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Osservazioni volanti

Biennale di Venezia 2015: “Crowd and Individual” di Magdalena Abakanowicz

Alla Sala Carnelutti della Fondazione Cini sull’Isola di San Giorgio

Di Eleonora & Cricio

“Forse l'esperienza della folla, che aspetta passivamente in fila, ma pronta a calpestare, distruggere o adorare a comando come una creatura senza testa, è diventata il fulcro della mia analisi. E forse era una fascinazione per la scala del corpo umano. O un desiderio di determinare la quantità minima necessaria per esprimere il tutto.”
Magdalena Abakanowicz

Si entra nella sala e, ormai siamo abituati, c'è quasi buio. Due quinte la dividono e subito si vede, oltre le quinte in una tenue illuminazione giallo-rossastra, un grosso animale, un lupo, un cinghiale o un animale di fantasia, che tiene sotto controllo una schiera di uomini.

Gli uomini sono in file ordinate. Prima bambini e poi adulti, strano sembra non ci siano femmine, solo maschi.

Entriamo e ci avviciniamo alle sculture.

Gli uomini sono gusci vuoti, quasi tutti senza testa.

 

Il messaggio è chiaro. Non c'è bisogno di leggere nulla; l'installazione parla da sola.
La prima cosa che balza all'occhio è che una sola “bestia” è un grado di tenere a bada una “folla”.

La folla è fatta di gente senza “testa”, ma qualcuno l'ha. Forse è questo “qualcuno” che potrebbe mettersi a capo della folla e muoverla contro la bestia per distruggerla e poi diventare lui stesso “la bestia”. La folla dei senza testa tornerebbe ordinata a subire i comandi ed ammirare chi comanda.

Credo proprio che la visione di Magdalena Abakanowicz del “futuro del mondo” sia questa e me ne convinco ancora di più quando scopro che è polacca e nata nel 1934. Di certo la nella sua vita ha sperimentato la guerra dei tedeschi, la pace dei russi e la speranza di Solidariność e allora il messaggio è chiaro e lei stessa chiarisce ulteriormente: Durante la mia infanzia sono stata testimone di come le masse adorino o odino a comando. Erodoto osservò già molti secoli prima di Cristo che è molto più facile convincere una folla rispetto ad un singolo individuo.”

Ancora una cosa vi vogliamo segnalare: a differenza ti tanti altri, che fanno fare tutto a bravissimi e a noi ignoti artigiani, Magdalena Abakanowicz realizza personalmente tutte le sue opere, queste sono ben 110, tutte realizzate con iuta.

Pubblichiamo una serie di articoli sulla 56° Biennale di Venezia; la pubblicazione proseguirà per tutto il mese di Agosto.
Per vederli tutti:
 Venezia Biennale 2015 



Argomenti:   #abakanowicz ,        #arte ,        #arte contemporanea ,        #biennale ,        #mostra ,        #venezia ,        #venezia biennale 2015



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