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Lo sbuffo

Il disastro prossimo venturo

Inutile tenere sotto osservazione lo spread e le borse: i problemi sono altri

Di Giovanni Gelmini

Il disastro mondiale sembra essere ormai alla porta: nel mondo impazza la finanza sporca, quella che distrugge risorse, ma che dà potere. Come uno dei cavalieri dell'apocalisse, taglia tutto, perfino la Germania e il fondo salva Stati, con le sue affilate lame: le agenzie di rating. Ma non c'è solo la cattiva finanza, c'è anche la mancanza di fiducia degli investitori veri,

Hollande lancia un appello all'azione, ma resterà inascoltato, ci scommetto.
Monti fa di tutto per fermare il disastro realizzato da vent'anni di politica incosciente, ma la sua azione è vanificata dalle pretese di lasciare inalterati i privilegi assurdi di tanti, dai professori universitari ai bidelli, dai lavoratori privilegiati ai sindacalisti.
Soprattutto i politici remano contro perché con Monti vedono il loro “carisma” in pericolo e cercano in ogni modo di blindare il loro strapotere, i loro privilegi in cambio del non far nulla per i cittadini, ma fare solo per i loro mandanti: servi di pochi, personaggi inutili da allontanare dal potere prima possibile se vogliamo risolvere qualcosa. Questi inetti discutono di alleanze tra perdenti, di riforme che diano il potere dittatoriale a uno di loro, che li salvino dalla Giustizia e se ne fregano dei cittadini che invece sono stati tartassati oltre ogni limite.

Già nel 2008 avevo detto che questa era una “crisi di sistema”, detta anche “tempesta perfetta”, dura e difficile da superare senza enormi scossoni, guerre, rivoluzioni, cambio del modo di vivere e cambio dei sistemi di governo. Sembra che questi politici facciano di tutto per renderla più drammatica.
Negli scorsi giorni sul Sole24 ore è apparso un articolo “Roubini conferma i suoi pronostici: la "tempesta perfetta" sta arrivando (e sarà peggio del 2008)” in cui l'economista mette in chiaro quale sia la situazione mondiale oggi, una situazione che non lascia molte speranze e i politici perdono tempo a fare chiacchiere, invece di agire profondamente sui mali che c’impediscono di evitare il peggio.

Cosa ci dobbiamo attendere se non vengono rapidamente risolti i molti problemi che si sono accumulati?

Rivoluzioni ovunque. I paesi sfruttati e poveri hanno già iniziato a cacciare il loro governanti corrotti, la Siria sta entrando nella fase “distruttiva” della rivoluzione, ma ce ne sono ancora tanti che possono iniziare a ribellarsi.

Ma cosa c'è dietro a questo?
La perdita di potere degli Stati Uniti, che non hanno compreso di non essere i padroni del mondo e che, con Bush e la sua inutile guerra nel Golfo Persico, hanno dato fuoco alle micce della seconda rivoluzione islamica; ma non solo, la crescita della Cina come potenza di riferimento per Asia, Africa e, perché no, per l'Europa.
Cambia il quadro del potere e, o si arriva a un riconoscimento dei nuovi ruoli, cosa quanto mai difficile, o inizierà una guerra mondiale sanguinosa e diffusa; Israele e l'Iran sono già all'opera.

Possiamo restarne fuori?
Difficile perché l'impoverimento della popolazione (non solo in Italia), se non verrà fermato, porterà a moti rivoluzionari e questo indurrà le potenze ad occuparci, coinvolgendoci nella guerra.

Ma possiamo fare qualcosa?
Si! Smetterla di ascoltare quello che dicono i politici e considerarli solo dei “perdi tempo”, smetterla di agitarci per le cose inutili o rimandabili e obbligare la classe politica a fare il suo dovere.

Monti fa certamente degli errori, (la Fornero ne è un esempio come somma di errori fatti), ma cerca di sbrogliare la matassa e, se la si smette di alzare ululati alla luna e invece si dà una mano a risolvere i problemi e gli errori con proposte concrete, forse possiamo evitare, in parte, i danni enormi che la crisi sta preparando.

Argomenti:   #crisi ,        #crisi economica ,        #europa ,        #guerra ,        #italia ,        #mondo ,        #politica ,        #sommossa



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