REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno V n° 6 GIUGNO 2009 - EVENTI |
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Gaspari inizia a collaborare con le vetrerie Salviati & C. nel 1947. Qui instaura con il maestro Livio Seguso un fruttuoso sodalizio che li condurrà alla realizzazione di opere celebri, caratterizzate da virtuosismo tecnico e da una straordinaria, originale ricerca coloristica e formale. Questa mostra, la prima dedicata alla produzione vetraria di Gaspari in un museo, presenta oltre settanta opere, datate dal 1955 al 1995 e provenienti per la maggior parte da tre grandi nuclei collezionistici: quello delle fornaci Salviati & C ora appartenente a un collezionista privato; quello dello Studio d’Arte Valmore di Vicenza che raccoglie vari pezzi unici direttamente commissionati all’artista; quello di Livio Seguso, con opere eseguite da lui stesso. Il connubio tra arte, design e produzione vetraria - nato a Murano negli anni venti/trenta del Novecento, con le invenzioni di Vittorio Zecchin prima e di Carlo Scarpa poi - si sviluppa nel dopoguerra in modo nuovo e diverso. Si sperimentano tecniche inedite da cui nascono il “sommerso”, fatto di strati multipli, anche colorati, il “fumé”, le superfici corrose e iridate, il vetro massiccio. Si fa strada l’idea del “pezzo unico”, del “vetro d’artista”.
Luciano Gaspari, è, invece, un pittore che entra in simbiosi con la produzione vetraria, studia le collezioni, verifica scientificamente le tecniche, instaura un rapporto profondo con grandi maestri quali Alfredo Barbini, Luciano Vistosi, Paolo Martinuzzi, Loredano Rosin, soprattutto Livio Seguso e, più tardi, Pino Signoretto. Diventato nel 1955 direttore artistico di Salviati, interpreta il ruolo con impegno e rigore instancabili. Caratteristica del suo approccio è una totale padronanza e un uso innovativo delle tecniche tradizionali, la capacità di guardare al passato per inventare il futuro, ma anche di utilizzare con coraggio e fantasia le novità, o di “forzare” l’uso comune trasformando, ad esempio, semplici bottiglie in sculture. Si cimenta in produzioni seriali, in “pezzi unici”, in sculture, ma anche in oggetti come piatti (tra cui assolutamente straordinari quelli presentati alla Biennale del ’66), vasi, coppe, bottiglie: in ogni creazione la qualità dei colori, l’equilibrio tra luminosità, trasparenze, bagliori e ombre rivelano l’intensa relazione tra sensibilità e fantasia del pittore e perfetta comprensione delle potenzialità della materia vetro. LUCIANO GASPARI E IL VETRO Murano, Museo del Vetro 23 maggio – 24 novembre 2009 Sede: Museo del Vetro, Fondamenta Giustinian, 8 – 30141 Murano (Venezia) Orario: 10/18 (biglietteria 10/17.30) fino al 1.XI; dal 2.XI 10/17 (biglietteria 10/16.30) - chiuso mercoledì Biglietti: Ingresso con il biglietto del Museo Intero: euro 5,50 Ridotto: euro 3,00 ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 29 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti (min. 10); cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; 2 gratuità ogni 25 biglietti (gruppi non scolastici) previa prenotazione; gli insegnanti (max 2 per classe) che accompagnino i loro gruppi scolastici; membri I.C.O.M. *è richiesto un documento Visite esclusive fuori orario Solo su prenotazione, € 30 a persona (è necessario l'acquisto di almeno 15 biglietti) INFORMAZIONI info mkt.musei@comune.venezia.it info e prenotazioni www.museiciviciveneziani.com call center 0415209070 PRENOTAZIONI COME ARRIVARE
Se arrivi a Venezia in treno
1950. Presenta alla XXXVIII Collettiva della Bevilacqua La Masa Donna al Mare (ora alla Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro) 1951. Partecipa alla Quadriennale di Roma 1955 Assume l’incarico di direttore artistico della Salviati , che manterrà fino al 1968 1952. Partecipa alla XXV Biennale 1956. Partecipa alla XVII Biennale con i dipinti Dal ciclo delle stagioni. Vince il primo premio al concorso organizzato dal Centro internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi per disegni di tessuti di arredamento 1958/1966. Presenta originali lavori in vetro nella sezione Arti Applicate della Biennale 1959 Partecipa alla Quadriennale di Roma 1960. Riceve il premio E.N.A.P.I. (Ente Nazionale per l’Artigianato e la Piccola Industria) alla XII Triennale di Milano per l’ideazione di Servizi di bicchieri ad uso prevalentemente per casa di campagna o per vacanze, realizzati per la Salviati. 1961. Lavora alla grande vetrata per il padiglione del Veneto all’Esposizione Italia di Torino, allestito da Carlo Scarpa. 1962. Alla Biennale vengono esposti sette suoi dipinti. 1964. Partecipa alla Mostra del Disegno Industriale al MoMA di New York. 1968. Lascia la direzione artistica della Salviati. Sala personale alla Biennale in cui espone quattordici dipinti della serie Germinazioni: forme in divenire immerse “nello stordimento della luce”, da cui svilupperà tutta la poetica futura, immergendosi di nuovo, per un decennio, nella pittura.
1973. Sala personale alla Quadriennale di Roma 1981. Riprende a occuparsi di vetro e presenta alla mostra di Palazzo Grassi, Vetri di Murano oggi, alcuni modelli per la Salviati, che godranno di lunga fortuna, le bottiglie Zefiro e i vasi Sasso. 1989 – 1990. Elabora per lo Studio d’Arte Valmore di Vicenza una serie di pezzi unici, esposti a marzo nella mostra inaugurale di Palazzo Pisani a Lonigo, nel Vicentino. 1992 -1993. Personale di pittura alla Galleria Naviglio di Venezia 1995. È presente con molte opere degli anni Cinquanta e Sessanta alla mostra storica che la Biennale di Venezia dedica alla produzione vetraria muranese. 1998. Morte della moglie 2007. Si spegne a Venezia il 22 luglio. I suoi lavori, oltre che in collezioni private, sono conservati in musei italiani, europei e americani,quali le Gallerie d’Arte Moderna di Venezia e di Roma, il Museo del Vetro di Murano, il Guggenheim Museum di New York, il Musée Royal d’Art et d’Histoire di Liegi, i Musei d’Arte Contemporanea di Tel-Aviv e di Caifa
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