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Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara

Ferrara, Palazzo dei Diamanti, dal 13 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013


Giovanni Boldini: La signora in rosa, 1916 Olio su tela, cm 163 x 113 Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo Giovanni Boldini
I capolavori del Museo Boldini e delle altre raccolte d’arte moderna e contemporanea di Palazzo Massari saranno in mostra a Palazzo dei Diamanti dal 13 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013.

Un’ampia selezione di opere di Boldini, Previati, Mentessi, Minerbi, Melli, Funi e De Pisis, ovvero dei più importanti artisti ferraresi dell’Ottocento e del Novecento, verrà presentata assieme ad un nucleo di opere di altri grandi maestri italiani come Gemito, Boccioni, Carrà e Sironi, patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

L’idea della mostra è stata sollecitata dalla chiusura del complesso di Palazzo Massari, che ospita le collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, in seguito al sisma che nel maggio scorso ha colpito l’Emilia-Romagna. Fino a quando non verranno eseguiti importanti lavori di consolidamento dell’edificio, i tesori d’arte che esso custodiva non saranno fruibili.
Gaetano Previati: Paolo e Francesca, 1901 Olio su tela, cm 230 x 260 Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo dell’Ottocento
Di qui la decisione di dare loro visibilità, sia pure temporanea, in una mostra a Palazzo dei Diamanti, per sottolineare l’importanza e la qualità del patrimonio di Palazzo Massari ma anche per sensibilizzare alla salvaguardia di questo e di altri beni artistici danneggiati dal terremoto.

Nelle intenzioni del Comune di Ferrara e di Ferrara Arte, i capolavori in mostra diventeranno l’emblema della città: si sta, infatti, studiando una loro presentazione, dopo questa “prima” ferrarese, in altre sedi espositive italiane.
Per dar spazio a questa rassegna, la mostra su Michelangelo Antonioni, già programmata per il prossimo autunno, è stata posticipata alla primavera 2013.

Filippo de Pisis: I grandi fiori di casa Massimo, 1931 Olio su cartone, cm 105 x 76 Collezione Fondazione Carife, in deposito presso le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara
Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte nei a Ferrara riunisce un’ottantina tra dipinti, sculture e opere su carta che raccontano oltre centocinquant’anni di produzione artistica locale, ma anche nazionale e internazionale.

Il percorso si apre con le testimonianze della civiltà figurativa ferrarese della prima metà dell’Ottocento che costituirono la sezione moderna della Pinacoteca Municipale: dalle prove d’ispirazione purista di Giovanni Antonio Baruffaldi e Giovanni Pagliarini, centrate su temi letterari o religiosi, alle opere di interpreti del fervore romantico, quali Girolamo Domenichini, Massimiliano Lodi e Gaetano Turchi, che rievocano la grandezza del passato estense o danno forma alle tensioni e alle speranze del periodo risorgimentale.

Dopo la metà del secolo, la fortuna di generi come il ritratto, la veduta e il paesaggio è spesso legata a personalità attive anche fuori Ferrara, quali Giuseppe Chittò Barucchi e Pagliarini o, ancora, a Giovanni Boldini, che sarà figura di spicco del rinnovamento della pittura italiana e internazionale della seconda metà del secolo, prima nella Firenze macchiaiola e poi nella Parigi degli impressionisti.
Giovanni Boldini: La passeggiata al Bois de Boulogne, c. 1909 Olio su tela, cm 228 x 118 Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo Giovanni Boldini
Un ampio nucleo di capolavori di Boldini testimonierà il suo ruolo di indiscusso protagonista della Belle Époque e, al tempo stesso, la nascita del museo a lui dedicato che fu istituito nel 1935: icone della sua ritrattistica come il Ritratto del piccolo Subercaseaux, Fuoco d’artificio, la Passeggiata al Bois de Boulogne o La signora in rosa, ma anche interni d’atelier, nature morte e vedute.

Nel corso del Novecento le collezioni si arricchirono di opere di altri maestri locali che raggiunsero la fama fuori Ferrara: dal Ponte di Charing Cross di Alberto Pisa, alla Pace di Giuseppe Mentessi, fino al Trafugamento del corpo di Cristo di Gaetano Previati.
Un capolavoro simbolista di Previati come Paolo e Francesca ed altri suoi dipinti divisionisti saranno presentati assieme ad opere di ispirazione secessionista e futurista di Arrigo Minerbi, Aroldo Bonzagni, Umberto Boccioni, Roberto Melli e Annibale Zucchini, a sottolineare il ruolo anticipatore del pittore e l’importanza della sua lezione per la generazione successiva.

L’animato clima artistico italiano tra le due guerre sarà poi evocato da un lato dalla pittura tonale di Roberto Melli, legata alla vena espressionista della “Scuola Romana”, dall’altro dal moderno classicismo di uno dei massimi esponenti di “Novecento”, Achille Funi, che verrà accostato a pionieri del “ritorno all’ordine” e delle poetiche arcaiste, quali Carlo Carrà e Mario Sironi.

 
Achille Funi: Ritratto della sorella, 1921 Olio su tela, cm 60 x 45 Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”
In un ambito internazionale s’iscrive invece la vicenda artistica di Filippo de Pisis, cui sono intitolate le raccolte del Novecento. Grazie soprattutto all’attività della Fondazione Pianori e al generoso lascito di Manlio e Franca Malabotta è possibile ripercorrere l’intera parabola creativa del ferrarese, dalle nature morte marine di ispirazione metafisica (Le cipolle di Socrate) agli esiti della sua “stenografia pittorica” che caratterizzano, ad esempio, le vedute parigine, dalle penetranti effigi maschili come il Ritratto di Allegro ai lirici, commoventi capolavori della maturità quali La rosa nella bottiglia e Natura morta con calamaio.

Come già accaduto per altre importanti rassegne, la mostra “Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara” sarà accompagnata da un progetto didattico rivolto al mondo delle scuole e alle famiglie, che prevede anche la pubblicazione di un libro per bambini, realizzato da Ferrara Arte grazie al sostegno di ENI. Il progetto, ideato al fine di avvicinare i ragazzi al patrimonio artistico della propria città e all’arte dell’Otto e del Novecento, è particolarmente significativo per Ferrara che in questo momento di grande difficoltà intende dare un forte segnale, sottolineando come la “ricostruzione” debba partire proprio dall’educazione dei più giovani.


Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara
Ferrara, Palazzo dei Diamanti13 ottobre 2012 – 13 gennaio 2013

Mostra a cura di Maria Luisa Pacelli, Barbara Guidi e Chiara Vorrasi, organizzata da Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara

Informazioni
Call Center Ferrara Mostre e Musei, tel. 0532 244949
diamanti@comune.fe.it
www.palazzodiamanti.it

Giovanni Muzzioli: Giovanni Muzzioli: I funerali di Britannico, 1888 Olio su tela, cm 146 x 331 Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo dell’Ottocento, 1888 Olio su tela, cm 146 x 331 Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo dell’Ottocento


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