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L'opinione Che sarà del Governo Letta? Che sarà dell'Italia? L'incapacità della classe politica di fare il bene dello Stato è sempre più evidente e cosa ci dobbiamo aspettare? Di Giovanni Gelmini
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Per mesi la politica ha cazzeggiato; prima con il tentativo “Bersani”, poi con l'elezione del Presidente della Repubblica, che ha portato ad una soluzione davvero fuori dalla realtà, quindi con il Governo Letta, un Governo che non trova alcun legame con quanto espresso dall'elettorato e che è solo una finzione per procrastinare le elezioni e impedire quel cambiamento che gli italiani vogliono.
Ora i nodi vengono al pettine; purtroppo però i nodi veri, le estreme difficoltà dell'economia e l'allontanarsi della ripresa “all'anno prossimo”, come avviene da anni, non sembrano rappresentare il centro del dibattito politico, ma tutto è concentrato sui problemi giudiziari di Silvio Berlusconi. Come avevamo già detto lo stesso problema IMU, continuamente agitato dal PDL, appare solo come una bomba ad orologeria messa sotto la sedia di Letta; quando il PDL vuole la usa per staccare la spina “con ragione”, perché gli argomenti veri, l'interesse privato del potere, non sono presentabili. Per la prima volta l'armata di Berlusconi non è riuscita a varare delle leggi per evitare le sentenze, questa è la verità. I reati oggi dibattuti nelle aule di Giustizia in cui Berlusconi è coinvolto, sono gravissimi: concussione per far liberare la Ruby, evasione fiscale e corruzione di parlamentari, ecc... Incredibile come si sia dovuti arrivare alla sospensione dell'attività del Parlamento per permettere al PDL di capire cosa fare. Ecco quale è la realtà dell'intreccio politica e criminalità, che passa attraverso l'uso personale del potere politico, che compra i voti con le concessioni all'evasione e alle mega-spese inutili. È evidente che i problemi si annidano in un’eterogeneità inconciliabile all'interno del PD, ben rappresentata dai “101” che hanno prima acclamato e poi silurato Prodi. Questi sono personaggi indegni, che hanno tradito il voto della gente. Questi sono quelli che hanno portato al Governo Letta, l'unico in grado di “non governare” (ma il tutto fatto in modo serio e compassato e molto credibile), in modo da lasciare inalterati i poteri della casta. Grillo ha fatto un errore formidabile nel non accettare la proposta di Bersani con i “9 punti”. Difficilmente sarebbe passato il Governo Bersani appoggiato da Sel e il Movimento 5 Stelle, perché i “101” non lo avrebbero lasciato passare, ma almeno era perfettamente chiaro che ci sono delle connivenze tra alcune parti dei notabili PD e il PDL, al fine di fare gli affaracci loro; la Gabanelli ci ha dato delle indicazioni per capire i veri giochi quali siano. Forse però Grillo non poteva accettare perché c'era il rischio che il Governo Bersani passasse. La mia impressione è che Grillo parla, promette, agita, ma anche lui non desidera risolvere i problemi... e noi paghiamo il conto e scivoliamo sempre di più verso un’economia degradata e non in grado di soddisfare le nostre esigenze. Vicino a noi ci sono Paesi in subbuglio; le piazze si agitano e le sommosse sono all'ordine del giorno. Queste situazioni non trovano terreno fertile quando la gente sta bene, ma quando la gente sta male e ha perso la fiducia nei suoi governanti, allora si rivolge alla rivoluzione. La rivoluzione in genere non risolve i problemi, ma scaccia il gruppo di potere e ne impone un altro e... addio alla democrazia. Questo è forse dove Grillo e i “101” ci vogliono portare? In alto, foto storica del giuramento del Governo Letta Argomenti: #berlusconi , #giustizia , #governo , #grillo , #letta , #m5s , #pd , #pdl , #politica Leggi tutti gli articoli di Giovanni Gelmini (n° articoli 506) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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