ATTENZIONE  CARICAMENTO LENTO



Fabrizio Cicchitto (PDL). Dichiarazione sull’ Informativa di Berlusconi sulla composizione del Governo

Camera dei Deputati - Dal Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 490 di mercoledì 22 giugno 2011


Signor Presidente, onorevoli colleghi, non vorrei dimenticare che questa seduta del Parlamento si svolge avendo alle spalle degli interrogativi che riguardano il quadro economico internazionale che abbiamo visto fortunatamente affrontati questa notte in Grecia con un voto positivo per quello che riguarda quel Governo e, quindi, gli impegni conseguenti che quel Governo deve prendere evitando il default della Grecia che determinerebbe in Europa situazioni assolutamente drammatiche.

Dico questo perché credo che la situazione internazionale sia stata anche la ragione per la quale il Presidente della Repubblica ha invitato da un lato il Governo a dare senso e conto della sua ricostituita maggioranza e della costituzione di altri sottosegretariati al suo interno, ma il Presidente della Repubblica ha anche lanciato un invito e una sfida a tutti quanti di cercare di trovare delle basi di unità o di confronto.

Ora il dato parlamentare e politico di questo dibattito è che il Presidente del Consiglio ha risposto a questo appello del Presidente della Repubblica che ha questo presupposto alle spalle, ossia una preoccupazione molto rilevante che riguarda il quadro economico internazionale. Invece, la vostra risposta è stato il discorso desolante che ho inteso adesso dall'onorevole Bersani (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Onorevole Bersani, non siamo più in campagna elettorale e anche la campagna elettorale è stata amministrativa (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Inoltre, dimenticate un dato che faceva parte della vostra cultura, che era quello della centralità del Parlamento. La centralità del Parlamento è fatta anche in modo che in Parlamento si può stare in maggioranza o in minoranza, ma non si può contestare la maggioranza e sviluppare un discorso della radicalità e dell'estremismo che abbiamo sentito fare poco fa, non misurandosi con i problemi che ci stanno intorno. Aggiungo, anche, che non vi misurate neanche con i problemi che, paradossalmente, ha posto in questo dibattito parlamentare l'onorevole Di Pietro. Non vi misurate con il fatto che, se andiamo a dare una lettura di quello che è avvenuto anche sul terreno delle elezioni amministrative e dei referendum, questa lettura pone certamente dei problemi alla maggioranza. La relazione svolta dal Presidente Berlusconi rappresenta una riflessione anche rispetto ai problemi della maggioranza, ma pone dei grandi problemi anche nei vostri confronti. Li pone perché né a Milano né a Napoli ha vinto il Partito Democratico ma candidati dell'estrema sinistra, della sinistra radicale in un caso e della sinistra giustizialista in un altro caso (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà - Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).

Per quello che riguarda Napoli, tra l'altro, vediamo che questo pallone gonfiato di De Magistris comincia a sgonfiarsi già oggi e, probabilmente, risulterà che il dottor De Magistris è peggiore come sindaco di quanto non lo sia stato come pubblico ministero (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania).

Ma il nodo, onorevole Bersani, vi riguarda anche da un altro punto di vista. Sia detto senza polemica, onorevole Bersani, ma lei mi sembra un abilissimo «succhiaruote», per dirla in termini ciclistici, perché si mette nella scia di altri. Si è messo nella scia del nuovo sindaco di Milano e di De Magistris per le elezioni amministrative. Inoltre, mi consenta, si è messo nella scia dell'onorevole Di Pietro per i referendum, perché voi non avete inventato i referendum (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Onestamente - onore al merito - i referendum li ha inventati l'onorevole Di Pietro (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).

Li avete così poco inventati voi che, onorevole Bersani, in una pregevole riflessione di quando lei cercava ancora di essere riformista, per una buona ragione, cosa ha detto in ordine alla politica energetica? «Quattro sono le piste da percorrere: efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili, nuove tecnologie di utilizzo con minore impatto ambientale delle fonti tradizionali, ricerca e promozione industriale per smantellare il vecchio nucleare e partecipare allo sviluppo del nuovo nucleare pulito, avvicinando la quarta generazione». Quindi, come vede, lei non ha le carte in regola neanche da questo punto di vista (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà)!

