Tutte le cose hanno un inizio e una fine: ora è venuto il momento di terminare l'esperienza di Spaziodi Magazine.

Quando abbiamo pensato di dar vita al “Magazine” era un momento di grande entusiasmo per le potenzialità di internet e l'esperienza del Blog non ci soddisfaceva completamente, pensavamo che si potesse fare di più e l'abbiamo fatto.

Il tempo modifica le situazioni. Chi ha dato vita con entusiasmo a questa avventura, per i motivi più vari, ha lasciato e sono rimasto solo. Anche la folta schiera iniziale di collaboratori si è assottigliata; nello stesso tempo internet ha cambiato profondamente la sua identità e oggi è un flusso enorme e incontrollato di notizie, a volte vere, a volte false, spesso incomplete.

Malgrado i lettori siano in continuo aumento, siamo troppo piccoli per rappresentare un riferimento e credo sia comprensibile che non me la senta di proseguire, quasi da solo, in un compito che è particolarmente faticoso. Scusatemi se alla mia età non mi sento di predisporre ogni mese un numero, come prescrive la legge sulla stampa; un numero che il mio amor proprio impone abbia anche un minimo di coerenza e di qualità.

Forse avrete notato che da luglio è stato predisposto il “Blog di Magazine”: questo per non cancellare completamente l'esperienza della testata giornalistica. Proseguirò a pubblicare i “documenti” della politica e dell'economia, presenterò le mostre d'arte, pubblicherò recensioni e articoli saggio, infine qualche raro “sbuffo” e, cosa fondamentale non ci sarà più un numero con un indice organizzato e una news-letter. Al suo posto ci sarà solo l'RSS (Really Simple Syndication), che permette una informazione immediata, senza intasare il box di posta.

Ringrazio tutti i lettori, che spero che proseguiranno a seguirmi, e tutti i pazienti collaboratori.

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