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Massimo Iosa Ghini - Architetto e designer Alla Triennale di Milano, dal 9 aprile al 1 maggio 2013 |
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Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, in ordine cronologico, si apre con la sezione, "Disegnare", che analizza i suoi esordi quando, nel vivace fermento culturale bolognese dei primi anni Ottanta, caratterizzato, tra gli altri, dalla nascita dell’università delle arti e comunicazione di Umberto Eco, partecipa attivamente alla creazione di una nuova visione dell’integrazione dell’immagine, tra illustrazione, moda, comunicazione e fumetto.
Nel 1985, trasferitosi a Milano, prende parte alle avanguardie del design, fondando il gruppo del Bolidismo, che si caratterizza per la tensione e la purezza delle linee curve di matrice futurista. Nello stesso anno, l’azienda Moroso realizza il suo primo oggetto, la poltrona “Numero Uno”, vero manifesto di questa tendenza, subito seguita dalla produzione della poltroncina “Otello” per Memphis. Nasce così quello che si può definire lo ‘stile Iosa Ghini’. L’anno seguente viene chiamato da Ettore Sottsass a far parte del gruppo Memphis, nel quale le sue forme aerodinamiche riescono a mantenere la propria riconoscibilità. Disegna poi la collezione di oggetti Dinamic di Moroso, il cui successo gli aprì le porte alla consacrazione europea e mondiale. La dimensione internazionale di Iosa Ghini sarà oggetto d’indagine della terza sezione, Parlare con il mondo, con oggetti - come la poltroncina “Metropolis”, le lampade “Aladin”, “Scuba e Solar II” e le rubinetterie Duravit - progettati per importanti aziende estere, come IBM Italia, Zumtobel, Duravit, Dornbracht in Germania, Roche Bobois International in Francia, Silhouette Modellbrillen in Austria, Yamagiwa in Giappone.
E poi ancora, la collaborazione con Alitalia; per quanto riguarda il design di prodotto, con Cassina, Poltrona Frau, Snaidero cucine e con Oikos che con il suo colore e texture per l’architettura sostenibile segue le esigenze progettuali dell’architetto.
Ne è un esempio il progetto “People Mover”, che sposa il tema architettonico del trasporto con quello della sostenibilità ambientale, che l’architetto aveva già affrontato nella main station della metropolitana di Hannover. Sono inoltre da ricordare l’installazione “South Face” e i prodotti quali la balaustra di Faraone, la lampada “Leva” di Leucos e il faretto “Pixel Pro” di iGuzzini Illuminazione.
Accompagna la mostra un catalogo Skira, coordinato da Alessandra Coppa e Anna Maria Mainoli, con testi di Luca Beatrice, Stefano Casciani, Aldo Colonetti, Luigi Prestinenza Puglisi e Gillo Dorfles. MASSIMO IOSA GHINI. Architetto e designer Triennale, viale Alemagna 6, Milano 9 aprile – 1 maggio 2013 Orari: dal 9 al 14 aprile: 10.00-22.00 dal 16 aprile all’1° maggio: 10.30-20.30 giovedì 10.30-23.00 Chiuso il lunedì Ingresso libero Informazioni: www.iosaghini.it Catalogo: Skira Segreteria organizzativa: tel. 051.236563; comunicazione@iosaghini.it Note biografiche Massimo Iosa Ghini (Bologna, 1959) è architetto, laureato al Politecnico di Milano. Dal 1985 partecipa alle avanguardie del design italiano, per il gruppo “Bolidismo” di cui è fondatore, e fa parte del gruppo Memphis con Ettore Sottsass. Come architetto la propria evoluzione professionale si svolge nella progettazione di architetture e spazi espositivi, ridefinendo l’interior design identità di un gruppo altamente selezionato di aziende con l’applicazione world-wide a tutte le loro sedi, consociate e punti vendita. I suoi progetti hanno ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Good Design Award dal Chicago Athenaeum e il Red Dot Award. Ha tenuto conferenze e lectures in varie università, tra le quali il Politecnico di Milano, la Domus Academy, l’Università La Sapienza di Roma, la Scuola Elisava di Barcellona, la Design Fachhochschule di Colonia, Hochschule für Angewandte Kunst di Vienna. Dal 2007 è docente di Industrial Design e Made in Italy all’Alma Graduate School di Bologna. Dal 2008 è Adjunct Professor alla School of Design del Politecnico di Hong Kong. Argomenti: #architettura , #design , #iosa ghini , #milano , #mostra |
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