REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno VII n° 9 SETTEMBRE 2011 DOCUMENTI


Dal resoconto stenografico della Camera dei Deputati
Linda Lanzillotta (API) Dichiarazione di voto della manovra bis
Disegno di legge: S. 2887 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari (Approvato dal Senato)


Signor Presidente, signori del Governo, colleghi, Alleanza per l'Italia voterà contro la fiducia al Governo.
Oggi la sfiducia nei vostri confronti non è più solo dell'opposizione ma è sentimento della stragrande maggioranza degli italiani che vedono bruciati ogni giorno i loro risparmi, che vedono taglieggiati dalle tasse i loro redditi, che non credono più che nel nostro Paese ci sia ancora un futuro per i loro figli.
La sfiducia nei confronti del vostro Governo è degli imprenditori che ancora una volta constatano che nulla, assolutamente nulla, si sta facendo per stimolare la crescita, se non l'annuncio svogliato del Ministro dell'economia di un prossimo tagliando a cui neppure lui crede. Un Ministro dell'economia la cui grande e imperdonabile responsabilità è di aver gettato al vento tre anni in cui ha goduto di un potere assoluto nel Governo e nella maggioranza, in cui è stato circondato dall'adulazione dei media e dei potenti. La sua responsabilità è di non aver usato questa irripetibile condizione per fare delle riforme che oggi avrebbero reso l'Italia più forte, ma solo per rafforzare il suo potere personale. La sfiducia totale nei confronti del vostro Governo è anche l'opinione dell'Europa, l'opinione della comunità internazionale, è l'opinione dei mercati che non credono che una classe di Governo travolta dagli scandali, ricattata da lenoni e faccendieri, possa guidare un Paese nella tempesta, che osservano una maggioranza che, anche quando il Paese è arrivato sull'orlo dell'abisso, fa prevalere gli interessi di partito, le convenienze elettorali piuttosto che l'interesse nazionale e non riesce, neppure di fronte alla drammaticità della crisi, a trovare uno scatto di dignità e di responsabilità. Tutto questo l'Italia lo sta pagando e lo pagherà caro, perché il costo del debito ci strangolerà anche domani, condizionando la possibilità di ritornare a crescere.
L'Italia non merita tutto questo perché è un grande Paese che ha eccezionali potenzialità, e voi lo state portando a fondo.
Il Terzo Polo, di fronte ai gravissimi rischi che il Paese sta correndo, si è assunto la responsabilità, insieme alle altre forze dell'opposizione, di consentire una approvazione rapida della manovra di cui pure non condivide i contenuti e l'impostazione. Al Senato aveva dato addirittura disponibilità a sostenere misure impopolari ma strutturali, tali cioè da far capire ai mercati che l'Italia fa sul serio, che è impegnata tutta insieme a ridurre il suo debito, a lavorare di più, a produrre di più, a tagliare gli sprechi.
Avete rifiutato qualsiasi confronto, ancora una volta guidati dal disperato tentativo di resistere e di sopravvivere, e oggi annunciate che i sacrifici che avete imposto agli italiani, ben 138 miliardi in tre anni tra tagli e tasse, non sono serviti a nulla e che occorrerà fare un'altra manovra da 400 miliardi. Annunciate il condono mentre dichiarate di fare la lotta all'evasione, e di fronte a tutto questo costringete la Camera a votare una fiducia che segna drammaticamente la distanza tra le istituzioni e il sentire del Paese.
Noi diciamo «no», e vi diciamo anche che ora basta. Non potrete essere voi, ormai privi di credibilità e di autorevolezza, a chiedere altri sacrifici agli italiani (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Alleanza per l'Italia, Misto-Liberal Democratici- MAIE e di deputati del gruppo Unione di Centro per il Terzo Polo).

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