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 Anno VII n° 7 LUGLIO 2011    -   EVENTI


Mostra fotografica
La nuova scuola di fotografia siciliana
Acireale, Galleria Credito Siciliano, dal 22 luglio al 2 ottobre 2011


  Sandro Scalia: Notturno Palermo, 2007 fotografia, stampa su carta fotografica Pure Pigmented Print dimensioni cm 100x100
È una mostra “a tesi” quella che la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese proporrà, dal 22 luglio al 2 ottobre ad Acireale, nella sede espositiva del Credito Siciliano e, successivamente nel periodo autunnale a Milano nella Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle Stelline.

“A tesi” perché origina da un’ipotesi, tendendo a dimostrarla: in Sicilia sta nascendo una riconoscibile “Scuola Siciliana” di fotografia.
Non solo perché qui si sono formati ed operano artisti oggi tra i maggiori in Italia, ma perché in loro, pur nella diversità e originalità di stili e poetiche, si possono individuare linee in qualche modo riconducibili ad un medesimo, vitalissimo “terreno di coltura e di cultura”.

Carmelo Nicosia: Etna 2010
La mostra, ideata da Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, responsabili delle scelte espositive della Fondazione, è da loro curata insieme a Giovanni Chiaramonte, autore di origini siciliane ma di tradizione europea e docente presso la Facoltà di Architettura di Palermo.

La “Scuola” fa riferimento alle figure e al lavoro di tre fotografi siciliani - Carmelo Bongiorno, Carmelo Nicosia, Sandro Scalia – appartenenti alla generazione di autori nati in Sicilia fra il 1950 e il 1960, in quell’isola operanti.
I tre ricoprono ruoli di docenza presso le accademie di Belle Arti di Catania (Bongiorno e Nicosia, che n’è preside) e Palermo (Scalia) e sono per questo, letteralmente, dei “capiscuola” in una disciplina a forte vocazione tecnica ma dagli spiccati accenti poetici.

Carmelo Bongiorno: Torso 2006 (dalla serie Voci)
Questa caratteristica è rinvenibile – affermano i commissari dell’esposizione – dietro il duplice profilo della loro attività: da un lato il loro svolgere un ruolo critico verso la fotografia “neo-oggettiva”, di pura registrazione meccanica o a scopo classificatorio, proponendo una versione nebulosa e immaginifica della loro realtà, dall’altro, sottraendosi all’azione meramente professionale del lavoro, si spingono verso la codificazione di un linguaggio nuovo, elaborato in stretta connessione con gli esiti attuali di autori di altra provenienza e cultura”.

In ambito formativo è evidente la loro predisposizione sperimentale ad assorbire stilemi, inclinazioni poetiche e soluzioni tecniche da cinema, teatro, letteratura, video-arte, ecc.

Letizia Battaglia: Palermo, 1978. Festa di Carnevale
Alla sicilianità di origine e di appartenenza s’aggiungono importanti esperienze “esterne”: tutti e tre hanno condiviso, infatti, in maniera indipendente, significativi periodi di lavoro lontano dall’isola, maturando un’attitudine al confronto e al collegamento con le innumerevoli avanguardie, interconnessioni e individualità in fase di maturazione in ambito italiano ed europeo, tra la fine degli anni ’70 e gli zero.

In senso strettamente cronologico, al lavoro di Carmelo Bongiorno, Carmelo Nicosia e Sandro Scalia, si contrappone quello degli esponenti di spicco della generazione precedente, tutti autori siciliani con all’attivo significative esperienze professionali di rilievo internazionale come Ferdinando Scianna, Enzo Sellerio, Nicola Scafidi e Letizia Battaglia. Ognuno, con la propria vicenda storica ed espressiva, ha finito, più o meno consapevolmente, con l’influenzare generazioni di fotografi. Certo non sono accomunabili in una “Scuola” nel senso tradizionale del termine, ma è fuor di dubbio che con il loro lavoro e la loro sperimentazione hanno effettivamente fatto scuola.

A costoro la mostra dedica un’ampia panoramica che non li propone come puro punto di snodo per l’affermarsi delle identità individuali, ma evidenzia aspetti, tecniche, situazioni che nelle opere dei tre protagonisti riconducono alla generazione dei “padri”.
Carmelo Nicosia: Nuotatore whisler 2000
Dall’emergere di particolari tecniche di saturazione o distorsione dell’immagine, all’applicazione di uno o più meccanismi analogici nella definizione del campo visivo, o la scelta dei supporti di stampa, del formato, ecc.
La contro-copertina della mostra è affidata ad uno sguardo esterno, quello di uno “straniero”: Richard Avedon. Con un unico scatto, un combat-shot dedicato alla Cripta dei Cappuccini rubato a Palermo durante la campagna di liberazione della Sicilia nel 1944 al seguito della V Armata.

La mostra sarà completata da due talks presso le Accademie di Belle Arti di Catania e Palermo, a conferma di come anche quest’esposizione sia un tassello del “fare scuola”, stavolta in senso letterale, dei tre maestri.


LA NUOVA SCUOLA DI FOTOGRAFIA SICILIANA
Galleria Credito Siciliano, Piazza Duomo, 12 – Acireale
22 luglio – 2 ottobre 2011

Orari e ingressi
Galleria Credito Siciliano
da martedì a domenica
dal 22 luglio al 18 settembre h. 18.00 – 22.00
dal 20 settembre al 2 ottobre h. 10.00 – 12.00 / 17.00 – 20.00
chiuso il lunedì
INGRESSO LIBERO

Informazioni al pubblico
Galleria Credito Siciliano
tel. +39 095.600.208 / 0957.113.517
www.creval.it



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