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 Anno VII n° 7 LUGLIO 2011    -   RECENSIONI


Letto per voi
“C'era una volta una gatta” Licia Colò
Storie di gatti, cani, ma non solo: volpi, civette, galline, rondoni, cavallette, cavallini e pettirossi
Di Cricio


Siamo noi a scegliere il nostro animale preferito o è lui a scegliere noi? Che sia in un modo o nell'altro, a volte si instaurano dei rapporti speciali tra l'uomo e l'animale. Rapporti duraturi o rapporti occasionali, ma sempre cose importanti che lasciano un segno.

Sono 33 racconti, in genere brevi o brevissimi, pervenuti a Licia Colò “dopo il messaggio lanciato da Pupina” realizzatosi anche nel “Fondo Pupina” nato per pagare le cure veterinarie di gatti che nessuno cura .

In questi racconti possiamo ritrovare molte delle nostre esperienze con gli animali o se siamo stati disinteressati a loro possiamo comprendere come avere un rapporto da pari a pari con loro possa essere positivo. Riporto un brevissimo pezzo del racconto “Il cavallino della Giara ”, che mette in evidenza come il sapersi donare, anche a un animale bisognoso, porta buone cose a noi:

Ogni tanto si sentiva l'eco della corsa dei branchi di cavallini. Trascorrevamo tutto il tempo ad accudirlo e a leggere. Le ore passavano e noi ci sentivamo sempre più vicini. Nando e io, abituati al ritmo impossibile della città, via via riscoprivamo noi stessi e Fulvo, così avevamo battezzato il cavallino, sembrava riprendersi a poco a poco.

Il rapporto stretto con gli animali ci migliora, ci aiuta, anche senza arrivare al misticismo espresso in “Litania per il paradiso”, che qui riporto:

Il racconto indiano nel libro “dell'Ottava vita” dice la verità, la stessa che sto provando sulla mia pelle. La stessa verità con cui racconta di gatti-angioletti che da lassù guardano questo mondo dopo esserci stati, coccolati dai loro padroncini. La stessa verità che rivela come siamo tutti collegati, gli uni agli altri, tutti legati a questo mondo, che le cose che ci capitano non sono né casuali né fortuite. Tutto ha una ragione, una spiegazione anche se alle volte noi non riusciamo a comprenderlo.
La descrizione di quel paradiso meraviglioso, della morte come un semplice passaggio da questo mondo a quell'altro è tutto vero; un giorno, quando andremo via anche noi, troveremo dall'altra parte le nostre amate Minù e Pupina, è tutto vero; che sono andate via prima di noi, non per l'ultimo tocco di un orologio biologico guastato da chissà quale malattia ma solo perché dovevano andare, colme del nostro amore, verso quel buon Dio che ne aveva bisogno per i suoi progetti, è tutto vero

Molto interessanti sono i racconti che parlano di animali considerati non domestici, perché ci raccontano che si può comunicare anche con loro, occorre però capire la loro essenza e rispettarli, così il rondone, il pettirosso o la civetta diventano un amico. A me è capitato di vivere un’esperienza simile.

Dà molto da pensare invece “Il numero 77”. La sofferenza dell'abbandono e della reclusione è descritta magistralmente da questo autore ignoto. In questo caso dovremmo pensare a quante sofferenze infliggiamo non solo agli animali, ma anche ai nostri simili con la nostra crudeltà.

Sarebbe molto bello che questo libro venisse raccontato a chi non crede che gli animali siano capaci di sentimenti.

Ricordo infine che tutti i proventi del libro affluiscono nella onlus animalieanimali.it e vengono utilizzati esclusivamente per pagare le cure veterinarie di animali che nessuno cura e che lottano per la vita.


C'era una volta una gatta
Licia Colò

Editore Mondadori

Prima edizione 20/04/2010
Collana Ingrandimenti
Listino 17,00 €

Dal 2011
Collana: Oscar bestsellers
Listino 9,00 €
EAN 9788804600756
ISBN: 8804607939
ISBN-13: 9788804607939
Pagine 144 - 15x22,5 – cartonato
Lingua Italiano
EAN 9788804600756

Il cane è il miglior amico dell'uomo. Ma anche gatti, civette, cavalli, rondoni, passerotti e persino cavallette sono capaci di gesti d'amore e di fedeltà; tutto sta nel dare loro la possibilità di esprimerli.

Lo dimostrano le storie raccolte in “C'era una volta una gatta”. Storie vere, commoventi ed emblematiche della profonda e inspiegabile relazione fra gli esseri viventi dello stesso Creato. Storie di grande semplicità, come quella di Puccio che resta accoccolato per sette giorni sulle gambe del suo padrone morente, o come
quella di Fulvo, cane randagio, che allatta cuccioli di volpe rimasti orfani. Oppure storie più particolari, come quella della civetta Gigia che chiede asilo a una signora in carrozzella e che prende il volo, mesi dopo, quando la signora ritorna a camminare sulle sue gambe. O, ancora, quella del gatto Federico che in qualche modo fa capire al suo padrone che sta per sposare la donna sbagliata.

Chi pensa che gli animali ci siano vicini solo per mere ragioni utilitaristiche è perché non ha mai avuto la fortuna di sperimentare l'affetto sincero di un animale. Licia Colò invece questa fortuna l'ha avuta eccome. La sua vita è stata radicalmente cambiata dall'incontro con Pupina.

La protagonista dei due bestseller “Cuore di gatta” e “L'ottava vita” ha lasciato un'impronta molto profonda anche nell'animo di tante persone, che si sono commosse nel leggere una storia uguale a milioni di altre e proprio per questo perfettamente riconducibile alla diretta esperienza di tanti.

Alcuni di questi hanno preso carta e penna e hanno inviato la loro storia d'amore animale alla Colò, con l'intenzione di condividerla con gli altri lettori. “C'era una volta una gatta”, soddisfa il desiderio di ricordare tanti piccoli amici e l' indimenticabile vibrazione che hanno saputo suscitare nel cuore degli esseri umani.



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