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Si sono un gufo

Padoan: “Il paese sta uscendo dalla crisi”, ma non era già uscito da tempo?

Non basta un +0,.. per dire che siamo fuori dalla crisi

Di Giovanni Gelmini

Il paese sta uscendo dalla crisi”, afferma il Ministro Padoan, che, non a caso, è anche un economista.. Questo però contrasta con quanto sbandierato fino ad ora. Secondo i politici del PD, Renzi in testa , la ripresa era già in atto dall'inizio dell'anno.  

La verità è che stiamo passando un periodo non male, la crisi sembra bloccata, si sta sicuramente meglio. Il PIL cresce di pochissimo, ma cresce; però affermare che si sia fuori dalla crisi è assolutamente sbagliato, anche se negli ultimi mesi c'è qualche segnale che, come dice il nostro ministro, forse è in atto la ripresa.

La modestissima crescita, anche se sarà confermata come un +0.9%, non si può considerare una ripresa: è solo un periodo congiunturale positivo, perché è legata esclusivamente ad una crescita dei consumi. Ciò si può spiegare solo con un maggior credito alle famiglie fatto dalle banche. Il credito, però, non può durare in eterno: senza una crescita della produzione e dell'occupazione, che per ora non esistono (i dati INPS non rappresentano la situazione totale).

Una piccola, ma reale accelerazione degli investimenti da parte delle imprese, avvenuta negli ultimi mesi, che non agiscono immediatamente, ma dopo mesi, è l'unico il fattore che lascia sperare in una “ripresina”, niente di eclatante, niente di paragonabile a quella degli USA.

Gli altri fattori non lasciano ben sperare: l'occupazione non decolla, il Commercio Estero, che è stato tra i motivi di ottimismo all'inizio dell'anno, perde colpi negli ultimi mesi (vedi grafico a fianco) e a livello mondiale è in crisi, l'Industria Manifatturiera, se escludiamo quella dell'automobile, ha problemi.

Delle riforme sbandierate da Renzi, poche hanno qualche limitato riflesso sull'economia.
Manca una riforma della Giustizia che acceleri i processi e impedisca la prescrizione, che tanto piace ai corrotti ed ai corruttori.
Non è nemmeno iniziata una revisione della struttura della P.A. che riduca il numero degli enti e la pesantezza delle pratiche burocratiche, né la revisione della struttura fiscale: troppi oneri e imposte con leggi complicate e spesso contraddittorie che rendono tutto difficile costoso e incerto.
Così quasi nulla è stato fatto per incidere sulla riduzione del costo della P.A. e la corruzione continua ad imperversare.

Fino a quando questi problemi non verranno affrontati, credo sia impensabile che ci sia una reale ripresa. All’inefficienza delle riforme di Renzi si aggiunge un ulteriore elemento che sostiene il pessimismo sul futuro: la situazione internazionale.  
 
Alle porte di casa nostra c'è il caos, come lo definisce Limes: Libia, Egitto, Palestina, Israele, Siria, Iraq, Kurdistan, ecc...
Un poco più lontano ci sono i paesi Africani e lo Yemen; il non troppo sotterraneo conflitto tra Pakistan e India, l'Afghanistan.
Se andiamo un poco più ad est, i problemi del Mar Cinese, Corea del Nord e Giappone.
 
Un quadro molto preoccupante che può in ogni momento sfociare in una guerra che, volenti o nolenti, ci coinvolgerebbe pesantemente.
Quindi sarebbe meglio evitare di lasciarsi andare a grande ottimismo e invece lavorare a sistemare il disastro della gestione dello Stato Italiano che vede anche le infrastrutture (ferrovie, strade , telecomunicazioni) in una condizione veramente indecente, non all'altezza di un paese che era tra le prime potenze industriali del mondo.  
 
Se essere Gufi è mettere il dito nella piaga e ridimensionare le sparate del nostro capo del Governo, si, allora sono un gufo e sono ben contento di esserlo

Il grafico delle previsioni ISTAT mostra chiaramente come la stessa previsione del +0,9% del 2015 possa, a consuntivo, risultare inferiore. I margini di errore della previsione risultano ampi e comprendono, seppure con bassa probabilità, ancora zone con decrescita.


Argomenti:   #commercio estero ,        #crescita ,        #crisi economica ,        #economia ,        #industria ,        #investimenti ,        #italia ,        #pil ,        #riforme



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