REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VI n° 5 MAGGIO 2010 - TERZA PAGINA Déco Fashion |
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Infinite le varianti proposte per materiali, lunghezza, ampiezza e decorazione: dalle cappe nere più facilmente abbinabili, a quelle di crêpe, di seta laminata con inserti, bordi o fodera di pelliccia e con ampi colli alti o risvoltati. La loro forma mette in evidenza la qualità, la ricchezza e la nuova varietà dei tessuti impiegati. Sono motivi geometrici, floreali o orientaleggianti impiegati a contrasto con le tinte unite, con un effetto double-face. I più svariati modelli di cappa sono proposti nelle collezioni di tutte le case di moda: il taglio apparentemente semplice, il lungo cordone per la chiusura, l’effetto di avvolgimento, i giochi di luce dei tessuti accentuati dal movimento sono in sintonia con il gusto dell’epoca per una modernità essenziale e sontuosa e ne decretano il successo. Delle tre cappe esposte, una da giorno e due da sera, di cui una nera e una di crêpe a fiori, è quest’ultima la più rivelativa del diretto gusto parigino del guardaroba.
Si tratta dell’ultima novità lanciata dalla ditta Ducharne (Parigi – Lione) di cui così parla la Gazette du Bon Ton, la rivista di moda più prestigiosa dell’epoca: “Sebbene quest’inverno si sembri ben decisi a portare mussole a fiori,e soprattutto quel crêpe indiano stampato e striato di filigrane luccicanti, tuttavia gli stampati sono stagionali e meglio si addicono all’estate, per le riunioni all’aperto e sui prati fioriti….. La cappa scrigno valorizza sapientemente, con il suo effetto double-face, le finezze della preziosa statuetta crisoelefantina che di volta in volta avvolge e scopre…” (Clercé, « Chez Ducharne », in Gazette di Bon Ton, 1924-1925, n.2.)
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