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 Anno V n° 5 MAGGIO 2009    -   EVENTI



“Santa Apollonia” Omar Galliani e qualche dente di Andy Warhol
Venezia, Chiostro di Sant’Apollonia Dal 4 giugno al 15 agosto 2009



 

 Omar Galliani: Ciclo Tutti i denti di Sant’ Apollonia, 2009, matita su tavola più pigmento. © Foto Luca Trascinelli 2009

 Una vergine, i suoi denti, due grandi artisti. Questo il singolare mix proposto da “Santa Apollonia. Omar Galliani e qualche dente di Andy Warhol”, mostra parallela alla Biennale e allestita nel Chiostro di Sant’Apollonia, sede del Museo Diocesano di Venezia, dal 4 giugno al 15 agosto 2009. Nelle sale claustrali, a ridosso della Basilica marciana, si mostra un ulteriore capitolo, assolutamente spettacolare e coinvolgente, della lunghissima storia dell’iconografia legata a Sant’Apollonia, la protettrice dal mal di denti e patrona dei dentisti.

La storia del truce martirio della vergine Apollonia, avvenuto a Alessandria d’Egitto intorno al 249, ha colpito l’immagine degli artisti, oltre che dei fedeli, di ogni epoca. L’iconografia sulla Santa è vastissima, riflesso di un culto che in epoca medievale dilagò in tutta Europa e, con la diffusione del Cattolicesimo, in altri continenti, in particolare in quello sudamericano. La storia è del resto di quelle destinate a colpire, non fosse altro che per il terrore che accompagna il ricordo di ogni nostro mal di denti.
Apollonia, vergine cristiana, venne accerchiata dai pagani che la colpirono alle mascelle sino a farle schizzar via i denti, poi, acceso un rogo, minacciarono di gettarcela, se non avesse pronunciato frasi empie. “Ella chiese che la lasciassero libera un istante: ottenuto ciò, saltò rapidamente nel fuoco e fu consumata”.

È del tutto comprensibile che una vicenda tanto truce colpisse l’immaginario e venisse presto trasformata in una icona dai precisi dettagli: la Santa, le palme simbolo del martirio e le tenaglie dei cavadenti a stringere un dente sanguinante appena divelto.
Curioso, ma non troppo, che ad essere colpito da questa storia sia stato Andy Warhol, spinto a realizzare, nel 1984, una serie di opere su carta interamente dedicate alla santa, dove la raffigurava con in mano le tenaglie, simbolo del martirio e quindi, di riflesso, l’ossessione verso i denti, le simbologie legate ad essi, il morso, il sapore, la fisiognomica del volto.
La serie di opere presenti in mostra è ancora inedita e questa è l’occasione per ammirala per la prima volta.

 
 Omar Galliani: Ciclo Tutti i denti di Sant’ Apollonia, 2009, matita su tavola più inchiostro. © Foto Luca Trascinelli 2009
Non stupisce invece che la vicenda di Apollonia abbia coinvolto Omar Galliani. Il maestro emiliano si misura da tempo con la raffigurazione contemporanea dei santi, a partire dalla serie Nuovi Santi, realizzata tra il 2004 e il 2006, e sta portando avanti una sua precisa ricerca sugli elementi costitutivi del corpo umano e i denti, in questa sua ricerca, occupano uno spazio assolutamente speciale.

Per questa mostra–confronto Galliani ha creato sette grandi opere che vogliono interpretare, in chiave personale secondo il suo inimitabile stile, una visione simbolica e trasversale del martirio della santa: piogge di denti, denti sospesi nel cielo, il dente visto come elemento mistico, inquietante, stellare o, anche più dichiaratamente, sessuale.

Omar Galliani incontra la santa e fornisce un’interpretazione contemporanea di una nuova modalità, anche sottilmente ironica, per esorcizzare la morte, che vede protesi dentarie puntuali e rigorose come tavole anatomiche, calibrate da un raffinato segno di chiaroscuro a grafite, talvolta anche accostate al volto angelico della santa, che ha saputo vincere la morte con la forza delle fede.
Un volto - icona dalle suggestioni magiche che esprime attraverso il gioco del tratto chiaroscurato - come sempre nelle raffigurazioni del Maestro – l’essenza mentale e spirituale della donna, l’espressione della sua anima interiore e dell’inconscio, un viso che tra luce ed ombra diviene uno spazio cosmogonico, che ci avvicina prepotentemente all’infinito.


"SANTA APOLLONIA", OMAR GALLIANI E QUALCHE DENTE DI ANDY WARHOL.
Venezia, Chiostro di Sant’Apollonia (San Marco 4312, Ponte de la Canonica)
dal 4 giugno al 15 agosto 2009
Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 18
Ingresso libero
Mostra patrocinata dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia e dall’Assessorato alla Produzione Culturale Comune di Venezia.
In collaborazione con Galleria Soave, Alessandria. Main sponso : Gruppo Cremonini.
Coordinamento tecnico – scientifico: Francesca Baboni
Catalogo edito da Skira con testi di Francesca Baboni, Omar Galliani, Flaminio Gualdoni, Raffaele Morelli, Gabriele Perretta.

Per informazioni: +39 041 5229166
www.museodiocesanovenezia.it



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