|
||||||||||||||||
| ||||||||||||||||
Mostra d’arte contemporanea TAMARA DE LEMPICKA A Torino, Palazzo Chiablese dal 19 marzo al 30 agosto 2015 |
||||||||||||||||
L’esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice Gioia Mori: “Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei “mondi” di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli”, e dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante dell’arte del passato, creando così attraverso la commistione di “antico” e “moderno” uno stile unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la “Ragazza in verde”, eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume.
La seconda sezione, Madame la Baroness, Modern medievalist, prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte, primo genere in cui l’artista si cimenta fin dall’età adolescenziale e che raggiunge livelli eccelsi negli anni Quaranta. Tra le opere esposte, “La conchiglia” uno straordinario trompe-l’oeil del 1941, e alcuni dipinti dedicati alle mani, in cui la Lempicka riprende un soggetto al quale alcuni fotografi – Kertész, Kollar, Dora Maar avevano dedicato particolare attenzione negli anni Venti]Trenta, qui messi a confronto con i quadri.
Donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva coincide un’insospettabile attenzione per la pittura “devozionale”: Madonne e santi, sono i dipinti riuniti nella quarta sezione, Sacre visioni: dalla “Vergine col Bambino” del 1931, del Musée des Beaux]Arts di Beauvais, alla Vergine blu del 1934 di collezione privata, a un d’après della “Sibilla libica”, sacra figura pagana, ripresa dalla Cappella Sistina di Michelangelo, al quadro preferito dalla Lempicka, “La madre superiora” del museo di Nantes. La quinta sezione, Dandy déco, racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, nato già nel 1921 quando faceva l’illustratrice per alcune prestigiose riviste. Qui si trovano molte delle più note icone della Lempicka, da “Le confidenze” del 1928, alla “Sciarpa blu” del 1930, allo straordinario “Ritratto di Madame Perrot con calle” del 1931-1932: tutti gli abiti indossati dalle modelle di queste opere sono stati identificati da Gioia Mori come desunti da vere creazioni di moda, realizzate dagli stilisti preferiti della Lempicka, da Lucien Lelong a Marcel Rochas alla Maison Blanche Lebouvier. La ricchissima sezione della moda presenta anche le foto realizzate per un’attività parallela svolta dall’artista fin dagli anni Trenta: quella d’indossatrice, immortalata dai massimi fotografi di moda, da d’Ora a Joffé a Maywald. Inoltre, la sua “cultura dell’apparenza” - che ne fa la massima espressione di dandysmo declinato al femminile dell’epoca déco - è riassunta in uno spazio allestito come una “vetrina del lusso” anni Trenta, un tripudio di cappelli firmati Descat, Schiaparelli e altri stilisti, e gioielli di Cartier, Van Cleef & Arpels, Mauboussin: ovvero, quegli “accessori” indispensabili per l’eleganza di allora, provenienti da importanti collezioni private.
La settima sezione , Le visioni amorose,– racconta attraverso eccezionali nudi la delicata attenzione riservata a uomini e donne da lei amati: in mostra, l’unico Nudo maschile da lei dipinto, e poi tutte le donne desiderate, con capolavori come “La sottoveste rosa”, “La bella Rafaëla”, “Nudo con edifici”, “Nudo con vele”. Per la prima volta si espone anche la principale fonte pittorica dei suoi nudi: il dipinto “Venere e Amore” di Pontormo, in una versione cinquecentesca di manierista fiorentino. Dalla ripresa dell’antico la Lempicka approda allo studio della moderna fotografia di nudo: gli scatti di Laure Albin Guillot e Brassaï rendono evidente la sua ricerca sulle pose e sull’illuminazione da studio fotografico. Un viaggio dunque articolato, approfondito, affascinante, suggestivo: tutto questo propone la nuova mostra dedicata a Tamara de Lempicka, simbolo di eleganza e trasgressione, indipendenza e modernità. TAMARA DE LEMPICKA A Torino, Palazzo Chiablese dal 19 marzo al 30 agosto 2015 ORARI: LUN 14.30 - 19.30 MAR, MER, VEN, SAB, DOM 9.30 - 19.30 GIO 9.30 - 22.30 Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura. INGRESSO ALLA MOSTRA € 13,00 INTERO (audioguida esclusa) € 11,00 RIDOTTO (audioguida esclusa) Informazioni e prenotazioni: 011.0240113 http://www.mostratamara.it http://www.ticket.it/tamara Catalogo 24 ORE Cultura Argomenti: #arte , #arte contemporanea , #arte contemporanea , #de lempicka , #mostra , #torino |
||||||||||||||||
© Riproduzione vietata, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato Articoli letti 15.266.814 seguici RSS Il sito utilizza cockies solo a fini statistici, non per profilazione. Parti terze potrebero usare cockeis di profilazione |