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Crisi greca ...e l'accordo ci fu La Grecia resta nell'Euro, ma cosa succederà dell'Europa? Di Giovanni Gelmini
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Per mesi siamo stati subissati dalla paura del Grexit: questo sarebbe stato per tutta l'Europa l'inizio della fine.
Che il sistema adottato da troppi Stati, tra cui l'Italia, di usare il debito pubblico per coprire le spese correnti, quasi sempre clientelari, non sia corretto e vada eliminato è una cosa fuori di dubbio, ma non si può nemmeno pensare che un paese drogato dal malgoverno di decenni, improvvisamente diventi savio; come per un drogato, anche per quello stato si verificherebbero le crisi di astinenza, in questo caso la rivoluzione. È questo l'errore di base della rigidità dei conti pubblici inventata dalla Germania. Se ci fosse solo questo errore, la cosa non sarebbe gravissima, ma la cosa peggiore è che questo è usato come una forma di nuovo colonialismo, cioè a secondo del gradimento dei governi degli stati in crisi, si è rigidi o meno rigidi: Tsipras non è gradito, perché si oppone alo strapotere di Germania e Francia, perché è di sinistra e libero da vincoli con chi è dittatore in UE; così, secondo qualcuno che conta, lui avrebbe dovuto lasciare a qualcuno di più “gradito”, malgrado Tsipras sia stato eletto dal popolo greco e con la fiducia riconfermata con il referendum. La crisi greca ha messo in piena luce tutti i difetti dell’UE e dell'Euro: manca lo Stato Europeo, Chi comanda è il potere dei paesi forti, non gli elettori con la loro libera espressione. La crisi si è risolta all'alba, all'ultimo momento; non poteva che essere così. Da una parte era improponibile l'uscita della Grecia dall'Euro, dall'altra il braccio di forza instaurato dal ministro delle finanze tedesco Schäuble, non avrebbe potuto cessare prima dell'ultimo minuto. Hanno perso tutti! La Germania ha fatto paura a tutta l'Europa e qualcosa succederà adesso. La Grecia ha dovuto accettare le forche caudine, in cambio di una revisione del debito, che permetta la ripresa. Ma torna la “troica”, che ha già ampiamente dimostrato, non solo in Grecia, di non essere in grado di comprendere provvedimenti che escano dalla capacità di un ragioniere, che guarda solo al pareggio di bilancio. Chi però ha perso di più è la credibilità dell'Europa Unita. Se non cambia, è ragionevole pensare ad uno scioglimento dei trattati e questo non è certo una cosa da auspicarsi perché solo con l'unione l'Europa è in grado di competere a livello mondiale. Abbiamo uno stuolo di parlamentari europei che costano molestissimo e nessuno sa cosa facciano; forse questo è il momento che si sveglino e si diano da fare per superare l'Europa dei Governi e renderla stato federale con: costituzione, bilancio, difesa, politica estera unica per tutti gli Stati membri e con un Governo sopra gli Stati federati e non un giocattolo in mano ai più forti. Argomenti: #economia , #europa , #grecia , #politica , #ue Leggi tutti gli articoli di Giovanni Gelmini (n° articoli 506) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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