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La sorpresa di Napolitano Una novità nella prassi costituzionale, che potrebbe dare qualche risultato, ma non a tutti piace, anzi a troppo pochi. L’assenza dei grillini sembra rendere il tutto di poca utilità Di Giacomo Nigro
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![]() I partiti, a cui i saggi dovrebbero indicare la via per Damasco, prendono le distanze dalla pensata del Presidente della Repubblica e scatenano i loro malumori. Il Pdl sottolinea che di tratta della proroga di fatto del governo Monti attaccando i saggi che, secondo Fabrizio Cicchitto, devono concludere la loro istruttoria in 7-10 giorni al massimo, dando posto a un esecutivo politico. Il Pd, da parte sua, sottolinea che tali task force non possono fornire un contributo risolutivo, infatti Dario Franceschini osserva che: “Il lavoro dei saggi servirà per vedere se ci sono dei punti su cui le forze politiche si possono avvicinare, ma non é che da questa formula nasca un governo, non é sostitutivo dei partiti, ma aiuta per vedere se é possibile avvicinare i partiti”. Ma dando la solita sensazione di monolitismo, con qualche esponente come Francesco Boccia, il Pd frena e assicura che il sostegno di Bersani a Napolitano è di tutto il partito. Il Grillo dice che la decisione di Napolitano è la migliore di quelle possibili, ma attacca i saggi: il Paese, osserva, non ha bisogno di "badanti della democrazia". Per i saggi, il primo "giorno di scuola" è oggi al Quirinale. In settimana potrebbero già avere i primi incontri con i presidenti di commissione. Forse essi incontreranno Monti, su cui il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta ha osservato: “il governo in carica per il disbrigo degli affari correnti non ha mai ricevuto la fiducia, in questa legislatura. Si cerca - con i saggi - di dare vita a un governo zombi”. La sensazione che ne ricavo è che, ora, non potremo limitarci ad accusare i partiti che non sono in grado di accordarsi dopo le elezioni, ma se il gioco del coniglio di Pasqua non riesce sarà con Giorgio Napolitano che i malumori si scateneranno. La pratica dilatoria adottata fallirà miseramente se Grillo non modifica la sua posizione, perché de la modificasse Bersani sarebbe la fine certa del centrosinistra, la strada insomma è strettissima, la mia opinione è che andava data a quest’ultima coalizione la possibilità di contare i voti in Parlamento come gli elettori, complice la pessima e immutata legge elettorale, hanno scelto di fare andando alle urne. Argomenti: #brunetta , #cicchitto , #elezioni , #franceschini , #governo , #grillo , #napolitano , #quirinale , #saggi Leggi tutti gli articoli di Giacomo Nigro (n° articoli 139) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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