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Rochelle Goldberg - No Where, Now Here Bergamo, dal 25 novembre 2016 al 15 gennaio 2017, alla GAMeC |
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La mostra, ospitata nello Spazio Zero della GAMeC, si compone di una grande installazione,un tappeto di moquette marrone di oltre 200 mq distribuito sull’intera superficie dello spazio espositivo, che agisce come piattaforma monocromatica e paesaggistica su cui vengono presentati i lavori dell’artista: la grande opera No Where, Now Here – che dà il titolo alla mostra e che sviluppa il lavoro presentato quest’anno da Goldberg all’interno della collettiva Mirror Cellsal Whitney Museum di New York – accanto a una nuova serie di lavori scultorei e a un wall-drawing che si estende su tutte le pareti della sala.
Attraverso un minimo slittamento semantico, il titolo della mostra, No Where, Now Here, produce una variazione di contesto, di spazio, di luogo e più in generale di significato.
Le strutture in acciaio che percorrono lo spazio con un andamento fluido, lo dividono e lo congiungono,contribuendo al contempo a minare la fissità della struttura architettonica che ospita l’installazione. Semi di chia sparsi sulla sabbia lavica mischiati a scorie di carbone potrebbero germogliare, trasformando la stabilità dell’installazione, e facendo emergere la potenzialità dei confini porosi di separare e di definire ciascun componente della stessa. Questo potenziale dinamico illustra l'impossibilità per una forma definitiva di poter essere cristallizzata nel tempo. È qui, ora, che lo spettatore è invitato a varcare la soglia e ad esplorare questo luogo enigmatico e sconosciuto, e forse anche minaccioso. Varcare la soglia dello spazio significa immergersi e vivere un’esperienza attiva: la terra lavica, segnata da crepe e assetata, porta nel presente una situazione misteriosa, un linguaggio da scoprire percorrendo la complessa superficie dello spazio espositivo. I lavori in ceramica presentati in mostra hanno un aspetto ibrido e organico, a metà tra l’animato e l’inanimato, come se fossero generati da continue mutazioni e trasformazioni. Una condizione resa attraverso l'uso di bobine attorcigliate come dei serpenti e che possono assumere una varietà di forme. Anche altre opere in mostra avranno la stessa peculiarità, tra cui Hand’sreplace the deck, che unisce il linguaggio tattile della ceramica con materiali contemporanei: cavi in fibra ottica, illuminati da LED, che mani in diverse posizioni cercano di afferrare. Le opere in ceramica smaltata sono altamente riflettenti ed emanano un rapporto metonimico con loro stesse e l’una con l’altra. L'ambiente in cui si sviluppa la mostra viene considerato come un palcoscenico, dove gli oggetti esposti crollano su loro stessi e si sdoppiano, esprimendo una crisi di individuazione. L'uso di smalti specchianti metallici, “pelli” porose e la completa commistione di materiali, intrappolano lo spettatore in un ambiente in cui la loro immagine è catturata, metabolizzata e diffusa. In questo modo, l'artista immagina l’identità individuale come parassitariamente dipendente da un flusso esterno.
Include un breve saggio di Rochelle Goldberg e testi di Flora Katz (Curatrice indipendente, Parigi), Sara Fumagalli (Curatrice GAMeC, Bergamo), Ruba Katrib (Curatrice Sculpture Centre, New York), Jane Panetta, (Curatore associato Whitney Museum, New York), Piper Marshall (critico e curatore indipendente, New York) Stefano Raimondi (Curatore GAMeC, Bergamo) e una conversazione sui lavori dell’artista tra la storica dell’arte Leah Pires e la neuro scienziata Sara Costantino. Il volume sarà disponibile presso il Bookshop del museo a partire dal mese di dicembre 2016. Si ringrazia il GAMeC Club, Miguel Abreu Gallery, New York e Galleria Federico Vavassori, Milano per il generoso contributo alla pubblicazione.
La mostra è stata realizzata grazie al supporto di Dielle Ceramiche S.p.A., Miguel Abreu Gallery, New York e Galleria Federico Vavassori, Milano in qualità di Sponsor, e di Radici Pietro Industries& Brands S.p.A. / SIT-IN, Casaforte e Rebuzzi quali Sponsor Tecnici. Per approfondire: Visto per voi Rochelle Goldberg alla GAMeC di Bergamo con “NO WHERE, NOW HERE” di Giovanni Gelmini Michelangelo Pistoletto a Bergamo, alla GAMeC “Immagini in più, oggetti in meno, un paradiso ancora” dal 7 OTTOBRE 2016 al 15 GENNAIO 2017 di Giovanni Gelmini Presentazioni: GAMeC 2016: mostre di inizio inverno Un anno ricco di iniziative per la GAMeC, ben 20 mostre realizzate, che nello scorcio di fine anno ci offre una serie di mostre veramente interessanti di G. G. Fabio Mauri “Arte per legittima difesa” Alberto Burri - Indagini conoscitive sull’opera della collezione della GAMeC Umberto Mastroianni - Arte per la libertà di pensiero Rochelle Goldberg - No Where, Now Here GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, Via San Tomaso, 53 – Bergamo Dal 25 novembre 2016 al 15 gennaio 2017 Inaugurazione: giovedì 24 novembre, ore 19:00 Orari d’apertura: Lunedì - domenica ore 10:00-19:00 giovedì: ore 10:00-22:00 martedì chiuso La biglietteria chiude un’ora prima. Biglietto d’ingresso (valido per tutte le mostre in corso) Intero: € 6,00 Ridotto: € 4,00 Scuole: gratuito Biglietto famiglia 1+1: € 7,50 Biglietto famiglia 2+1: € 12,00 Biglietto famiglia 2+2: € 15,00 Tel. + 39 035 270272 www.gamec.it Argomenti: #arte contemporanea , #bergamo , #gamec , #goldberg , #mostra |
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