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Il ritratto di Tiziano nelle medaglie

Abstract del saggio, dal catalogo della mostra (Fondazione Mu.Ve./ Antiga edizioni) per la mostra "Tiziano, un autoritratto. Problemi di autografia nella grafica tizianesca"

Di Raymond B. Waddington

 
TIZIANO VECELLIO (Pieve di Cadore, 1495 ca. - Venezia 1576) Autoritratto, 1570 ca. Gessetto nero su carta avorio, 120 x 99 mm. Collezione privata, U.S.A.
I disegni hanno una parte preliminare importante nella creazione dei ritratti in medaglia, il che solleva una questione: il disegno di Tiziano presenta un qualche collegamento con le numerose medaglie-ritratto dell’artista? Le medaglie ad oggi conosciute, e le loro presunte date di esecuzione, sono quelle di Leone Leoni (fine degli anni Trenta del Cinquecento), Pastorino de’ Pastorini (metà degli anni Quaranta) e Agostino Ardenti (metà degli anni Sessanta). La medaglia di Ardenti venne copiata, verosimilmente in epoca successiva e da un altro artista, in un medaglione in cera policroma decorato con oro, pietre preziose e piccole perle, inserito in una cornice.

Mentre i ritratti di Leoni e Pastorino sono busti di profilo rivolti a sinistra, quello di Ardenti è in una tipologia completamente diversa, trattandosi di un ritratto a mezza figura di Tiziano che tiene in mano l’effigie incorniciata del figlio Orazio.

Sebbene l’artista sia ripreso di profilo a destra, la testa e il volto differiscono in modo significativo sia rispetto al disegno che agli altri ritratti. Né la medaglia di Ardenti né il medaglione in cera, da essa derivato, possono avere niente in comune con il disegno. Ardenti era un artista minore, noto solo per poche medaglie-ritratto eseguite rozzamente.

Leoni e Pastorino, invece, erano figure importanti: Leoni, brillante scultore, medaglista e orafo, lavorò come lo stesso Tiziano, per Carlo V e Filippo II; Pastorino, artista versatile e abile nell’arte della vetrata, della lavorazione in cera, nei medaglioni a stucco e nell’incisione, produsse oltre 200 medaglie-ritratto. Entrambi ebbero l’opportunità di conoscere Tiziano, il che diede ai loro ritratti una specificità che manca all’esemplare di Ardenti. Mentre le loro belle medaglie furono eseguite troppo presto per poter essere in un qualsiasi rapporto con l’autoritratto, rivestono invece un duplice valore: in primo luogo, ci mostrano un Tiziano più giovane rispetto a qualunque altro autoritratto conosciuto e, in secondo luogo, consentono di verificare le rappresentazioni della sua testa e delle sue caratteristiche fisiognomiche in quegli stessi dipinti, nella xilografia del 1550 e nel disegno.

Vedi la presentazione della mostra

Tiziano, un autoritratto -Problemi di autografia nella grafica tizianesca
Museo Correr, Venezia, 29 marzo – 15 giugno 2014
L’esposizione al Museo Correr di un affascinante Autoritratto a disegno recentemente ritrovato e riconosciuto a Tiziano Vecellio da autorevoli studiosi internazionali, tra cui David Rosand e Luba Freedman, già rivelato al pubblico per la prima volta nella Mostra Tiziano ultimo atto (Belluno, 2007, a cura di Lionello Puppi), costituisce una delle iniziative più interessanti tra le offerte espositive della prossima primavera veneziana............


RAYMOND B. WADDINGTON è Professore Emerito di Letteratura Inglese alla University of California-Davis. Dirige «The Sixteenth Century Journal» e fa parte del Comitato Direttivo di The Medal. Ha ottenuto una fellowship all’Humanities Institute della Johns Hopkins University e della University of Wisconsin-Madison,alla John Simon Guggenheim Foundation, alla Newberry Library e al National Endowment for the Humanities. Nel 2012 gli è stata assegnata la Conference Medal della Sixteenth Century Society and Conference per il suo insigne lavoro al servizio della professione. Il suo libro Aretino’s Satyr (University of Toronto Press, Toronto 2004), tradotto in italiano con il titolo Il Satiro di Aretino (Salerno Editrice, Roma 2009), ha ricevuto il premio “Aldo and Jeanne Scaglione” per gli Studi Italiani istituito dalla Modern Language Association of America. I suoi libri più recenti sono Looking into Providences: Designs and Trials in Paradise Lost (University of Toronto Press, Toronto 2012) e Pietro Aretino: Subverting the System in Renaissance Italy, (Collected Studies Series, Ashgate, Aldershot 2013).



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