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Turismo a Bergamo


Di G.G.

Bergamo è una località che potrebbe vivere con il turismo, ma la sua gente è sempre stata “ruvida” più portata altre attività che all'ospitalità, però negli anni qualcosa è cambiato.

Bergamo - Turisti un una foto delgi anni '60
Quando mi reco nelle altre città, ho sempre un’attenzione per il turismo che trovo. Ora, che mi appresto a parlare della mia città, mi accorgo che nel mio archivio fotografico ho una storia intera del turismo a Bergamo. Ho iniziato a scattare foto dei turisti negli anni '60; allora il turismo era poco: essenzialmente scuole, pochissimi italiani e poi qualche straniero fornito della Guida Michelin. Allora non esistevano guide autorizzate a Bergamo: il primo corso per guide di Bergamo si è tenuto nel 1968! Il turista di allora era generalmente colto e interessato alle bellezze alla città, poca era l'offerta turistica e scarsa la capacità alberghiera.

Il centro attrattivo è sempre stato Città Alta, ma questa viveva essenzialmente sui suoi abitanti e sulla tradizione dei bergamaschi della passeggiata domenicale sulle Mura venete. Poi è arrivata l'Università e questo ha cambiato il volto di Città Alta: il costo degli affitti si è innalzato, i residenti, gente non abbiente, si sono allontanati e hanno lasciato il posto agli studenti universitari, i negozi sino di conseguenza cambiati e si sono diffusi i negozi di abbigliamento, prima quasi inesistenti.

Il turismo si è rafforzato con lo sviluppo dell'aeroporto di Orio al Serio. Se negli anni '60 a Bergamo era poco, anche se di qualità, sempre se escludiamo le “gite scolastiche” delle scuole locali, e l'offerta, specialmente la ricettiva, era scarsa, ora ci sono visitatori provenienti da altre città ogni giorno, ma si mantiene la caratteristica presenza di stranieri, che fa pensare che Bergamo sia poco conosciuta dagli italiani.

Possiamo intuire la tipologia del turismo dai negozi che troviamo: negozi con prezzi elevati oltre a qualcuno a prezzi più bassi. Non ci sono negozietti o mercatini, come ho visto a Firenze. Quelli a prezzo più basso possono rivolgersi agli studenti dell'università, ma quelli di “prestigio” non credo possano avere una grande capacità di attrarre i bergamaschi della “pianura” e quindi indicano una buona presenza di turisti con elevata capacità di spesa. Diciamolo chiaro: Bergamo ha prezzi dell'accoglienza piuttosto elevati e i ristoranti di Città Alta, in genere, non sono economici.

Possiamo ora chiederci come è cambiata l'offerta delle istituzioni verso i turisti.

Negli ultimi anni gli enti pubblici hanno fatto uno sforzo enorme nel qualificare l'offerta culturale. I musei da pochi e polverosi sono diventati moltissimi e concepiti in modo moderno, spesso interattivi. Per la pittura alla storica Accademia Carrara, attualmente chiusa per restauro, ma che tornerà fruibile prossimamente, si è affiancato il GAMEC, il museo d'arte moderna; Allo storico Museo del Risorgimento si è aggiunto prima il “Museo Storico”, con interessantissime mostre sulla storia di Bergamo, e recentemente il “Museo Storico dell'Età Veneta – Il '500 interattivo”; la Fondazione Bergamo nella Storia, che li gestisce, sembra svolgere anche un ruolo di diffusione della cultura di Bergamo e lo fa molto bene, con mostre veramente interessanti e presentate in un modo avvincente. D'altra parte dobbiamo pensare che la storia non è il susseguirsi di battaglie e di “eroi”, ma è l'evoluzione della cultura di una società che produce la sua storia: conoscerla serve a capire la Città e il territorio.

La Chiesa cattolica ha un ruolo di rilievo nella cultura di Bergamo ed ha anche espresso un Papa, Giovanni XXIII; oltre alle numerosissime chiese, ricche di arte e di storia, vi sono tre musei: il Museo Diocesano “Adriano Bernareggi”, il museo del monastero “Matris Domini” e il recentissimo Museo e Tesoro della Cattedrale.
Citiamo ancora il museo Archeologico, il Museo di Scienze Naturali “Enrico Caffi”, “L'Orto Botanico”, e, per gli appassionati di musica lirica il Museo Donizettiano e la “Casa natale di Gaetano Donizetti.

