REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno VII n° 12 DICEMBRE 2011 DOCUMENTI


Senato delle Repubblica - Legislatura 16º
Mario Monti: replica agli interventi in aula
Dal resoconto stenografico della seduta n. 637 del 17/11/2011 (Bozze non corrette redatte in corso di seduta)


Signor Presidente, voglio ringraziare, a nome personale e a nome del Governo, tutti i membri di questa Assemblea per la loro presenza e per i loro interventi.

Per quanto riguarda gli specifici contenuti che sono stati portati alla nostra attenzione negli interventi, ovviamente abbiamo preso attenta nota e potranno formare oggetto di dibattito, di precisazioni, in particolare in sede di Commissioni parlamentari da parte dei Ministri.

Da un punto di vista più generale, vorrei dire che ho grandemente apprezzato il clima di collaborazione, o collaborazione di attesa, o comunque di disponibilità in questo momento della gran parte del Senato (mi è parso di capire). Questo non fa che aumentare il nostro impegno.

Vorrei cogliere questa occasione anche per precisare che ovviamente il Governo intende seguire da vicino il processo di attuazione del federalismo fiscale.

Vorrei aggiungere solo un punto specifico per quanto riguarda l'atteggiamento del Governo o di suoi membri nei confronti di iniziative, complotti dei poteri forti o delle multinazionali, o di superpotenze negli Stati Uniti o in Europa. Permettetemi di rassicurarvi totalmente, ma proprio totalmente (Ilarità. Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, IdV e Misto), anche perché le nostre modeste storie personali parlano in questo senso. Quando a me è capitato (ma ci sono anche altri colleghi che hanno avuto responsabilità pubbliche in momenti della loro vita) di essere commissario europeo a Bruxelles, non sono sicuro che le grandi multinazionali mi abbiano colto (Applausi dai Gruppi PdL, PD, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI, CN-Io Sud-FS, IdV e Misto) come un loro devoto e disciplinato servitore.

Per quanto riguarda le potenze europee, vorrei dire che di nuovo in quelle funzioni ho avuto occasione e il piacere (perché lavorare per la legge - in quel caso la legge comunitaria - lavorare per il cittadino - in quel caso il consumatore - lavorare per la concorrenza è un piacere oltre che un dovere) dalla Commissione di fare la mia parte in antitesi ai Governi dei maggiori Paesi europei quando capitava che non rispettassero le norme.

Per connessione di argomento, signor Presidente, mi permetto di dare notizia del fatto che in questi giorni e in queste ore sto avendo contatti intensi con i Capi di Governo dei Paesi europei, proprio per cercare di dare un avvio rapido a quella politica che mi sembra auspicata da tutti i settori di questa Assemblea nel senso di una presenza incisiva dell'Italia nelle istituzioni comunitarie, ma anche a fianco dei principali Paesi europei.

Quindi, ho colto appieno il messaggio - e vi sono molto grato di avermi rassegnato un messaggio che condivido profondamente - circa il posizionamento e l'atteggiamento psicologico e politico che l'Italia ha nei confronti dell'Europa e sto operando esattamente in questa direzione.

Infine, sfondate una porta aperta (ma siete consapevoli di sfondarla) quando osservate - come molti di voi hanno fatto - che dobbiamo essere ossequiosi al primato della politica. Vi assicuro - del resto avete sentito le mie dichiarazioni iniziali - che proprio in questo senso abbiamo iniziato ad operare e questo è l'atteggiamento rispettoso, umile nel quale ci poniamo al servizio del Paese e - ripeto - proprio al servizio delle istituzioni politiche di cui riconosciamo, ovviamente, la primazia. Grazie signor Presidente. (Applausi dai Gruppi PdL, CN-Io Sud-FS, PD, IdV, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-FLI-PSI e Per il Terzo Polo:ApI-FLI e dai banchi del Governo).

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