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Lo sbuffo Bolle l'acqua in pentola? Crisi o ripresa? A secondo dell’interesse politico, c’è chi ad ogni sussulto grida, da ormai quasi un decennio: "ecco la ripresa" e chi invece dice che non c’è. Ma le definizioni di “crisi” e “ripresa” sono abbastanza precise e… vediamo se l’acqua bolle o no Di Giovanni Gelmini
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In molti gridano: “C'è la ripresa!”
In tanti si chiedono: “Dove è?” Allora la domanda giusta: “Quale è la verità?” Per capire meglio la realtà, voglio raccontarvi la favola dell'acqua che bolle o non bolle. A tutti voi sarà capitato di avere urgenza di buttare la pasta, ma per fare questo occorre che l'acqua bolla. Avrete messo la pentola sul fuoco; l'avrete ben copierchiata e poi vi sarete allontanati sperando che in pochi minuti si arrivi al bollore: la fame richiede la pasta ben cotta al più presto! Ma dopo qualche minuto l'impazienza vi spinge a alzare il coperchio e cercare di capire a che punto si sia. Non bolle; si possono notare solo dei movimenti dell'acqua più calda che dal fondo sale verso la superficie. Rimettiamo il coperchio e controlliamo la fiamma che sia al massimo. Passato qualche minuto, speranzosi, alziamo di nuovo il coperchio. Ancora l'acqua non bolle! Ma si notano delle piccolissime bollicine attaccate alle pareti... Un pensiero passa veloce nella testa: “Sta quasi bollendo”. non è così. Siamo ancora lontani dal bollore. Passano i minuti e impazienti alziamo ancora il coperchio. Questa volta ci sono delle bolle di vapore che si staccano dal fondo e salgono rapidamente verso la superficie, ma non è ancora bollore. Occorre ancora un poco di calore e poi ecco che l'acqua finalmente bolle e il vapore si sprigiona in modo turbolento, in tutta la massa dell'acqua, non solo dal fondo. Solo adesso possiamo buttare la pasta; solo adesso, non prima. Così è per la ripresa economica, non bastano delle bollicine che si vedono, o qualche bolla grossa che si stacca; occorre che tutto si muova. Due sono i segnali veri da tenere conto: gli investimenti ed i consumi. Se non ripartono gli investimenti, non è possibile che ci sia ripresa dopo tanti anni di crisi. Oggi gli investimenti segnano un “più” ma si tratta di bollicine, ma senza gli investimenti non possono ripartire i consumi. Ieri l'ISTAT ci ha detto che c'è qualche addetto in più, ma dobbiamo ricordare che è stato misurato solo il +0,3% in un mese e non c'è ancora una tendenza alla crescita, sono solo microbollicine. Così è per una crescita del PIL dello “zero virgola”. Se si va verso l'uno per cento ci avviciniamo al bollore, ma solo se superiamo l'uno per cento possiamo incominciare cautamente a parlare di ripresa. Per ora possiamo dire che c'è la speranza di arrivare al bollore pieno, ma è solo una speranza, anche se ci sono gravi motivi per temere che la ripresa non si veda. Vediamo i punti che prospettano la fine delle “bollicine”:
Per questo sono cauto e non mi sento di dire che la ripresa è vicina, anche se sperare può essere bello.
Argomenti: #bilancio , #economia , #opinione , #politica , #politica economica , #ripresa , #tasse Leggi tutti gli articoli di Giovanni Gelmini (n° articoli 506) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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