All'ingresso del padiglione una foto con due mani che mostrano delle chiavi, sul retro di questa parete alcuni video di bambini.
Poi si entra e il fiato resta sospeso: una cascata di filo rosso scende dal soffitto e converge su una vecchia barca corrosa dal tempo. L'illuminazione da al tutto un effetto straordinario.
Guardando meglio si scopre che nell'intrico di fili rossi sono appese tantissime chiavi, di tutti i tipi e di tutte le dimensioni. Le chiavi!
A Cricio ricordano un piccolo scrigno, dove erano conservate vecchie chiavi di casa: la memoria dei luoghi dove si è trascorsa la vita, ma Eleonora aggiunge: “Possono essere anche le chiavi di accesso al futuro”.
A questo punto è evidente come l'intreccio dei fili sia anche l'intreccio della memoria delle persone.
Quando si entra nel padiglione, la mente viene immediatamente avvolta dalla cascata di fili rossi; ci si entra con l'immaginazione e ci si trova coinvolti nella realtà figurata dall'artista.
Il flusso conduce l'occhio alla barca vecchia e corrosa, simbolo forse del flusso della vita dell'umanità.
Se la cascata rossa è l'intreccio di memorie delle persone nella vita, rappresenta anche tutti quelli che nella nostra vita abbiamo incontrato, che ci hanno preceduto o che ci seguiranno.
Installazione semplice, anche se fortemente simbolica.
È perfetta! È sempre la semplicità che vince!
Ma la semplicità, in questo caso, non è stata certo facile da raggiungere, l'installazione è certamente molto complicata.
Tornati nella nostra casa iniziamo a cercare e troviamo delle spiegazioni.
Ecco alcuni passi del materiale che abbimo trovato:
- Chiharu Shiota utilizza la chiave come 'materiale che trasmette i nostri sentimenti', spiega il curatore Hitoshi Nakano dalla Fondazione Kanagawa Arts. Oggetti preziosi eppure familiari che custodiscono i nostri cari, i nostri segreti e luoghi importanti della nostra vita, Chiharu Shiota ci dice che le chiavi sono inviti 'ad aprire la porta a mondi sconosciuti.
Quotidianamente a contatto con il calore umano, chiavi accumulano innumerevoli strati di memoria. Sia che vengano intese come oggetti d'uso quotidiano - familiari e preziose - o più metaforicamente come accessi a mondi sconosciuti, le chiavi in esposizione non solo raccontano la storia di chi le ha possedute, ma anche quelle dell'artista che le ha assemblate nello spazio e del pubblico che le osserva.!
Allora l'installazione è perfetta: comunica esattamente quello che voleva l'autrice.
Pubblichiamo una serie di articoli sulla 56° Biennale di Venezia; la pubblicazione proseguirà per tutto il mesi di Agosto. Per vederli tutti: Venezia Biennale 2015
Argomenti:
#arte
,
#arte contemporanea
,
#giappone
,
#installazione
,
#mostra
,
#shiota
,
#the key in the hand
,
#venezia
,
#venezia biennale 2015
Leggi tutti gli articoli di
Eleonora & Cricio (n° articoli 15)