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L'opinione Corruzione: “A tirar troppo, la corda si spezza” “Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”, ma i nostri politici sono arroganti e non sanno accontentarsi, così la corruzione sta uccidendo il Paese. Riforme assurde realizzate e proposte rendono più facile una gestione affaristica e a pagar e siamo noi Di Giovanni Gelmini
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“A tirar troppo, la corda si spezza” e “Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi” sono due delle tante frasi della saggezza popolare che la classe corrotta di politici, imprenditori, burocrati e perfino qualche giudice (N.d.R. vi sono le sentenze che certificano che anche loro sono corruttibili) sembra ignorare.
Dal periodo di “Mani pulite”, più di venti anni fa, abbiamo la certezza che vi sono intrecci loschi tra politica e imprese. Recentemente in molti hanno dichiarato che la corruzione non è scomparsa, anzi è peggiorata e, anche se non ci fosse il continuo “rinvio a giudizio” di personaggi eccellenti o meno eccellenti, avremo un segnale preciso della sua consistenza: i costi enormi dell'apparato statale. Se abbiamo un debito pubblico spropositato ed incomprimibile, se la Pubblica Amministrazione non funziona, gran parte della colpa è della corruzione e oggi si stanno scoperchiando “pentole” enormi del malaffare legato all'attività pubblica. Per esperienza però sappiamo che questa è solo la punta di un iceberg. La corruzione è molto più di quanto viene scoperto e le scoperte, seppure eclatanti, sono purtroppo accidentali e non sistematiche. Se noi stiamo peggio della Germania è perché abbiamo un corruzione enorme e l'eccesso di tasse serve a pagare la corruzione. Abbiamo letto ieri in un comunicato del Censis, che dice come l'Italia sia snobbata degli investitori esteri e questo grazie alla corruzione. Non dimentichiamo che, perché la corruzione prosperi, occorre una burocrazia inefficiente ed incapace, una giustizia lenta e, condizio sine qua non, una facile evasione fiscale altrimenti i flussi di denaro della corruzione sarebbero facilmente scoperti; situazioni che da molti decenni i nostri politici sostengono. Purtroppo questo ambiente è lo stesso ambiente in cui prospera la criminalità organizzata. Criminalità organizzata imperate, ora anche al Nord, e inefficienza delle Stato allontano gli investitori. Capiamoci bene, non solo gli stranieri, ma anche i “nazionali” che sono spinti a spostare le loro fabbriche in paesi meno costosi e più certi negli apparati. “Per uscire dalla crisi occorrono le riforme”, vero, verissimo, ma non è che qualsiasi riforma vada bene e, diciamocelo: le riforme che propone Renzi non vanno nel verso giusto. La riforma elettorale proposta. non dà la possibilità agli elettori di scegliersi i parlamentari (punto fondamentale per porre un freno alla corruzione). Se è giusto dimezzare i parlamentari, eliminare il controllo sulle leggi tramite una doppia votazione, Camera e Senato, allo stato attuale, significa rendere più facile l'iter di leggi “ad personam”. L'eliminazione delle Province non serve a niente; vuol dire dare in mano alle Regioni in cui la corruzione è evidente, anche l'apparato provinciale. Invece, si dovrebbero accorpare tutti gli Enti territoriali, come consorzi, comunità, Camere i di Commercio, ASL, Vigili del Fuoco ecc, in un solo Ente: la Provincia. Non è che quegli Enti siano inutili e debbano cessare la loro attività, ma sono inutili i corpi separati, con amministrazione, Consigli d’Amministrazione e indipendenza d’indirizzi strategici che provocano inefficienza, scontri istituzionali e dispendio di soldi. Renzi ora dice “I corrotti via a calci”, ma per prima cosa deve cambiare le dipendenze del suo Governo. Ha avuto un successo insperato alle elezioni europee, questo gli deve dare la forza per stracciare gli accordi capestro del “Nazzareno”, ricordandosi che non si possono fare accordi con chi è già stato condannato per frode fiscale e per di più ha innumerevoli processi in corso assolutamente disdicevoli per un uomo politico. Faccia solo quello che si può fare e rinunci a riforme che risultano impossibili se non ricorrendo all'apporto di aree molto inquinate dalla corruzione e da dubbi rapporti con la criminalità organizzata; ascolti magari Grasso, che qualcosa di mafia e corruzione ne sa. Argomenti: #corruzione , #criminalità , #evasione fiscale , #giustizia , #politica , #province , #pubblica amministrazione , #riforme , #senato Leggi tutti gli articoli di Giovanni Gelmini (n° articoli 506) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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