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Istat: Commercio Estero Extra UE, Ottobre 2015

A ottobre 2015 si rileva una flessione congiunturale per entrambi i flussi, più marcata per le esportazioni (-1,7%) che per le importazioni (-0,2%)

Di G.G.

Arrivano le statistiche Istat di Ottobre, ma ora ci interesserebbe sapere cosa è successo dopo il secondo attentato a Parigi; purtroppo dovremo aspettare ancora due mesi per avere queste informazioni. Le esportazioni extra UE continuano a non andare bene e la crescita dell’ economia italianaè in gran parte legata a loro.

L’unico comparto che regge bene è quello dei Beni Durevoli (+1,5%), cioè l’automobile di Marchionne malgrado sia ampiamente osteggiato da chi non innova, anche se ovviamente c’è tutto un ampio discorso da fare sui metodi “marchionne”.

La diminuzione, seppur contenuta, dell’Import, associato ad riduzione della produzione, una conferma che lo stato della nostra economia non è buono checché ci vogliano far credere.

Ecco il comunicato stampa dell’ISTAT:

    A ottobre 2015 si rileva una flessione congiunturale per entrambi i flussi, più marcata per le esportazioni (-1,7%) che per le importazioni (-0,2%). L'avanzo commerciale è pari a +3,5 miliardi di euro, in riduzione (-449 milioni di euro) rispetto a ottobre 2014.

    Il calo congiunturale dell'export è ascrivibile ai beni strumentali (-4,5%) e, in misura minore, ai prodotti intermedi (-1,6%), mentre si rileva un incremento per i beni durevoli (+1,5%) e l’energia. La lieve diminuzione congiunturale dell'import è determinata dall'energia (-4,1%) mentre tutti gli altri principali comparti sono in crescita.

    Negli ultimi tre mesi, la dinamica congiunturale dell'export verso i paesi extra Ue si conferma ampiamente negativa (-5,8%) e diffusa a tutti i principali comparti. Il calo è particolarmente marcato per l'energia (-23,9%) e per i prodotti intermedi (-6,1%). Dal lato dell'import, la flessione congiunturale (-5,5%), estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di beni, risulta più intensa per l'energia (-17,1%).

    Su base annua, a ottobre 2015 si rileva una flessione sia per l'export (-4,5%) sia per l'import (-2,4%). Il calo dell'export è più contenuto al netto della correzione per i giorni lavorati (-3,4%). Il calo delle vendite riguarda tutti i comparti, a eccezione dei beni di consumo durevoli (+6,8%), ed è particolarmente sostenuto per l'energia (-22,5%) e i prodotti intermedi (-5,5%). Dal lato dell'import, al netto dell'energia (-21,0%), si rileva una marcata espansione (+5,2%).

    Il saldo dall'inizio dell'anno è ampiamente positivo e in crescita rispetto all'anno precedente: +24,4 miliardi (+19,1 miliardi nello stesso periodo del 2014). Al netto dei prodotti energetici, l'avanzo commerciale raggiunge +50,9 miliardi (era +53,8 miliardi nel 2014).

    A ottobre 2015 l'andamento delle esportazioni nazionali verso l'area extra Ue risente del rallentamento della crescita dei paesi emergenti e, in particolare, della Cina. L'ampia flessione delle esportazioni verso il Mercosur (-33,9%) è condizionata dalla recessione in corso in Brasile.

    La decelerazione della crescita tendenziale delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+3,3% a ottobre 2015 rispetto all’espansione a due cifre registrata nei mesi precedenti) riflette sia il parziale rallentamento della crescita in questo paese sia un livello di vendite superiore alla media registrato a ottobre 2014.



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Argomenti:   #commercio estero ,        #economia ,        #istat ,        #italia



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