|
||||||||||||||||
| ||||||||||||||||
Nicolas Maldague: “Vanitas” Alla Galleria Bellinzona di Milano, dal 22 novembre 2012 al 12 gennaio 2013 |
||||||||||||||||
L’esposizione, curata da Michele Tavola, presenterà 60 opere recenti dell’artista normanno sul tema dellaVanitas, che dialogheranno con quelle di 10 maestri del ‘900 - Pablo Picasso, Georg Baselitz, Markus Lüpertz, Ennio Morlotti, Georges Rouault, Jean Ipoustéguy, Gianfranco Ferroni, Giancarlo Vitali, Franco Francese, Enzo Cucchi. Il percorso espositivo si snoda a partire da un olio di grandi dimensioni (2 metri x 2), attorno a cui s’incontrerà “Memento mori”, una serie di 27 fogli, provenienti da un’unica lastra incisa a puntasecca, rielaborata dopo ogni tiratura. Il soggetto di questi fogli è la vanitas di un teschio, esplorato in tutti i suoi aspetti, sia formale che simbolico. Nei primi stati, il teschio è reso in un modo preciso e obiettivo, con tratti di grande delicatezza. In quelli successivi, Maldague confonde la forma, addensa i neri, aggiunge tratti e linee intense che trasformano il soggetto in modo drammatico, tornando così alle proprie radici espressioniste, che ne hanno caratterizzato lo stile all’inizio degli anni 2000. Successivamente, la forma del teschio sparisce in un profondo oscuramento per risorgere come una piccola testa di fantasma. Le altre versioni della lastra sono dei monotipi a colori più leggeri.
Un tema ampiamente esplorato anche nel Novecento, come esemplificato dalle opere dei 10 maestri presenti in mostra: come Pablo Picasso, qui con “Le crâne de chévre”, un’acquatinta del 1952, Georges Rouault, con “Homo homini lupus” del 1926, una delle tavole del “Miserere”, Georg Baselitz, con “Fridas Traum”, un’acquaforte e acquatinta del 2001, Markus Lüpertz, con “Vanitas 2” del 1992; o ancora il “Teschio” di Ennio Morlotti, un’acquaforte del 1978, “Simm’nervusi”, una litografia di Enzo Cucchi, le “Ombre fossili” di Giancarlo Vitali, il “Cranio equino sulla mensola” di Gianfranco Ferroni, l’olio su tela “Vanitas con cielo” di Franco Francese, e la scultura in bronzo “Tête de mort” di Jean Ipoustéguy.
Come afferma il curatore, Michele Tavola, “Maldague affronta con una tecnica sontuosa e sguardo moderno una tradizione iconografica antica e importante, riflettendo coraggiosamente su un tema difficile, quello della morte, che in ogni epoca ha interrogato l'uomo e che oggi è diventato una sorta di tabù per la società contemporanea”.
NICOLAS MALDAGUE. Vanitas. Milano, Galleria Bellinzona (via Volta 10) 22 novembre 2012 - 12 gennaio 2013 Orari: dal martedì al sabato 16.00-19.30; giovedì fino alle 21.00. Ingresso libero Inaugurazione: giovedì 22 novembre, dalle 19.00 alle 21.00 Informazioni: Galleria Bellinzona, tel. 336.341038; www.galleriabellinzona.com; info@galleriabellinzona.com Argomenti: #arte , #arte contemporanea , #grafica , #maldague , #milano , #mostra |
||||||||||||||||
© Riproduzione vietata, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato Articoli letti 15.286.415 seguici RSS Il sito utilizza cockies solo a fini statistici, non per profilazione. Parti terze potrebero usare cockeis di profilazione |