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L'opinione

Facciamo il punto della Renzite che sta distruggendo l’Italia

Un comunicato di AP rafforza la mia idea: torna la vecchia DC per un bel Governo con la destra

Di Giovanni Gelmini

La situazione economica non segna alcun cambiamento: si galleggia e basta. La ricorrenza di venticinque anni dallo scoppio dello scandalo chiamato “Mani pulite” mette solo in evidenza che 25 anni, non solo sono passati senza risolvere il problema della corruzione, ma addirittura la corruzione è aumentata e i provvedimenti di legge presi hanno reso in sostanza non condannabili i personaggi coinvolti, grazie all’allungamento della prescrizione.

Le riforme necessarie su Giustizia e Pubblica Amministrazione non sono state fatte e così il fenomeno ci ha portato ad essere uno dei paesi sviluppati dove corruzione ed economia in nero (i due fenomeni sono strettamente correlati) hanno raggiunto livelli incredibili, ponendoci come primi della lista, forse unica lista in cui eccelliamo.

Renzi è arrivato al grido di una riforma al mese, di mesi ne sono passati assai e i risultati sono assolutamente deludenti. Quelle fatte sono state fatte male e non funzionano.
Per la Giustizia non ha fatto nulla, ma ha fatto una bella riforma costituzionale ispirata dai “mercati”, ovverosia la mafia finanziaria.
Per fortuna gli italiani hanno sonoramente bocciato quella che era la principale riforma voluta da Renzi.
Nel frattempo si sono persi soldi e tempo e si è oscurato il vero problema dell’Italia, la corruzione.

Renzi, se fosse stato un politico serio, si sarebbe dimesso per prima cosa da Segretario del PD; infatti, le riforme costituzionali non sono compito del Governo, invece si è dimesso solo da Presidente del Consiglio dei Ministri. Perché?

Forse che a questo punto il suo compito doveva essere di buttare fuori gli ex DS per spostare il PD al centro e rifare la vecchia DC in forma verdiniana?

In questo sembra ci sia riuscito perfettamente e la cosa entusiasma Area Popolare che ha diffuso questo comunicato:

    "Quanto sta accadendo a sinistra e nel Pd impone a tutte le forze politiche una riflessione. Da parte nostra è chiaro che alla luce di tutto ciò va accelerato il processo di aggregazione delle forze moderate, popolari e riformiste. Personalmente è proprio quello che ho sempre auspicato. Questo perché ritengo che si tratti di un contributo fondamentale e necessario, soprattutto per la stabilità del Paese e anche quale argine al populismo. Una forza che abbia come scopo principale la soluzione dei problemi reali dei cittadini". Lo dichiara il deputato di Area popolare Nino Marotta.
Allora sembra chiaro che Renzi voglia avere a sua disposizione un partito di centro, gradito molto agli italiani, come rilevava un vecchio sondaggio, in modo di avere mano libera per fare una coalizione forte a destra, che voglia tutto quello che la sinistra non vuole, cioè mano libera ai peggiori capitalisti esistenti.
Speriamo che questa mia visione sia solo un incubo di fine inverno.



Argomenti:   #corruzione ,        #economia ,        #giustizia ,        #opinione ,        #pd ,        #politica ,        #riforme



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