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Mostra fotografica Pio Tarantini: “L O G O G R A F I E Tracce e simboli tra memorie e visioni” Spazio Ostrakon, Milano, dal 16 Aprile al 9 maggio 2015 |
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Ogni muro racchiude una storia che può essere di valenza simbolica (la bandiera italiana, elementi simbolici di un paese o religiosi) oppure di valenza narrativa (i graffiti naif di un personaggio eccentrico, un messaggio pubblicitario, scritte infantili) o ancora di pura decorazione, istituzionale o di protesta. Due installazioni sono parte fondamentale del progetto. La prima è una sequenza di cinque fotogrammi stampati in grande formato che riproducono un vecchio chassis di macchina fotografica all’interno del quale si intravede la fotografia della bandiera italiana dipinta su un vecchio muro. La seconda è costituita da due cassettiere per caratteri tipografici dove nelle caselle sono stati collocati frammenti di corrispondenza privata e spezzoni di pellicole cinematografiche, come residuo di memoria che emerge da due tipi diversi di comunicazione, quella epistolare e quella filmica.
Estratto dal testo di presentazione “Il segugio del tempo”, di Silvana Turzio […] Pio Tarantini invece procede diversamente. Non pretende di elaborare la ripresa con contrasti forzati o con angolature interpretative. La sua ripresa è sempre frontale, per quanto possibile in asse con il frammento che vuole fotografare, nel rispetto generale delle tonalità di colore. Si tratta quindi di un’operazione documentaria, seriale e tematica. […] Alla base della decisione di Tarantini si individua un’empatia poetica ed estetica con l’oggetto della ripresa: sceglie infatti immagini, scritte, narrazioni che per un verso o per l’altro risuonano nella sua ricerca come nota di base. […] Il suo non è uno sguardo monumentale nel senso della glorificazione di architetture pregiudizialmente nobili ma è sguardo lento che va cercando quei frammenti di espressione spontaneamente armonici, classici nella composizione e nella coloritura, lontanissimi dalle sperimentazioni della street art più contemporanee. Frammenti che rivelano anche nello sconosciuto autore delle immagini e degli scritti una stratificazione culturale, seppur inconsapevole, consistente tuttavia come fosse intrisa nella stessa materia murale. Tarantini, in questo modo, cerca i messaggi buttati nella bottiglia del tempo, elementari e necessari, antichi per modo e per forma, nei quali il tempo ha già cominciato la sua lenta opera di frammentazione e di cancellazione.
[…] Tarantini gira intorno allo chassis come farebbe un prestidigitatore per velare e mostrare, per scoprire e di nuovo nascondere l’arcano del tempo prigioniero e sfuggente, colto illusoriamente nell’attimo di un’alzata, come per un’alzata gloriosa della bandiera fatta di mattoni. La bandiera, intanto, va lenta verso la sua scomparsa. Operazione semplice e lineare per puntare l’indice verso questo infrangibile muro del tempo, una volta ancora, e per tutte le infinite volte in cui ci porremo il quesito. L O G O G R A F I E Tracce e simboli tra memorie e visioni Mostra fotografica di Pio Tarantini Spazio Ostrakon, via Pastrengo 15 Milano Dal 16 Aprile al 9 maggio 2015 Inaugurazione: giovedì 16 aprile 2015 ore 18,30 Orari: da martedì a sabato dalle 15,30 alle 19,30 Info: 3312565640 info@spazioostrakon.it www.spazioostrakon.it Nota biografica Esponente della fotografia contemporanea italiana in quanto autore e studioso Pio Tarantini è nato nel Salento, dove ha compiuto studi classici a Lecce, e si è trasferito nel 1973 a Milano dove ha completato gli studi laureandosi in Scienze Politiche presso l'Università Statale. Ha realizzato in più di quaranta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italianepubbliche e private e pubblicati da molte importanti riviste italiane e internazionali. Ha realizzato una decinadi volumi monografici e le sue ricerche sono state presentate o recensite dai più importanti critici italiani. Dalla fine degli anni ottanta scrive di fotografia collaborando nel corso degli anni con molte riviste; insegna linguaggio fotografico e sulla materia tiene corsi e conferenze. In qualità di saggista ha pubblicato tra l’altro negli anni più recenti due volumi: “Fotografia. Elementi fondamentali di linguaggio, storia, stile” (2011) e “Fotografia araba fenice. Note sparse tra fotografia, cultura e il mestiere di vivere” (2014). Sue opere sono conservate presso collezioni private e istituzioni pubbliche tra cui il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Argomenti: #arte , #arte contemporanea , #foto , #fotografia , #milano , #mostra , #tarantini |
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