.Angelo; Numero 2 fermata: Rialto o San Samuele
In macchina
… parcheggiando a Piazzale Roma
vaporetti: Numero 1 fermata: S. Angelo; Numero 2 fermata: San Samuele
… parcheggiando al Parcheggio del Tronchetto
vaporetti: Numero 2 fermata: San Samuele
… parcheggiando a Punta Sabbioni
per Venezia, prendere il numero 1214 fino alla Riva degli Schiavoni; poi, dall'imbarcadero di San Zaccaria:
vaporetto numero 1, fermata: S. Angelo
… venendo dal Lido
dall'imbarcadero di S. M. Elisabetta prendere il vaporetto: numero 1, fermata: S. Angelo o San Marco – Vallaresso, 10 minuti a piedi
In aereo
… e prendendo il bus per Piazzale Roma
Numero 5 ACTV, o la navetta ATVO dell'aeroporto. Da piazzale Roma, vaporetti come come sopra
… e prendendo il bus d'acqua Alilaguna per Venezia
raggiungere Venezia con la linea blu AEROPORTO – S. MARCO, poi dall'imbarcadero di S. Zaccaria: vaporetto numero 1, fermata: S. Angelo
… se vi trovate già a Venezia e volete camminare...
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