|
Jacopo Tintoretto,Autoritratto, 1546/1548 circa, olio su tela, 45,1 × 38,1 cm
Philadelphia Museum of Art (dono di Marion R. Ascoli e del Marion R. and Max Ascoli Fund in onore di Lessing Rosenwald)
|
PROGETTO TINTORETTO 500
"Mai sono stato così totalmente schiacciato a terra dinanzi a un intelletto umano, quanto oggi
davanti a Tintoretto” scriveva Ruskin al padre, dopo aver visitato la Scuola Grande di San
Rocco. “Quanto alla pittura - continuava il critico ottocentesco - penso di non aver saputo che cosa significasse fino a oggi…quello [Tintoretto] ti delinea la tua [sic]
IL più veneziano tra gli artisti del Rinascimento, colui che più ha “segnato” Venezia con il marchio
inconfondibile del suo genio - chiamato da dogi e notabili ad abbellire palazzi e chiese della
città - è stato in effetti capace di stupire e impressionare intere generazioni di amanti dell’arte.
stupito i suoi contemporanei, impressionato El Greco, Rubens e Velasquez, anticipato
molti versi la sensibilità di artisti contemporanei e ora, a 500 anni dalla nascita, torna ad
affascinare il pubblico in occasione delle celebrazioni che tutta Venezia gli dedica, a partire dal
prossimo settembre.
|
Jacopo Tintoretto, Nozze di Bacco e Arianna, 1578, olio su tela, 146 x 167 cm,
Venezia, Palazzo Ducale, Sala dell’Anticollegio
|
Punto focale è l’imponente progetto espositivo che fin dal 2015 la Fondazione Musei Civici
Venezia ha sviluppato con la National Gallery of Art di Washington e che ha trovato la piena
collaborazione delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Il risultato, a 80 anni dall’ultima mostra a
dedicata in città, è una straordinaria monografica sull’artista a Palazzo Ducale, dal 7 settembre
2018 al 6 gennaio 2019 (TINTORETTO 1519 - 1594) centrata sul periodo più fecondo della sua arte –
dalla piena affermazione, verso metà degli anni Quaranta del Cinquecento, fino agli ultimi lavori –
in contemporanea una grande mostra alle Gallerie dell’Accademia di Venezia (IL GIOVANE
TINTORETTO) dedicata ai capolavori del primo decennio di attività e al contesto fecondo in cui
avviò il suo percorso artistico.
|
Jacopo Robusti Tintoretto, Deposizione dalla croce, 1562 circa, olio su tela, 227 × 294 cm
Venezia, Gallerie dell’Accademia
|
Dal 10 marzo 2019 sarà poi il museo di Washington a proporre,
la prima volta negli Stati Uniti la figura e l’arte di Tintoretto nella sua complessità, in un
percorso d’eccellenza che prende le mosse dal nucleo espositivo di Palazzo Ducale.
sono tante le Istituzioni prestigiose che in laguna, in questo anno speciale, celebrano
Jacopo Robusti con originali iniziative espositive, editoriali e convegnistiche, in uno spirito
corale e di rete propugnato e sostenuto dal Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Sono tante le Istituzioni prestigiose che in laguna, in questo anno speciale, celebrano
Jacopo Robusti con originali iniziative espositive, editoriali e convegnistiche, in uno spirito
corale e di rete propugnato e sostenuto dal Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
|
Jacopo Tintoretto, Mercurio e le tre Grazie, 1578, olio su tela, 146 x 155 cm,
Venezia, Palazzo Ducale, Sala dell’Anticollegio
|
Tra queste, particolare, la Scuola Grande di San Rocco, uno dei siti cardine dell’attività del Maestro, custode di cicli pittorici imponenti, e la Curia Patriarcale, con le molte chiese che ancora oggi
conservano preziose opere di Tintoretto. Fondamentale è stato poi il supporto di Save Venice
, che in questi due anni ha sostenuto l’esame scientifico e il restauro di tanti capolavori
dell’artista presenti a Venezia (ben 18 dipinti e la tomba del Maestro), consentendo ora al
pubblico di ammirarli nel loro splendore, all’interno delle mostre o nel percorso cittadino
appositamente predisposto dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in la collaborazione con
Curia Patriarcale. |
TINTORETTO 1519 - 1594
Palazzo Ducale
Nelle magnifiche sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale - il luogo che maggiormente
testimonia il successo e il predominio raggiunti da Jacopo sulla scena artistica veneziana
del XVI secolo, che pure annoverava giganti e concorrenti (!) come Tiziano e Veronese –
Tintoretto torna protagonista di un grande progetto espositivo, voluto fortemente
dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e dalla sua direttrice Gabriella Belli, promosso
congiuntamente con la National Gallery of Art di Washington, con la collaborazione delle
Gallerie dell’Accademia di Venezia, il contributo di Save Venice Inc. e il sostegno di Louis
Vuitton.
