REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno VII n° 7 LUGLIO 2011 IL MONDO - cronaca dei nostri tempi


Coldiretti si mette anche nel commercio
Nasce la prima catena di vendita degli agricoltori
Si chiama le “Botteghe di Campagna Amica” e si acquistano solo prodotti italiani. Si affianca a diecimila frantoi, cantine, malghe, cascine e aziende agricole trasformate in punti vendita e i quasi mille mercati degli agricoltori di Campagna Amica
Di G.G.


Nel corso dell’Assemblea annuale della Coldiretti il presidente Sergio Marini ha dato l’annuncio della nascita della prima catena di vendita diretta, organizzata degli agricoltori italiani “Le botteghe di Campagna Amica”, dove saranno offerti solo prodotti nazionali ottenuti dalle aziende agricole e dalle loro cooperative.

La Coldiretti lo presenta come un nuovo e moderno canale commerciale di vendita diretta dei prodotti agroalimentari, che si affianca alla Grande distribuzione e ai negozi di prossimità e che va ad integrare la rete già attiva di quasi diecimila frantoi, cantine, malghe, cascine e aziende agricole trasformate in punti vendita e ai quasi mille mercati degli agricoltori di Campagna Amica, già presenti su tutto il territorio nazionale.

Da luglio a settembre – ha annunciato il presidente della Coldiretti Sergio Marini - si apriranno centinaia di ‘Botteghe’ con un unico format in tutte le province italiane, dove sarà possibile acquistare una vasta gamma di prodotti degli agricoltori esclusivamente con il marchio Campagna Amica. Le arance della Sicilia, per esempio, saranno in ‘vendita diretta’ nel cuore di Milano, mentre il Parmigiano Reggiano potrà essere acquistato nel centro di Roma, anche se non sarà presente personalmente il produttore. E così per i vini, l’olio, i salumi, le conserve, le verdure e tutti gli altri prodotti dell’agricoltura che completeranno la gamma offerta in ogni bottega. Il piano prevede la possibilità di “esportare” le Botteghe anche all`estero.

Marini presenta questa iniziativa come un forte “vantaggio per i produttori” , perché, tramite essa, potranno finalmente vendere al prezzo giusto e concordato.

Il Presidente della Coldiretti sostiene che anche per i consumatori vi saranno interessanti vantaggi perché “in ogni bottega di Campagna Amica potranno acquistare l’intera gamma di prodotti garantiti al cento per cento come italiani” e lancia la speranza che con le intermediazioni dal campo alla tavola ridotte al minimo si possano avere prezzi più interessanti.

L’architettura commerciale di questa iniziativa si fonda su quattro perni: Campagna Amica, la fondazione che dispone del marchio omonimo; Consorzio Produttori (società cooperativa agricola di cui è socia Coldiretti), lo strumento per realizzare la “catena”; l’imprenditore agricolo, che offre il proprio prodotto; il titolare della “Bottega”, che può essere un imprenditore agricolo singolo o associato o una cooperativa.

È evidente l’obbiettivo di creare una rete organizzata per riportare reddito agli agricoltori, contrastando l’insostenibile furto di identità e di valore che subiscono i prodotti nel passaggio dal campo alla tavola ed è un’iniziativa che si inserisce nel progetto più ampio della filiera agricola tutta italiana nel quale rientrano anche le società di scopo, già avviate per cereali, olio, ortofrutta ed energia, che vedono tra i protagonisti anche i Consorzi agrari.

Mi rende felice poter annunciare una iniziativa che 38 anni fa auspicavo nella mia tesi di laurea. In quella sede sostenevo, oltre ai vantaggi messi in luce da Marini, un collegamento diretto tra il mercato e la produzione permette di comprendere bene le evoluzioni ed evitare investimenti sbagliati, spesso spinti da chi lucra su di essi. Mi chiedo solo perché solo oggi Coldiretti si è accorta che tenere gli agricoltori schiavi del pezzo di terra e degli intermediari, del commercio e delle risorse necessarie per la produzione, non è certo una politica vantaggiosa per i suoi associati.

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