REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VII n° 10 OTTOBRE 2011 - TERZA PAGINA Un po' di storia della città |
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Abito a Sassari da circa dieci anni. Quando mi trovo in una città sconosciuta, la prima cosa che cerco è l'arte: piazze, palazzi, fontane, chiese e battisteri, pinacoteche e musei. Adoro l'arte in tutte le sue forme e credo fermamente che una buona conoscenza di essa aiuti a capire meglio non solo il passato, ma anche il presente e il futuro.
L'acqua sgorga da otto maschere leonine, incassate nella parte inferiore delle facciate e da quattro teste, che sembrerebbero delfini, poste sotto le statue delle stagioni. La struttura della fontana è composta da due cassoni rettangolari,il più grande dei quali è sovrastato da una cornice: sui tre lati della cornice è stata incisa un'iscrizione dedicatoria, mentre il quarto lato mostra un motivo a fogliame. Le statue e le bocche della fontana sono inserite nel cassone più grande, quello inferiore, mentre sul cassone superiore vi sono la statua di un dio fluviale (rivolto verso la città) e di San Gavino, martire protettore della città di Sassari. Purtroppo però la Fontana di Rosello è una di quelle splendide opere che non vengono valorizzate e soprattutto curate. Raggiungere la fontana non è facile: bisogna affrontare la discesa della valle, quindi anziani o portatori di handicap non potrebbero certo avventurarsi nell'ardua impresa. Mancano infatti scivoli appositi, scale e ringhiere, che sarebbero invece utili per permettere a tutti di godere della vista dell'opera. Spero vivamente che prima o poi qualcuno si ricordi della fontana che tristemente occupa la verde vallata cittadina.
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