REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VIII n° 4 APRILE 2012 - EVENTI |
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Gli anni e il clima sono quelli degli “Ossi di seppia” e delle “Occasioni” di Montale. Spunto iniziale e perno dell’esposizione è l’opera “Il beccaccino” (1932) di De Pisis, il quadro regalato a Montale nel 1940 per ringraziare il poeta dell’epigramma a lui dedicato nella prima edizione delle “Occasioni” (1939) “Alla maniera di Filippo de Pisis nell’inviargli questo libro”, dono che testimonia l’affetto e la stima tra il pittore, che aveva esordito come letterato, e il poeta, che coltivava segretamente e poi pubblicamente una passione per la pittura.
La mostra presenta una serie delle note nature morte marine di de Pisis, quali “Natura morta marina” (1927) o “Natura morta marina con guanto” (1927), composizioni in cui conchiglie e oggetti in primo piano dialogano con ampi orizzonti, ove l’elemento aereo e rarefatto, spesso dominante, pone in rilievo il silenzio che circonda le cose, come pause del verso poetico.
Emblematiche dell’ultimo periodo dell’artista sono inoltre alcune opere provenienti dalla Collezione della Galleria d’arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, come “La rosa nella bottiglia” (1950) ove i soggetti ricorrenti nelle nature morte appaiono quasi “sbiancati” da una luce abbacinante. In dialogo con le opere pittoriche di de Pisis la selezione di opere pittoriche e grafiche di Montale: dai primi paesaggi “dell’anima”, alla serie dedicata all’Upupa, fra documenti e autografi provenienti dal Fondo Montale del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia oltre che da cari amici del poeta, ai quali regalava le sue piccole carte dipinte con – tra l’altro – resti di caffè, rossetto, dentifricio, mozziconi di sigarette…. Il grande poeta italiano cominciò a dipingere con continuità a partire dal 1945 dopo aver appreso i rudimenti dai pittori Raffaele De Grada e Guido Peyron. Dagli olii passò presto alle opere su carte di piccole dimensioni (eseguite con pastelli e “materiali di fortuna”). Definì giocosamente la sua opera pittorica, cui era molto affezionato, “una sintesi tra de Pisis e Moranti”, attestato di stima per due artisti di cui possedeva, nel caso di de Pisis, più di un’opera in collezione. Completa la mostra un esaustivo apparato documentario, arricchito da rare edizioni delle prime raccolte liriche del poeta a fianco dei libri di poesie o con illustrazioni di de Pisis. De Pisis e Montale. “Le occasioni” tra poesia e pittura Museo d'arte, Piazza San Giovanni, casella postale 142, CH - 6850 Mendrisio Mendrisio, dal 29 aprile al 26 agosto 2012 Vernice: sabato 28 aprile 2012, ore 17.00 Orari: ma-ve: 10.00 – 12.00/14.00 – 17.00 sa-do: 10.00 – 18.00 lunedì chiuso, tranne festivi Entrata: Fr 10.- ridotto Fr 8.- Info: Telefono 0041 91 640 33 50, Fax 0041 91 640 33 59 Orari ufficio: 09.00 - 12.00 | 14.00 - 17.00 www.mendrisio.ch/museo museo@mendrisio.ch A cura di Paolo Campiglio in collaborazione con l’Associazione Filippo de Pisis Catalogo edito dal Museo d’arte Mendrisio, 150 pp, testi di Paolo Campiglio, Simone Soldini, Luciano Caramel, Franco Contorbia e Gianni Venturi, apparati e riproduzione delle opere in mostra.
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