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Opinione politica - Elezioni Europee

Chi votare? Un bel problema!

Gli elettori sono sconcertati. Una campagna elettorale fatta d’insulti, di paure e di cose di impossibile rilievo “europeo”

Di Giovanni Gelmini

Ultimi clangori di campagna elettorale. Ultime grida su qualcosa che pochi riescono ad intendere compiutamente. Pochi sanno effettivamente a cosa servono queste elezioni, non perché siano poco attenti, ma perché la campagna elettorale non ha parlato quasi niente d’Europa, ma molto di piccole o grandi beghe italiane.

Hanno parlato d’Europa i “No Euro”, che ripropongono la valuta nazionale, ben sapendo che non è possibile per noi e ci raccontano: “Prima si stava meglio”, ma non dicono, e lo sanno perché lo avevano detto magari qualche anno fa, che se siamo conciati così è per lo scempio del denaro pubblico che hanno fatto i vari Governi da Craxi in poi, compresi i Governi Berlusconi. A questi dobbiamo aggiungere una burocrazia impossibile e la corruzione che hanno distrutto l'Italia. L'Euro non c'entra, anzi ci ha evitato il defautl fin dai primi anni del 2000.

Abbiamo poi quelli che vorrebbero una diversa politica economica dell'Europa, ma che dimenticano il vero problema: l'Europa non ha una “politica economica” ed è proprio la mancanza di autonomia del Parlamento Europeo e della Commissione, che invece sono soggetti al benestare dei singoli Governi Nazionali, ad impedire fattive azioni antidepressive.

Qualcuno sa quali siano i veri programmi dei candidati alla Presidenza della Commissione, di cui nessuno è italiano? Abbiamo sentito parlare solo i leader locali, che non sono nemmeno in lista per le europee: Berlusconi si occupa part-time dei suoi vecchietti e delle sue questioni giudiziarie e Renzi del Governo italiano e del PD: perché allora parlano loro in TV?

Salvini ripete le sue ennesime frasi d'effetto, tanto care alla sua base, ma che valgono poco nella realtà, e Grillo lo imita, con maggiore capacità teatrale ovviamente, ma sostanzialmente sono dei venditori di fumo, perché anche se facessero il pieno in Italia, sarebbero un nulla nel Parlamento Europeo, in quanto sono senza base europea.

Berlusconi ha definito Grillo “molto pericoloso” in queste elezioni, ma non certo per l'Italia, anche se, come abbiamo già visto cosa sia successo nel nostro Parlamento, non farà certo bene la sua presenza in quello Europeo. Forse solo è “molto pericoloso” per Forza Italia, che sta subendo una sostanziosa perdita di consensi.

L'unica formazione, che ha assunto una reale posizione unitaria a livello europeo, è L'Altra Europa con Tsipras”, ma l'oscurantismo dei nostri mezzi di comunicazione ha fatto in modo che nessuno sappia cosa sia e votare senza sapere non è certo gratificante.

La battaglia è aperta, ma i sondaggi ci dicono che i risultati non sono di certo sicuri, l'unico dato che emerge chiaro è lo sconforto e la confusione che regna tra gli elettori: solo il 35-40% sa cosa voterà, un 40% ha già deciso di non votare (N.d.R. ma potrebbe cambiare idea!) e il 15-20% non sa chi votare.

Bel successo per i nostri politici!

A chi mi chiede per chi votare, propongo un esercizio: prendi la lista dei candidati ed elimina quelli che di sicuro non vuoi votare. Spesso la risposta è: ma non resta nessuno! C'è però una soluzione: vota l'ultimo che hai cancellato; meglio uno che nessuno.

Argomenti:   #berlusconi ,        #elezioni ,        #europa ,        #grillo ,        #italia ,        #opinione ,        #politica ,        #renzi ,        #salvini ,        #tsipras



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