REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VIII n° 6 GIUGNO 2012 - EVENTI Mostra evento |
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Yves Klein, affascinato dalla sensualità del corpo e dal suo movimento, lo mette in scena di ritorno dal suo viaggio di studio in Giappone. Dopo aver sorpreso, incantato e scandalizzato l’Europa e l’America con opere d’arte realizzate come performance teatrali, giunge al concetto di superamento dell’arte. Ad affrontare questa, ancora poco indagata, “vita sul tatami” di Yves Klein: Sergio Maifredi, uomo di teatro e cintura nera di judo; Bruno Corà, critico d’arte che ha raccontato l’artista nelle più importanti esposizioni a lui dedicate in Europa; Daniele Moquay, fondatore degli Archivi Klein a Parigi. “Per chi, come me, è stato accompagnato dallo Judo per tutta la vita, - scrive Sergio Maifredi - è impossibile non leggere in trasparenza tra le righe di Klein gli insegnamenti ricevuti in ore e ore di esercizio in judogi; per chi, come me, di teatro vive è una luminosa scoperta la genialità dello spazio scenico intuito da Klein.” Lo Judo e il Teatro s’intrecciano. Jigoro Kano, il creatore dello Judo, nel racchiudere i suoi insegnamenti nei paradigmi dei Kata, usa i codici del Teatro No. Ogni Kata porta in scena un principio dello Judo, lo rappresenta. Lo Judo e il Teatro sono fatti di contatto fisico. Di corpi che si toccano, si sfiorano s’intrecciano. Di odori, di carne.
Dove l’arte di Klein appare scaturire in modo nitido dallo Judo e dal Teatro è nello spazio scenico-tatami-sudario delle antropometrie. La tela bianca posata sul pavimento è l’area del combattimento e al tempo stesso il luogo della rappresentazione. Ai bordi l’orchestra suona, gli spettatori guardano, il regista Klein, in smoking dirige o forse arbitra l’incontro. Incontro che è rito. L’impronta della modella è l’impronta del judoka che cade sul tatami, coglie puntuale Pierre Restany. Yves raggiunge la sintesi di Judo, Teatro e Arte e scrive:
(…) Amo Molière e Shakespeare perché, nella loro opera, si trova quella trasparenza del vuoto che mi affascina. Per me “teatro” non è affatto sinonimo di “Rappresentazione” o di “Spettacolo”.
Klein, artista dalla sfaccettatissima personalità, fu anche compositore. Così nella Cappella di Palazzo Ducale si ascolterà la Sinfonia Monotòna scritta da Klein su una sola nota ripetuta per 24 minuti, seguiti da altrettanti minuti di silenzio. Ad introdurre verso l’immaterialità materiale e molto concreta: la parte conclusiva dell’esposizione è infatti dedicata all’oggi di Klein e a quel fenomeno di teatro immateriale che sono le aste delle sue opere, capaci di raggiungere la cifra record di 24 milioni di dollari. Nel corso della mostra, è in programma una ricca ed internazionale serie di incontri ed eventi con i protagonisti del judo, del teatro e dell’arte di oggi, a Palazzo Ducale ed a Villa Bombrini
A Villa Bombrini, sempre a Genova, a luglio Omaggio a Yves Klein : Blu Blu Blu – Teatro Fisico , eventi e spettacoli dedicati al tema della mostra. La mostra è un progetto di Sergio Maifredi, è prodotta da Teatri Possibili Liguria e TeARTo,entrambe rappresentate da Sergio Maifaredi, dalla Fondazione Palazzo Ducale, da Per Cornigliano spa e dalla Fondazione Edoardo Garrone, in collaborazione con gli Archivi Klein di Parigi e con il Goethe-Institut Genua, con il contributo della Regione Liguria della Camera di Commercio di Genova e di Banca Carige. Si avvale del patrocinio dell’Ambasciata di Francia, del Consolato Generale del Giappone a Milano, del Consolato Generale di Germania a Milano e di Alliance Fracais. YVES KLEIN Judo e Teatro Corpo e Visioni Genova, Palazzo Ducale, Appartamento del Doge Dal 6 giugno al 26 agosto 2012 orario 11-19 da martedì a domenica, lunedì chiuso Biglietti: 6€ intero 5€ i ridotti. Info 0105574064/65 www.teatripossibililiguria.it www.palazzoducale.genova.it Un progetto di Sergio Maifredi A cura di Bruno Corà, Sergio Maifredi, Daniele Moquay Una mostra di: Teatri Possibili Liguria/ TeARTo, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Societa’ Per Cornigliano SpA, Fondazione Edoardo Garrone
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