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Alcune considerazioni generali Attenti alle lagnanze di chi perde i “benefit” della spesa pubblica I tagli riducono lo spazio per benefici inutili, per la corruzione, per le poltrone inutili. Prima di ascoltare chi alza la voce è opportuno pensare a quali vantaggi perde, anche se sicuramente ci sono cose che possono essere migliorate Di Il Nibbio
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“Il Consiglio dei Ministri ha approvato le disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, pur mantenendo invariato il livello dei servizi ai cittadini. La spiegazione dettagliata delle misure, suddivise per temi, è contenuta in un comunicato stampa separato”
Così cita il comunicato stampa relativo al Consiglio dei Ministri del 5/7/2012, quindi non abbiamo ancora disponibile alcun elemento di valutazione, se non quello sentito nelle TV o letto nei giornali. Per prima cosa, possiamo però osservare che questo decreto evita l'innalzamento dell'IVA, previsto per il 1 Ottobre, qualora non siano rispettati gli equilibri di bilancio definiti da Berlusconi e Tremonti. Già questo è un vantaggio non da poco. Sappiamo che i tagli ci devono essere e questo vuol dire certamente fare scontenti tutti coloro che ricevono i benefici dalle spese tagliate; ne cito alcuni:
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