Sembra di essere tornati a qualche mese fa, quando i punti focali della politica erano i numerosi processi a carico dell'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Da quando ha lasciato l'incarico, il numero di processi è aumentato e questo la dice lunga sulla sua innocenza “ a prescindere”. La domanda che si pongono tutte le persone non adoranti è: ma è possibile che tutto sia causato solo da giudici spinti da ira ideologica oppure l'uomo è così poco accorto da compiere azioni equivoche? Volutamente non prediamo in considerazione l'ipotesi che sia colpevole, proprio quella che in genere i mas-smedia prendono contro maestre d'asilo, preti, omosessuali e qualunque sfigato che si venga a trovare nella condizione di rinviato a processo.

La cosa che fa sicuramente incazzare tutti è che lunghi e costosi processi si concludano con un nulla di fatto, cioè con una “prescrizione” ovverossia una condanna inefficace, che magari viene sbandierata come un’assoluzione. La prescrizione e il processo lungo non avvengono per difficoltà oggettive a sostenere l'accusa, ma per una fine tecnica processuale di difesa, che impedisce nella pratica lo svolgimento del processo e a pagare siamo noi due volte: la prima con le tasse, la seconda perché i giudici restano impegnati inutilmente in un processo e non possono svolgerne altri. A tutto questo si aggiunge la beffa di un colpevole libero e impunito, esempio per tutti quelli che non hanno un'etica vera.

A questa situazione credo ci sia una sola soluzione: congelare la prescrizione con il rinvio a processo. Così avremmo veramente il processo breve, perché nessuno avrà interesse a tirare in lungo, anzi sarà favorito il patteggiamento, con vantaggio di tutti.

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