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Arte contemporanea I nuovi dannati della Terra - Personale di Fabio Presti e Alessio Tibaldi A Milano, inaugurazione 27 Marzo ore 18,30,e fino al 6 Aprile 2014 |
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La realtà tragica della immigrazione viene espunta dal mulino mediatico e portata sotto il cono di luce dell’arte. L’odissea degli immigrati rivive nelle meduse-zattere alla deriva di Presti su cui indugiano minuscoli personaggi misteriosi, forse benpensanti o manigoldi della tratta, forse le anime dei sommersi. Significativa e singolare l’adozione dei teli di materasso come supporto alle immagini dai colori stinti, dipinte con tecnica mista molto personale.
I nuovi dannati della Terra Personale di Fabio Presti e Alessio Tibaldi SPAZIO OSTRAKON, Via Pastrengo, 15 – Milano Inaugurazione: 27 Marzo 2014 ore 18,30 fino al 6 Aprile (escluso il 5 ) 2014 Orari: martedì-sabato 15.30-19.30 www.spazioostrakon.it Info:3312565640 Biografie Fabio Presti è nato a Catania nel 1973. Dopo aver coltivato un forte interesse per la musica, dal 2005 si dedica con passione e continuità alla pittura. Ha conseguito numerosi riconoscimenti partecipando a premi internazionali e nazionali di pittura (Arte Laguna, Premio Profilo d’Arte, Premio Celeste ecc.) che lo portano ad esporre in prestigiose locations come le Tese di San Cristoforo dell’ Arsenale di Venezia, il Museo della Permanente di Milano e lo Spazio EX GIL di Roma. Ha esposto in spazi pubblici e privati in numerose città italiane. Nell’ottobre 2012 vince il Premio Celeste per la Pittura. Vive e lavora in Brianza. Alberto Tibaldi è nato nel 1977 a Milano dove attualmente vive e lavora. Frequenta l’Accademia di Belle Arti Carrara a Bergamo e l’Accademia di Belle Arti Brera a Milano, dove si laurea in Pittura nel 2005. Dal 2004 al 2006 lavora con il collettivo di artisti Gluckstrasse, partecipando ad alcune collettive. L’anno successivo si trasferisce a Berlino; un’esperienza definita dall’artista “piacevolmente dolorosa. Berlino è una spina di zucchero conficcata nel cuore”. Del suo lavoro scrive: “Nella mia ricerca il disegno è il mezzo espressivo maggiormente utilizzato e credo che, per il suo essere atemporale, si collochi in una dimensione continua di attualità. È lo strumento attraverso il quale si rivela una struttura emotiva della realtà. Il soggetto dei miei lavori è il dolore. Propongo così, personaggi e scenari dolorosi” Argomenti: #arte , #arte contemporanea , #milano , #mostra , #presti , #tibaldi |
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