Ma, voglio dire, che non le ha neanche sul terreno dell'analisi politica. La quintessenza di questo è il singolare trattamento che riservate agli amici della Lega.

FURIO COLOMBO. Il singolare trattamento che loro riservano a noi!

FABRIZIO CICCHITTO. Gli amici della Lega (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) sono una forza rappresentativa consistente, addirittura una potenziale costola della sinistra, quando vi sono degli elementi polemici tra il Popolo della Libertà e la Lega. Quando però la Lega riconferma gli elementi di unità del Governo e della maggioranza viene criminalizzata: i leghisti diventano i servi dell'imperatore, diventano una serie di cose negative, che stanno nel vostro meccanismo mentale e nel vostro DNA (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania).

Non credo che possiamo lasciar passare né alla sinistra, né all'onorevole Di Pietro e neanche all'onorevole Casini la caricatura che voi avete fatto di questi tre anni di Governo. Non voglio parlare con la mia voce, ma voglio citare un articolo scritto da un sociologo di sinistra, Luca Ricolfi (Commenti di deputati del gruppo Partito Democratico) che ha scritto...Pure lui è un traditore? Va bene, d'accordo.

FURIO COLOMBO. Scrive su “Panorama”!

FABRIZIO CICCHITTO. La prima è che tutto si possa dire del Governo tranne che sia stato con le mani in mano: riforma della pubblica amministrazione, riforma delle pensioni, riforma della scuola e dell'università, federalismo, riforma dei servizi pubblici locali; una stabilizzazione dei conti pubblici fatta senza colpire la sanità e con il plauso di tutte le istituzioni sovranazionali. Per non parlare degli ammortizzatori sociali: certo il Governo non ha avuto il coraggio di fare in piena crisi quella riforma organica degli ammortizzatori sociali che la sinistra invoca da anni, però cassa integrazione in deroga, estensione degli assegni di disoccupazione, social card, sussidi alle famiglie e ai non autosufficienti sono misure che hanno attenuato sensibilmente l'impatto della crisi e - conclude Ricolfi - c'è poi il capitolo della lotta alla criminalità organizzata. A questo proposito, io voglio ricordare e rivendicare quello che insieme hanno fatto il Ministro Alfano e il Ministro Maroni ossia il codice antimafia e l'indurimento dell'articolo 41-bis del Codice penale (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania).

Voglio anche aggiungere un altro dato: per certi aspetti il nostro Governo, per il debito pubblico elevatissimo che ha avuto, ha dovuto lavorare in controtendenza rispetto ad altri Paesi europei, ma l'effetto e il risultato sul quale un Parlamento serio dovrebbe riflettere è che, se andiamo a vedere il rapporto deficit-PIL che ne è conseguito, possiamo constatare che l'Irlanda è a meno 10,5...

GIANNI FARINA. Ma che Irlanda?

FABRIZIO CICCHITTO. ...la Grecia a meno 9,5, la Spagna a meno 6,3, la Francia a meno 5,8 e l'Italia a meno 4. Abbiamo fatto un'operazione di stabilizzazione e di rigore molto forte, che ha salvato l'economia italiana e questo, onorevoli Casini e Bersani, non potete metterlo in discussione perché è un dato oggettivo che riguarda ciò che ha fatto questo Governo sul terreno internazionale. Ciò è confermato da analisi fatte anche da osservatori assolutamente spostati a sinistra, come Fitoussi e come lo stesso Ciocca, che ha rilevato che il problema della crescita non è stato creato da Berlusconi, ma si tratta di un problema che ha l'Italia dal 1992.

Per concludere, sappiamo che si apre una seconda fase incentrata su ciò che sta nel programma di Governo, ossia su due punti essenziali: la riforma del fisco e il piano sud. Ci misuriamo con questa nuova fase, avendo alle spalle alcuni anni di Governo difficilissimi e travagliati, che non potete caricaturare e demonizzare nel modo in cui abbiamo sentito. Questa demonizzazione significa non fare i conti con la serietà dei problemi del Paese e restare permanentemente in una campagna elettorale, che non ha sbocchi politici, come ricordava poco fa l'onorevole Di Pietro. Paradossalmente - mi dispiace dirlo - l'onorevole Di Pietro, le ha dato, onorevole Bersani, una lezione di strategia politica (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania - Congratulazioni)!

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