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Anno VII n° 6 GIUGNO 2011 - IL MONDO - cronaca dei nostri tempi Al margine di un meeting organizzato presso il Dipartimento di Matematica ed Informatica dell'Università di Catania |
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Facebook, Twitter, Youtube, Windows Live Messenger, Netlog, Myspeace e molti altri ancora sono le piattaforme che ci permettono di rimanere sempre in contatto.
Tuttavia, oltre il divertimento e la possibilità di interagire con altri utenti, c'è di più. Recentemente, infatti, Wall5 ha avuto un notevole peso politico. Nel corso delle famose manifestazioni anti-governative in Libia, quando l'accesso a Facebook e alle altre reti era stato disattivato, questo ha offerto agli utenti libici una soluzione informatica diversa, divenendo così uno dei massimi difensori della libertà di parola (chiunque poteva scaricare sul social network stesso un software particolare per accedere direttamente alla rete mondiale tramite il srever locale). Per il ruolo che la piattaforma ha assunto nella vicenda libica, lo scorso 20 aprile Wall 5 è stato oggetto di un meeting, cui ha preso parte il suo stesso fondatore, il siciliano Francesco Landogna, tenutosi presso l'aula magna del Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Catania. Facebook domina il mercato. Eppure non è l'unico e Wall 5 né è un esempio. “Sapere che questa piattaforma aveva avuto un ruolo importante nella rivolta in Egitto, mi ha incuriosito parecchio. Volevo capire come gli egiziani fossero riusciti ad organizzarsi sul web e quale fosse stato realmente il ruolo dei social network nella rivolta degli Egiziani prima e dei Libici poi.” Così ha dichiarato Andrea Cannella, studente presso la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Catania, che ha pianificato e diretto l'evento. Pregiudizio comune vuole che l'informatica costituisca un mondo alieno, distinto e rigidamente separato dal mondo sociale. Eppure questa non è solo un insieme di calcoli o formule incomprensibili ai comuni mortali. “Il caso Wall 5 - ribadisce Cannella -insegna e la stessa idea di organizzare un meeting al riguardo è stata quella di vedere il lavoro degli informatici dal lato 'umano' e sociale!”.
Oggi internet guadagna uno spazio importante, indipendentemente da quanto si possa o meno confidare nell'attendibilità della rete, come Guido Nicolosi, ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche di Catania, in un intervento al meeting su Wall fa notare : “Le nuove tecnologie accentuano in maniera esponenziale il processo di erosione dei confini tra i media fino a determinare una situazione, quella attuale, di un ambiente mediatico unitario. Infatti, nel caso specifico delle rivolte nordafricane, il principale ruolo lo hanno giocato due tecnologie della comunicazione tradizionali, ma riconfigurate in maniera radicale dall’avvento della tecnologia digitale: i telefoni (cellulari) e la televisione (satellitare). Internet ha spesso svolto il ruolo, pur importantissimo, di anello di congiunzione di una catena della comunicazione (molto più ampia) volta ad ibridare le tecnologie e a “riversare” appunto informazioni, video, audio o testuali da un medium all’altro.”
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