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Considerazioni preelettorali Ci vuole altro che restituire l'IMU della prima casa per risolvere i nostri problemi! L'esempio d’idiozia politica, che si lega all'idiozia degli elettori, l'abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi e nelle orecchie di una campagna elettorale che ricorda più il teatrino dei burattini Di Giovanni Gelmini
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così che, se complessivamente vale quattro miliardi, la media del “pagato” per persona è solo di 225€, e poi ci sono quelli che sono risultati esenti dalla tassa. Un eventuale rimborso non sposterebbe nulla alla maggior parte dei contribuenti, ma sarebbe sicuramente significativo per quel 6,8% dei contribuenti che ha versato il 30% del totale dei versamenti. Ancora una volta il Cavaliere fa gli affari suoi facendoli passare per il “bene comune” di tutti.
Se si vuole realmente ridurre le tasse, cosa quantomai necessaria se vogliamo che ritorni la crescita economica e, di conseguenza, si riduca la disoccupazione e la povertà, si devono ridurre gli sprechi della Pubblica Amministrazione e la corruzione. Questi due aberrazioni del nostro sistema dello Stato, da soli, possono dare qualche beneficio per la pressione fiscale, ma non credo siano sufficienti per rilanciare l'economia. Se guardiamo l'andamento del PIL dal 2000 ad oggi con le informazioni appena rese disponibili dall'ISTAT, possiamo vedere che per tutto il periodo 2001-2003 vi è stata una stasi dell'economia, una debole crescita nel periodo 2004-2006, quindi di nuovo stasi e infine il salto all'indietro nel 2008, mai ripreso. Il crollo dell'ultimo anno è stato indotto dalle misure recessive prese da Monti, ma queste sono state una medicina necessaria, come un antibiotico per una polmonite, perché per lo stato non c'era più possibilità di accedere al credito. In venti anni la crescita è stata minima e la crisi di sistema, che ha colpito tutto il mondo, ci ha trovati impreparati e inermi. La verità è che da trenta anni che peggiorando la qualità dell'economia italiana e tutti i Governi presieduti da Berlusconi nulla hanno fatto per ridarle fiato. Rendiamoci conto che per lui non era possibile farlo, come non lo sarà nel futuro, perché lui è “vittima” e sostenitore (n.d.r. ha appena affermato che le tangenti sono necessarie!) della diffusissima corruzione. Le lobby criminali e non criminali hanno messo in scacco lo Stato e, attraverso la corruzione, impediscono alle aziende sane di operare con profitto. Troppo spesso la destra parla di “liberismo”, ma la sua idea non ha nulla a che vedere con il liberismo, che, al contrario, pretende il mercato esente da forzature e vincoli, quando loro ne vogliono ad ogni passo. L'idea di economia della destra è invece il peggior capitalismo, quello becero dei monopolisti, quello che ha messo in ginocchio l'economia della Russia comunista, quello che causa le crisi, impedendo il naturale miglioramento delle imprese attraverso la competizione dei loro prodotti. Le tangenti aumentano i costi dei prodotti e dei servizi e riducono la capacità e l'interesse a investire in innovazione. Mettiamoci in testa una cosa semplice: i politici parlano, promettono, ma poi non mantengono le promesse, o meglio solo in pochi, lo possono fanno! Allora cerchiamo di capire cosa ci possono realmente promettere per uscire dalla crisi che ormai attanaglia la gran parte degli italiani. Una sola cosa si dovrebbe chiedere: tornare allo stato “legale”, cioè combattere veramente la corruzione e la criminalità. A parole però lo dicono tutti quasi tutti (solo Berlusconi afferma che le tangenti, ovvero la corruzione perché di questo si tratta, sono un fatto necessario). Allora siamo ancora al punto di prima. Vediamo dunque come è possibile nella realtà combattere corruzione e criminalità. Un partito, che mette nelle sue liste perfino i condannati, seppure non in modo definitivo (a quelli ci pensa la magistratura a toglierli dalle liste) e che hanno delle posizioni pendenti con la Giustizia, cercherà di frenarne in tutti i modi l'efficienza per evitare le condanne. Questi non sono certo partiti che possono portare il benessere, ma solo lasciar espandere la criminalità di qualunque tipo. La corruzione e i proventi criminali sono per definizione dei redditi “non dichiarabili”, ecco che l'evasione diventa una necessità per i corrotti e per i criminali. Per combatterli quindi abbiamo bisogno di un fisco efficiente che faccia ben più di 40.000 controlli anno. La riduzione del costo dello Stato porta alla possibilità di fare investimenti, che sono il sistema classico per superare le crisi, e di ridurre le tasse sui redditi più bassi, rilanciando così i consumi e l'ottimismo, perché, fino a che imprenditori e consumatori sono pessimisti sul futuro, non ci sarà mai la ripresa economica. Quindi un invito: votate chi volete, ma non votate i lobbisti, i parolai che promettono i miracoli o coloro che, ammorbati da un’ideologia, non hanno una visione concreta e globale dei problemi. Argomenti: #crescita , #crisi , #economia , #elezioni , #opinione , #pil , #politica , #tasse Leggi tutti gli articoli di Giovanni Gelmini (n° articoli 506) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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