|
Jacopo Tintoretto e Domenico, Santa Giustina con tre tesorieri e i loro segretari, 1580, olio su tela, 217 x184 cm
Venezia, Gallerie dell’Accademia (in deposito presso il Museo Correr)
|
A curare la mostra di Palazzo Ducale così come quella di Washington, sono gli studiosi
americani, grandi conoscitori di Tintoretto, Robert Echols e Frederick Ilchman, che da anni
hanno concentrato le loro ricerche sulla definizione del catalogo complessivo dell’opera di
Jacopo. A loro fianco, in questa occasione, un prestigioso comitato consultivo internazionale
e numerosi esperti dell’arte rinascimentale veneziana, che hanno contribuito con saggi
puntuali al catalogo delle due mostre, edito da Marsilio: Stefania Mason, Roland Krischel,
Susannah Rutherglen, Mattia Biffis, Peter Humfrey, Lorenzo Buonanno, Michiaki Koshikawa,
Miguel Falomir, Maria Agnese Chiari Moretto e Giorgio Tagliaferro.
Proprio i più recenti studi e gli illuminanti interventi conservativi degli ultimi due decenni
hanno del resto consentito un’analisi rigorosa dei dipinti e della loro cronologia: tra questi in
particolare gli interventi di Save Venice Inc. che hanno permesso anche l’esame scientifico
e il restauro di alcune opere del Museo Correr e delle straordinarie tele dell’ Anticollegio,
dell’Atrio Quadrato e della Sala degli Inquisitori di Palazzo Ducale, da ammirare finalmente
nella loro compiuta forza espressiva.
|
Jacopo Robusti Tintoretto, Origine della Via Lattea, 1576/1578 circa, olio su tela, 149 × 168 cm
Londra, The National Gallery
|
Con 50 dipinti e 20 disegni autografi di Tintoretto, prestati dai grandi musei internazionali,
unitamente ai famosi cicli realizzati per il palazzo dogale tra il 1564 e il 1592 - visibili
nell’originaria collocazione - l’esposizione permetterà dunque di riscoprire pienamente
la pittura visionaria, audace e per nulla convenzionale di Jacopo Robusti che, figlio di un
tintore, “come un granello di pepe capace di sopraffare dieci mazzi di papaveri” a sentire l’amico
commediografo Andrea Calmo, seppe sfidare la tradizione consolidata incarnata da Tiziano,
sbalordendo e scegliendo di innovare: non solo con ardite soluzioni tecniche e stilistiche, ma
anche con sperimentazioni iconografiche che segnarono un punto di svolta nella storia della
pittura veneziana del Cinquecento.
|
Jacopo Tintoretto, Ratto di Elena, 1576/1577 circa, olio su tela, 186 × 307 cm
Madrid, Museo Nacional del Prado
|
Straordinario narratore, abile regista di azioni dipinte, colorista sofisticato - lui che usava
l’intera gamma dei pigmenti disponibili nella Venezia del tempo – Tintoretto si rivela ai
nostri occhi affascinante interprete in tutti i diversi generi affrontati, da quelli religiosi, ai
grandi dipinti di storia, dalla ritrattistica ai temi profani e mitologici, di cui la mostra propone
illuminanti esempi grazie ai prestiti da importanti musei di tutto il mondo e da alcune
prestigiose collezioni private: dai musei di Londra – come la National Gallery da cui arriva
anche “L’origine della Via Lattea” (1575), la Royal Collection, il Victoria and Albert Museum, la
Courtauld Gallery – ma anche da Parigi, Gent, Lione, Dresda, Otterlo, Praga, Rotterdam.
Dal Prado di Madrid giungono a Venezia cinque opere straordinarie, comprese “Giuseppe e la
moglie di Putifarre” (1555 circa), “Giuditta e Oloferne” (1552-1555) e “Il ratto di Elena” (1578) di oltre tre metri di lunghezza, realizzato per la corte dei Gonzaga, di cui ora si apprezza l’estrema qualità.
|
Jacopo Tintoretto, Susanna e i vecchioni, 1555-1556,Olio su tela, 146 x 193,6 cm
Vienna, Kunsthistorisches Museum, Gemäldegalerie
|
Susanna e i vecchioni del 1577, tra i più celebri capolavori di Jacopo, giunge dal Kunsthistorisches Museum di Vienna e, grazie agli Staatliche Museen di Berlino, si vedrà in mostra la nobiltà
dello sguardo del “Ritratto di Giovanni Mocenigo” (1580) che, inserito in una ricca galleria di
ritratti, ci rivela come Tintoretto, a dispetto di quanto la critica riteneva un tempo, fosse anche
abile interprete della psicologia umana .
E poi importanti opere dall’America: da Chicago a New York, da Philadelphia a Washington.