Ho elencato i musei pubblici solo per dimostrare l'ampio ventaglio oggi disponibile, ma i turisti vogliono qualcosa di più di musei e Bergamo è bella da vedersi, è piacevole passeggiare e ha moltissimo monumenti da vistare: impegnativi per la mole di cose belle contenute, come la basilica di Santa Maria Maggiore o semplici come il Campanone, curiose come le “cannoniere” delle Mura Venete o emozionanti come la Torre del Gombito; e non finisce qui.

Ci sono anche i Colli. Città Alta è posta nella parte a sud est di un sistema collinare di pregio, condiviso con i comuni di Paladina e Mozzo, con boschi e alcune coltivazioni, specialmente orticole. Da più di mezzo secolo l'edificabilità sui colli è fortemente limitata e nel 1977 il territorio, con i rilievi del Canto Alto e della Maresana, ha costituito il “Parco dei Colli”, che, per estensione, è il terzo parco della Regione Lombardia. Qui si possono effettuare belle e facili escursioni, immersi nel verde.

Ma le cose da vedere e le belle passeggiate non si esauriscono con Bergamo. Tutta la provincia è ricca di cose interessanti, ogni paese ha qualcosa. Cito solo due mete che possono rappresentare i punti opposti negli interessi: il territorio del Romanico di “Lamine” (Almenno) con il tempietto di San Tomè e l'annesso museo e il Villaggio Crespi (vedi anche “Il Villaggio Crespi” Spaziodi Magazine anno I 13/10/2005 ), un interessantissimo esempio di archeologia industriale, che chiarisce la visione sociale degli industriali illuminati dell'inizio '900. Lascio inoltre la parola a Serena Bertolgiatti per parlarvi della magia di una valle Bergamasca: la Valle di Scalve.





Abbiamo parlato di Bergamo e della Provincia
In questo numero:

Bergamo una città da scoprire
Passando tra le antiche mura con gli occhi dello stupore
di Serena Bertolgiatti

Ecco Bergamo, la mia città
Tanti monumenti importanti, ma vi invito all'attenzione delle piccole cose che forse meglio di tutte spiegano una città
di Giovanni Gelmini

Una visita in Città Alta
A Bergamo le novità dei musei
Il “Museo storico dell’età veneta – Il Cinquecento interattivo”, “Museo e Tesoro della Cattedrale”, nel racconto della visita
A Bergamo: “Sopra e Sotto”
Sopra con la possibilità di salire sulla Torre di Gombito e sotto, con la Fontana del Lantro e le cannoniere di San Giovanni e San Michele
di G.G.

Val di Scalve: emozioni tra le montagne
di Serena Bertolgiatti
Certi luoghi sono fatti così: si respirano per impressioni e sentori, tra edifici vecchi di qualche secolo e montagne vecchie millenni. Avrei voluto esplorarne una, dopo aver

Schede
Bergamo - Il Palazzo del Podestà e le scoperte archeologiche
Bergamo: “Museo storico dell’età veneta – Il Cinquecento interattivo”- Il percorso del museo
Bergamo dall' Alto: Torre Di Gombito - Bergamo Sotterranea: Fontana Del Lantro ,Cannoniera Di San Michele , Cannoniera Di San Giovanni

in numeri precedenti

Diario di viaggio a quattro mani
Una giornata a Clusone
L’occasione: visitare la mostra. Ma Clusone è una città molto bella da vedere ed interessante
di Serena e Gianni

Un esempio di “città nata e morta” in cento anni
Il Villaggio Crespi
Una realtà abitativa nata attorno alla “fabbrica” alla fine dell’800, secondo l’ideologia illuminata dell’industriale Crespi.
di Giovanni Gelmini

Viaggiare in bicicletta
In bici lontano dal traffico in Val Brembana
Un percorso da Zogno a Piazza Brembana nella suggestiva valle bergamasca tra la natura e incredibili segni dell’uomo
di Daniela Radici

Viaggiare ... in bici
Il Parco del Brembo
Un'escursione breve, da Bergamo a Bonate Sotto
Il Parco del Brembo
Seconda puntata, da Bonate a Osio e ritorno
di Daniela Radici

Argomenti:   #bergamo ,        #città alta ,        #colli ,        #turismo



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