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 Anno VII n° 12 DICEMBRE 2011    -   FATTI & OPINIONI


I primi giorni del Governo Monti
La macchina del fango si è già mossa?

Di Giovanni Gelmini


La nomina di Mario Monti a Presidente del Consiglio è stata accolta da quasi tutti come una liberazione: l'uscita da un periodo nero. Sicuramente il simbolo del sentimento comune dell'Italia è stata la festa spontanea di piazza davanti al Quirinale, in attesa delle dimissioni del già “amato premier” Silvio Berlusconi.

Subito dopo però è iniziato in internet e sulla stampa un tam tam di illazioni su Monti e la sua squadra: troppi bancari, troppi cattolici, troppi... il culmine si è avuto con le gravi accuse a Monti di essere legato ai “poteri forti”.
Si, ma quali poteri forti?
In Italia i poteri forti sono: le mafie, la chiesa, le “P” varie, entità cui il Governo uscente si è mostrato, in varie occasioni, non lontano; infatti, molte sono le indagini e i processi in corso che vedono Berlusconi e altri uomini di governo coinvolti o vicini a persone coinvolte. Ora mi dovreste spiegare invece quale legame c'è tra Monti e il nuovo Governo con questi poteri.

Le illazioni, perché di tale tipologia si tratta, partono dal fatto che sia stato consulente della Goldman Sachs per tre anni. Ora consulente non vuol dire responsabile delle strategie, ma che ha fornito informazioni e consigli alla Goldman Sachs. Non mi sembra che la cosa sia di particolare importanza perché è ovvio che le persone capaci siano chiamate a fare consulenze, anche da chi usa poi le informazioni ottenute per affari non chiari.

Le persone in gamba, in grado di gestire problemi enormi, come sono quelli che Berlusconi non è stato capace di gestire, anzi li ha peggiorati, non le trovi al mattino spuntate improvvisamente nell'orto di casa; crescono nel tempo e nella vicinanza di che opera sul mercato e quindi è impossibile che non abbiano avuto, nella loro carriera rapporti con operatori che oggi possono essere incolpati del dissesto mondiale; ma ricordiamoci che la crisi non è causata solo da loro.

La crisi è in buona parte dovuta alle lobby che puntano su tecnologie superate, come quelle legate al petrolio e la nucleare, e impediscono alle nuove e promettenti tecnologie di farsi spazio senza un terremoto economico.
Altro punto generatore di crisi è stata la caduta del muro di Berlino, cioè il crollo dell'impero russo e la sbagliata politica estera che i Bush hanno adottato per gli USA. Le guerre condotte in Asia hanno fiaccato l'economia americana e avvantaggiato la crescita della Cina. Gli squilibri conseguenti li stiamo pagando a caro prezzo. Con tutto questo, certo, Monti non c'entra.

I “poteri forti” cui si riferisce Monti nella sua replica alla Camera credo siano quelli che sono responsabili di quanto ho elencato, come i petrolieri, i commercianti di armi, ecc ed è vero che di questi poteri in Italia non ne abbiamo: la Fiat è un nano confronto a questi.

La presenza di una componente legata al mondo bancario certo può preoccupare, visto che le banche italiane non sono particolarmente efficienti e brillanti nel sostenere le piccole imprese, ma anche su Corrado Passera mi piace ricordare che è persona molto accorta ed è un innovatore; lo ha dimostrato con Poste Italiane, che ha trasformato da catorcio carrozzone obsoleto, in ente in grado di competere e fornire servizi moderni.

Insomma la situazione italiana è veramente disastrosa; una serie di lobby e di interessi “particolari”, incrociati, impediscono di affrontare le soluzioni, perché vorrebbe dire smantellare tanti privilegi e modi di fare (come il sistema delle tangenti) che appaiono insuperabili. Per fare questo occorrono persone capaci, decise, non dei santi.

Che Monti e il suo Governo possano presentare delle criticità è ovvio, ma dobbiamo chiederci se sono adeguati ad affrontare e risolvere i nostri problemi. Io credo che lo siano, ma ovviamente dovremo tenere gli occhi aperti sapendo che tanti si lamenterann. Dovremo quindi anche capire se quelle lamentele sono giustificate o rappresentano una difesa estrema di situazioni incistate, da spazzare via. Il polverone, che si è sollevato nei giorni scorsi contro Monti, mi sembra più essere un’ennesima manovra, realizzata dai gestori della macchina del fango per incrinare la fiducia in colui che li dovrebbe eliminare.



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