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 Anno VII n° 6 GIUGNO 2011    -   EVENTI



GENIO DEI MACCHIAIOLI. Mario Borgiotti: occhio conoscitore, anima di collezionista
Viareggio, Centro Matteucci per l’Arte Moderna, dal 1 luglio al 13 novembre 2011


  Silvestro Lega: Tra i fiori del giardino olio su tela, cm 49 × 59 1863
Nel 2010, con la ricomposizione della collezione di Ugo Ojetti, il Centro Matteucci per l’Arte Moderna di Viareggio aveva avviato il suo progetto culturale: indagare, documentare e presentare l’arte moderna, in particolare il periodo che va dall’Unità d’Italia agli inizi del nuovo secolo, valorizzando il collezionismo d’epoca.
Sulla linea di questa mission, l’obiettivo che Giuliano Matteucci, fondatore del Centro, si è dato quest’anno, appare, se possibile, ancora più complesso: ritessere le fila del gusto collezionistico di uno dei più grandi marchand - amateur italiani, Mario Borgiotti.

Mario Borgiotti con la prima copia del volume I Macchiaioli (1946) (Foto Locchi)
Mario Borgiotti, nato a Livorno nel 1906, ma fiorentino d’adozione, è stato, per oltre quarant’anni, il vero punto di riferimento per la conoscenza e la valorizzazione della pittura toscana d’area macchiaiola. La sua azione si è sviluppata soprattutto nell’ambito delle personalità che hanno aggiornato il linguaggio di questa scuola.
L’opera di Lega, Fattori, Signorini, Abbati, Borrani, Cabianca, D’Ancona e di altri protagonisti del gruppo appare oggi più definita nella sua totalità grazie al recupero di dipinti inediti o erroneamente attribuiti.
  Giovanni Fattori: La scolarina, 1893
Autodidatta, Borgiotti fu personalità complessa e attraente anche per le qualità segretamente coltivate, come il dipingere e la generosità nei confronti di ogni iniziativa culturale. Era dotato, in modo eccezionale, della capacità di percepire i valori pittorici nella loro essenza, distinguendo con uno sguardo il capolavoro dall’opera comune. Anche per questo Borgiotti è stato uno degli ultimi, grandi esempi di una “razza di connaisseur” in via d’estinzione.

Del suo finissimo gusto e del suo temutissimo “occhio”, sono testimonianza le opere raccolte in questa magnifica esposizione: circa una sessantina di dipinti, selezionati, tutti “imprescindibili” per capire il gusto di un uomo senza il quale oggi, probabilmente, i Macchiaoli non godrebbero del prestigio e della fama di cui invece, meritatamente, godono.

Sono capolavori della pittura macchiaiola, reperiti da Borgiotti nell’arco di una vita e oggi confluiti nelle più famose raccolte italiane. Il progetto espositivo privilegia la qualità e il significato di quadri esemplari, poco noti o non più visti da tempo, e mira a ricostruire le fasi salienti di un’avventura critica scandita da pubblicazioni esemplari: “I Macchiaioli”, 1946, “Capolavori macchiaioli”, 1949, “Poesia dei Macchiaioli”, 1958, “I Grandi pittori dell’Ottocento italiano”, 1961, “The Macchiaioli”, 1963, “Genio dei Macchiaioli”, 1964, “La lezione pittorica di Fattori”, 1968.

Antonio Puccinelli: Ospedale del Ceppo a Pistoia 1873 olio su tela, cm 55 × 78
Un vasto compendio bibliografico, insomma, arricchito da un prezioso apparato iconografico costituito da dipinti dei quali si era persa ogni traccia. È proprio di questo compendio di indubbio valore storico-documentario, destinato, nel tempo, ad assumere sempre maggior rilievo per gli studi sulla pittura italiana del secondo Ottocento, che intende dar conto la mostra promossa dal Centro Matteucci.

Nel percorso idealmente scandito dalle pubblicazioni di Borgiotti spicca l’accurata selezione di dipinti. Il visitatore ha così la sensazione di entrare nel libro, ammirando opere come “La scolorina”, “Maremma”, “Episodio della campagna contro il brigantaggio” e “La libecciata” a Castiglioncello di Fattori; “L’uscita dalla messa” di Puccinelli; “Tra i fiori del giardino”, “Le rose della primavera” e “L’adolescente di Lega”; “Il Ponte Vecchio a Firenze”, “Uliveta a Settignano” e “Bimbi a Settignano” di Signorini; “Lido con buoi al pascolo”, “Mura di San Gimignano” di Abbati; “Case al sole”, “Pagliai a Castiglioncello” e “Scogli a Castiglioncello” di Sernesi; “Paesaggio pistoiese”, “La pittrice”, “Mattino sul Mugnone” di Borrani; “In ritorno dalla messa” di Banti; “Nel chiostro”, “Acquaiola nel castello di San Giorgio a La Spezia”, di Cabianca; “Riva della Senna”, “Portico di villa toscana” e “Grano maturo” di De Tivoli, “Il solletico di Cecioni” e “Via del Maglio” di D’Ancona.


  Adriano Cecioni: Le ricamatrici 1865-1866 olio su tela, cm 52 × 41
Il personaggio Borgiotti, indagato nei diversi aspetti della sua non comune vicenda umana, è affrontato dalla curatrice del progetto Elisabetta Palminteri Matteucci e da altri noti specialisti e studiosi quali Luciano Berrnardini, Silvestra Bietoletti, Nicoletta Colombo, Laura Dinelli, Francesca Dini, Simonella Condemi Vincenzo Farinella, Nadia Marchioni, Paul Nicholls, Francesca Panconi.


“Genio dei Macchiaioli. Mario Borgiotti: occhio conoscitore, anima di collezionista”
Viareggio, Centro Matteucci per l’Arte Moderna, via D’Annunzio 28
1 luglio - 13 novembre 2011

Orari:
luglio-agosto: da lunedì a venerdì 17.00-23.00, sabato e domenica 10.00-13.00\ 17.00-23.00
Settembre: tutti i giorni dalle 10.00-13.00/ 15.30-19.30
ottobre-novembre: tutti i giorni 10.00-13.00\ 15.00-19.00
Info: tel. 0584 430614; fax 0584 54977
info@centromatteucciartemoderna.it

Mostra promossa dal Centro Matteucci per l’Arte Moderna in collaborazione con la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Toscana, della Provincia di Lucca e del Comune di Viareggio.
Ideazione e progetto della mostra a cura di Elisabetta Palminteri Matteucci, catalogo delle opere a cura di Silvestra Bietoletti; contributi di Luciano Berrnardini, Nicoletta Colombo, Simonella Condemi, Laura Dinelli, Francesca Dini, Vincenzo Farinella, Nadia Marchioni, Paul Nicholls e Francesca Panconi. Catalogo edito dal Centro Matteucci per l’Arte Moderna

Raffaello Sernesi: Pagliai a Castiglioncello, olio su tavola, cm 20 × 51 1865 circa, olio su tavola, cm 20 × 51 1865 circa



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