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L’ODORE DELLA LUCE. Il mondo femminile nella pittura dell’Ottocento e del primo Novecento Barletta, Pinacoteca De Nittis, dal 5 maggio al 19 agosto 2012 |
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La luce che illumina l'olfatto è una splendida sinestesia, un caso d’intersensorialità «indotta», che gioca sull'idea che dai prati, dai campi e dai giardini delle opere della mostra emanino luci odorose e profumi luminosi.
Una pittura, quella indagata in “L’odore della luce” (dal 5 maggio al 19 agosto a Palazzo Marra, sede della Pinacoteca De Nittis di Barletta), che ha due co-protagoniste: la donna e la natura, ad occupare una scena fatta di quotidiana straordinarietà, sullo sfondo di nuove certezze, in decenni destinati a cambiare il mondo e ad assistere al nuovo ruolo che in esso si vanno conquistando le donne. Anche in quell’universo apparente immutabile che è la società contadina, tanto al sud quanto al nord del nostro Paese. Non a caso Emanuela Angiuli ha scelto per questa affascinante esposizione di aprire un focus sul “Mondo femminile nella pittura dell’Ottocento e del primo Novecento”, in Italia. Qui risalta la descrizione profondamente evocativa ed emozionale della piccola borghesia della provincia italiana e del mondo contadino. Lungo le quattro sezioni tematiche: sentimenti, i lavori del giorno, prati e giardini, confidenze, passa, come in un fil d’atmosfera, l’altra metà del mondo, una metà che, forse per la prima volta, è veramente consapevole del suo contare, della fine di una millenaria subalternità.
A partire dalle donne, l’osservazione invade inevitabilmente vari campi di interesse storico, letterario ma anche demo-etnoantropologico e sociale. La pittura si fa registro della conoscenza degli usi e costumi delle tradizioni locali mediante una molteplicità di linguaggi che interferendo col vivere quotidiano, offrono la qualità di un complesso e variegato territorio culturale. Osservando questi dipinti, emerge una realtà che, dopo l’Unità d’Italia, è fortemente legata alle società rurali e alle tradizioni della provincia che trovano eco alla narrativa veristica di Giovanni Verga, di Luigi Capuana scopritore del romanzo sperimentale di Zola e diffusore del naturalismo, al verismo di Matilde Serao, Grazia Deledda, Mario Pratesi, Renato Fucini. Il «fiume della vita» scorre nella pittura italiana dell’Ottocento a volte dentro scenari immortalati nella sensibilità di un divertissement sentimentale, oppure attraverso una rêverie di artisti che trasformano paesaggi e ritratti in un teatro delle emozioni, in cui realtà e immaginazione concorrono all'espressività pittorica dei sentimenti.
Con una tecnica pittorica diversa come quella divisionista, pittori come Pellizza e Morbelli sono riusciti a trasfigurare la realtà, pur rappresentata con metodo scientifico nell’analisi della luce e del colore, unendo alla resa di particolari fenomeni luministici, una forte suggestione sentimentale. Questa dimensione lirica, certamente ispirata anche dalla letteratura, in particolare di d’Annunzio e Pascoli, giunge alla visione divisionista e poi simbolista di Plinio Nomellini con la sua bellissima "Lucilla", dove la donna seduce con uno sguardo intenso e fuggente mentre il corpo e il volto appaiono vaporizzarsi nella vegetazione rigogliosa, in una trasfigurazione dal sapore simbolista. Un percorso nei mondi femminili che entrando nel ‘900 si conclude con l’opera di Felice Carena “Bambina sulla porta” che ci piace riportare ai versi di S. Mallarmé “per sentire nella carne piangere il diamante”.
L’ODORE DELLA LUCE. Il mondo femminile nella pittura dell’Ottocento e del primo Novecento Barletta, Palazzo Marra (sede della Pinacoteca Giuseppe De Nittis dal 5 maggio al 19 agosto Orario: tutti i giorni 10 – 20; chiusura tutti i lunedì non festivi. Ingresso euro 8, ridotti euro 4. Info: tel 0883538372/71 pinacotecadenittis@comune.barletta.bt.it pinacoteca.segreteria@comune.barletta.bt.it www.comune.barletta.ba.it Mostra promossa dalla Regione Puglia-Assessorato al Mediterraneo in collaborazione con Comune di Barletta con il patrocinio del Dipartimento per lo Studio Delle Società Mediterranee dell’Università di Bari, curata da Emanuela Angiuli. Catalogo Silvana Editoriale. Argomenti: #arte , #arte moderna , #barletta , #donna , #mostra |
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