Emblematici e rivelatori sono i due autoritratti con cui si apre e si chiude il percorso espositivo,
eseguiti uno all’inizio e uno alla fine della carriera di Jacopo e prestati rispettivamente dal
Philadelphia Museum of Art e dal Musée du Louvre.
|
Jacopo Robusti Tintoretto, Ritratto di Giovanni Mocenigo, tardi anni settanta del Cinquecento, olio su tela, 58 × 44 cm
Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie
|
In particolare nel dipinto giovanile eseguito intorno al 1546/47, definito dai curatori il primo
autoritratto “autonomo” dell’arte europea, cogliamo già la forza della personalità, l’ambizione
e l’energia del dipingere che connoteranno tutto il percorso di Tintoretto, ma anche la novità
assoluta della sua arte inquieta e talvolta misteriosa, con pennellate sferzanti, rotte da
lumeggiature materiche e con quel senso ricercato di non-finito.
Tra i capolavori a soggetto sacro, spicca la qualità, rivelata dai recenti restauri, delle pale
d’altare di San Marziale e dell’Ateneo Veneto che oggi appaiono tra le opere più interessanti
del Maestro; così come le grandi tele degli ultimi anni, in cui risulta la mano del figlio Domenico
o della bottega, ma che conservano intatta, nell’ideazione compositiva, tutta la visionarietà del
grande Tintoretto.
Eccola dunque la pittura di Jacopo Robusti, con “quell’audace pennellata – per usare le parole
dei curatori - che imprime enfasi e forza ai contorni, mentre sfrutta la superficie della tela e
le infonde tensione”; con una velocità di esecuzione resa possibile dalle tecniche introdotte
e dalla gestione attenta dell’attività di bottega e con quelle muscolose figure in vivace
movimento che costituiscono il cardine delle sue composizioni, libere di fluire sfruttando
in modo imprevedibile la luce e le varietà degli spazi architettonici, a creare “indelebili
immagini di un mondo riconoscibilmente basato sul nostro, eppure del tutto trasformato, come
in un sogno o in una visione”.
“Mi sembrò di essermi spinto all’estremo limite della pittura - scrisse Henry James dopo aver
visto i dipinti di Tintoretto a San Cassiano - che al di là di questo iniziasse un’arte nuova, una
poesia ispirata e che Bellini, Veronese, Giorgione e Tiziano, tenendosi l’un l’altro per mano e
tendendo ogni fibra del loro genio, non fossero riusciti a raggiungere quel limite, ma avessero
lasciato uno spazio visibile in cui il solo Tintoretto signoreggiava. […] Nessun pittore ebbe mai
una tale larghezza di vedute e una tale profondità; anche Tiziano, al suo confronto, appare
poco più che un sommo artista decorativo. […] Tiziano fu sicuramente un poeta vigoroso, ma
Tintoretto, bene, Tintoretto fu quasi un profeta”
Tintoretto 1519-1594
Palazzo Ducale, Appartamento del Doge, Venezia, San Marco 1
dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019
Orario:
fino al 31.10.2018, 8.30 – 19 (ultimo ingresso ore 18)
dal 1.11.2018 al 06.01.2019, 8.30 – 17.30 (ingresso consentito fino alle 16.30)
La biglietteria chiude un’ora prima Chiuso il martedì
Web e social:
facebook.com/DucaleVenezia
twitter DucaleVenezia
twitter visitmuve_it
facebook.com/visitmuve
Biglietti
Biglietto open della mostra tariffa unica speciale € 8.00
Acquistabile sul sito biglietto-open-mostra-tintoretto-1519-1594
Offerta valida solo fino al 31 agosto 2018 (esclusa prevendita)
Intero € 13
Ridotto € 11
Ragazzi da 6 a 14 anni, studenti dai 15 ai 25 anni, cittadini over 65, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Titolari di Carta Rolling Venice, titolari Carta Giovani, membri Icom Clienti Trenitalia (viaggiatori Frecciargento e Frecciabianca con destinazione Venezia, viaggiatori in possesso di biglietto internazionale con destinazione Italia, dipendenti del Gruppo FS e i possessori di Carta Freccia), Soci Touring Club Italia, titolari di ISIC – International Student Identity Card, titolari Carta Servizi Cinema Più, titolari ticket Edenredart, possessori biglietto mostra Tintoretto Galleria dell’Accademia, gruppi (min.10 persone).
.
Ridotto speciale possessori MUVE Friend Card € 8
Ridotto Scuole € 5 La scuola deve presentare lista su carta intestata
dell’istituto
Entrata gratuita: *
Bambini dai 0 ai 5 anni, portatori di handicap con accompagnatore, guide autorizzate Interpreti turistici che accompagnino gruppi, docenti accompagnatori di gruppi scolastici, fino ad un massimo di 2 per gruppo, Accompagnatori (max. 1) di gruppi di adulti, partner ordinari MUVE.
* è richiesto un documento
Prenotazioni online biglietto-open-mostra-tintoretto
Prenotazione telefonica +39 041 8627168
Argomenti:
#arte
,
#mostra
,
#tintoretto
,
#venezia
|