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Nuove statistiche dell'Istat per lo studio della disoccupazione Anno 2010: disoccupati, inattivi, sottoccupati Circa 1,2 milioni di unità senza lavoro sono convinti di non potere trovare un impiego. Di G.G.
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L'Istat ha oggi pubblicato per la prima volta, in accordo con l’Eurostat, alcuni indicatori complementari al classico tasso di disoccupazione, che è rilasciato mensilmente. Anche questi indicatori sono calcolati sulla base dell’indagine sulle forze di lavoro che fino ad oggi aveva ripartito la popolazione residente in tre gruppi esaustivi e mutualmente esclusivi (occupati, disoccupati, inattivi).
La complessa realtà del mercato del lavoro ha imposto di indagare altri segmenti oltre i tradizionali e ora si aggiungono:
− le persone che cercano lavoro ma non sono subito disponibili; - i sottoccupati part-time. La somma dei due primi segmenti rappresenta le cosiddette “forze di lavoro potenziali”.
La tabella sottostante chiarisce bene la consistenza del fenomeno che porta ad una valutazione della disoccupazione complessiva più che doppia di quella che siamo abituati a considerare.
Questa è sicuramente una novità sgradita, che aggiunge preoccupazioni ad una realtà già molto pesante.
La tabella sopra riportata mostra chiaramente che il fenomeno delle “forze di lavoro potenziali”, con queste dimensioni, è praticamente solo italiano, anche se è consistente pure in Germania, Spagna e Regno Unito.
Il fenomeno degli “scoraggiati”, che non cercano lavoro, lo scopriamo oggi nelle statistiche, ma non è nuovo. Nel 2004 era pari al 19,9% delle forze di lavoro e nel 2010 è passato al 23,8%. L'incremento si è verificato ovviamente in modo massiccio dopo l'inizio della crisi.
A fronte di motivazioni che possiamo ritenere ovvie come: la cura dei familiari (essenzialmente femminile per questa causa), lo studio, i problemi di salute, inoltre troviamo un dato che l'Istat non approfondisce e che ci lascia decisamente perplessi: il 24,8 dei maschi e il 12% delle femmine non cerca lavoro perché è in attesa del risultato di azioni intraprese nel passato. Cioè dopo aver fatto un concorso o un colloquio si fermano e non cercano lavoro fiduciosi dell'esito dell'azione fatta. Possiamo dire che ci sembrano degli ingenui?
Argomenti: #disoccupazione , #inattivi , #istat , #scoraggiati , #sottooccupati Leggi tutti gli articoli di G.G. (n° articoli 61) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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