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Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia Jan Fabre “Glass and Bone Sculptures 1977-2017 Venezia,- Abbazia Di San Gregorio, dal 13 Maggio Al 26 Novembre 2017 |
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Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, dal 13 maggio al 26 novembre 2017, la mostra “Jan Fabre. Glass and Bone Sculptures 1977-2017”, curata da Giacinto Di Pietrantonio, Katerina Koskina e Dimitri Ozerkov, promossa dalla GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, in collaborazione con EMST – National Museum of Contemporary Art di Atene e The State Hermitage Museum di San Pietroburgo, presenta oltre 40 sculture di Jan Fabre (Anversa, 1958), in grado di ripercorrere la sua ricerca fin dalle origini, innescando una riflessione filosofica, spirituale e politica sulla vita e la morte attraverso la centralità della metamorfosi. Per la prima volta, saranno riuniti insieme lavori in vetro e ossa, realizzati nell’arco di un quarantennio, tra 1977 e il 2017.
L’artista ha deliberatamente scelto questi due materiali duri, che sono forti a dispetto della loro delicatezza e fragilità, per mettere in risalto la durezza e la fragilità della vita stessa. “La mia idea filosofica e poetica, ricorda Jan Fabre, che riunisce assieme il vetro con le ossa umane e animali, nasce dal ricordo di mia sorella che da bambina giocava con un piccolo oggetto di vetro. Questo mi ha fatto pensare alla flessibilità dell’osso umano in confronto con quella del vetro. Alcuni animali e tutti gli esseri umani escono dal grembo materno come il vetro fuso esce dal forno di cottura. Tutti possono essere modellati, curvati e formati con un sorprendente grado di libertà”.
“Infatti, afferma Giacinto Di Pietrantonio, al titolo Glass and Bone, potremmo aggiungere Blue Bic Ink. La materia, nel lavoro di Fabre, non è celebrata in senso fenomenico, ma è usata come messaggera di arcane simbologie connesse con la sua essenza stessa. Nella sua ricerca, Fabre non persegue un’arte che valuta la storia come prodotto del presente, ovvero della sociologia, quanto come lotta che si dispiega all’interno di una materia la cui memoria si è dissolta nelle profondità del tempo” La dialettica tra ossa e vetro, che è poi quella che s’instaura, ad esempio, tra durezza e fragilità, tra opacità e trasparenza, tra ombra e luce, tra tangibile e intangibile, tra vita e morte, è al centro della poetica di Fabre.
“Le sculture in vetro e ossa di Jan Fabre – dichiara Katerina Koskina – sono una tacita allusione alla brevità della vita sulla terra e alla nostra mortalità. Allo stesso modo, la connessione tra ossa e vetro allude alla fragilità e alla caducità dell’esistenza umana. Le ossa e la lucentezza del vetro, rispettivamente simboli di morte e di opulenza, condividono la precarietà della vita umana che ha solo un breve sprazzo di tempo nel quale godere della bellezza prima che il corpo si trasformi in uno scheletro”.
Lungo tutta la sua carriera, Fabre si è sempre confrontato con questi due materiali; fin dal 1977, quando realizzò “The Pacifier”, un ciucciotto realizzato in osso, ma avvolto da schegge di vetro che non può essere usato a meno che non ci si voglia ferire. E di vetro era l’altare primitivo di ossa umane di “The Future Merciful Vagina and Phallus” (2011) sulla cui sommità c’erano un osso pelvico e un fallo. Nella ricerca di Jan Fabre, le ossa si associano alla morte. Nella Pietas, presentata durante la Biennale d’Arte del 2011 alla Nuova Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia a Venezia, che riproduceva in scala 1:1 la Pietà di Michelangelo, il volto della Madonna era stato sostituito da un teschio, immagine della morte. JAN FABRE GLASS AND BONE SCULPTURES 1977-2017 Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia Venezia, Abbazia di San Gregorio (Dorsoduro 172) La mostra sarà aperta al pubblico dal 13 maggio al 26 novembre 2017 Orari: 11.00-19.00 Ingresso libero A cura di: Giacinto DI PIETRANTONIO, Direttore GAMeC, Bergamo Katerina KOSKINA, Direttore EMST, Atene Dimitri OZERKOV, Responsabile del Dipartimento di Arte Contemporanea del The State Hermitage Museum, San Pietroburgo
Catalogo: Forma edizioni Jan Fabre (Anversa, 1958). Note biografiche Per oltre 35 anni, Jan Fabre è stato uno delle più innovative e importanti figure del panorama dell'arte contemporanea internazionale. Come artista visivo, sceneggiatore teatrale e autore, Fabre riflette sulla vita e la morte, sulle trasformazioni fisiche e sociali, oltre che sulla rappresentazione crudele e intelligente di animali ed esseri umani. Jan Fabre è stato il primo artista vivente a tenere una grande mostra al Museo del Louvre di Parigi ("L'ange de la Métamorphose", 2008) e al Museo di Stati di San Pietroburgo ("Knight of Despair / Warrior of Beauty", 2016-2017). Argomenti: #arte , #arte antica , #fabre , #mostra , #venezia , #venezia biennale 2017 |
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