La Cina è oggi il paese più studiato e anche il più temuto. Studiato perchè è l`unica esperienza comunista che ha funzionato; temuto perchè è l`unico paese a far fronte agli Stati Uniti senza la necessità di allearsi in un blocco economico. Ma come mai questo paese, che è il più popoloso al mondo, è riuscito ad arrivare a questo livello? La risposta a questa domanda può essere riassunta nell’analisi della figura di Deng Xiaoping, l`uomo che ha portato la Cina allo sviluppo attuale.
È difficile immaginare come un paese che aveva una crescita annua del 20% sia riuscito a svilupparsi. Nell`economia non è sufficiente che il prodotto nazionale cresca mentre il reddito pro-capite diminuisce, ma Xiaoping è riuscito a portare la Cina ad avere contemporaneamente sia lo sviluppo economico che quello sociale. Per capire questo paese dobbiamo riandare alla storia di questi ultimi anni e analizzarla attentamente.
Prima della “gloriosa” rivoluzione cinese guidata da Mao Tse Tung, la Cina era un paese feudale, chiuso e diretto dalle dinastie che lo governavano sotto la supervisione inglese. Con la rivoluzione culturale Mao ha instaurato il comunismo - un modo di produzione basato sulla collettività dei mezzi di produzione - affinché la Cina potesse svilupparsi in maniera diversa. Infatti, il modello scelto era il più adatto alla condizione cinese, un paese tipicamente agrario.
In realtà, Mao è riuscito a controllare il problema della fame in un paese così vasto, ciò nonostante la Cina continuava ad essere arretrata economicamente. Con la sua morte, avvenuta nel 1975, la Cina si è divisa in due: i fedeli alla parola di Mao, più conosciuti come “la banda dei quattro”, guidati dalla moglie, che dicevano che tutti dovevano seguire ciò che lui aveva fatto e continuare la sua opera; l’altro gruppo guidato da Xiaoping che era fedele al messaggio originario di Mao.
Alla fine ha vinto Xiaoping e questo è stato cruciale per la Cina in quanto quest’ultimo era abbastanza saggio da riuscire a guidare la Cina sulla strada dello sviluppo. L’attuale epoca coincide con la Terza Rivoluzione Industriale, quella della microelettronica. Le precedenti rivoluzioni hanno portato la tecnologia meccanica che permetteva al paese di raggiungere il livello delle altre nazioni ma, poiché questa richiedeva la necessità di laboratori di ricerca, i paesi del terzo mondo sono stati condannati all’arretramento.
A partire da questa rivoluzione, si è cominciato invece a verificare che lo sviluppo cinese ha incentivato le entrate dell’industria tecnologica, diversamente dall`URSS che è rimasta ancorata al vecchio sistema. Il programma di sviluppo di Xaoping si è basato su un liberismo attuato con una grande pianificazione. Ossia, lui ha aperto gradualmente le frontiere cinesi mentre nel contempo continuava a mantenere una gran presenza dello Stato nell’economia e nella politica.
Lo scopo di questa politica economica intrapresa da Xiaoping è stata l’accumulazione, che secondo i grandi teorici classici dell`economia, come Riccardo e Adam Smith, è la base per arrivare allo sviluppo. Questo fatto, aggiunto a una grande politica di controllo della natalità (che è riuscita a bloccare quell`immensa crescita demografica), ha fatto sì che la Cina sia oggi il paese con maggiori prospettive economiche.
L`aumento delle forze produttive, che allo stesso tempo ha portato la Cina allo sviluppo, ha trascinato con sé anche alcuni problemi abbastanza pesanti: la forte corruzione del governo, la grande sperequazione del reddito, una grande concentrazione demografica nell`area costiera e, principalmente, um sistema capitalistico-comunista non molto chiaro. Però questo genere di problemi, che sembrano minacciare la supremazia cinese, sono presenti in tutti i principali paesi del mondo.
Oggigiorno la Cina sembra sempre più forte mentre i paesi occidentali, come gli Stati Uniti e soprattutto l’Europa stanno vivendo, loro malgrado, l`inizio di una gran recessione. Grazie a Xiaoping questo paese orientale può diventare la maggior potenza in questo nuovo secolo. Molti paesi si sono già resi conto della potenzialità cinese e cercano di allearsi con questo paese sperando di raggiungere anch’essi tale sviluppo e fra questi citiamo Cile e Venezuela. È difficile prevedere se i prossimi leaders cinesi seguiranno o meno Xiaoping: ma se rimarranno fedeli al suo messaggio, difficilmente la Cina non giungerà ai livelli di primo paese al mondo. E speriamo che l`esempio cinese serva da esempio ai paesi in via di sviluppo o sottosviluppati che ancora credono nel neoliberalismo.
IL SITO DEDICATO A DENG XIAOPING: http://www.freep.com/news/nw/dengxp/dengxp.htm